28.02.21 - sarà ancora possibile pagare in contanti in un Comune?

Buongiorno,

scrivo in merito all’obbligatorietà dell’utilizzo di pagoPA dal 28 febbraio 2021, come stabilito dal Decreto Legge “semplificazione e innovazione digitale”.

Vi sono alcune interpretazioni che sostengono che (1) un Comune potrà ancora incassare contante per esempio per una carta d’identità e poi altre che invece virano nella direzione opposta (2) escludendo la possibilità di ricevere denaro contante a favore di una gestione mediante pagoPA.

La FAQ pubblicata su docs.italia che riporto di seguito parla di “via esclusiva”, eliminando di fatto il contante.

A6: È obbligatorio per un Ente pubblico aderire al sistema pagoPA?
Sì. La piattaforma pagoPA è prevista all’articolo 5 del CAD di cui al D. Lgs 82/2005 e, per legge, sono tenute per legge ad aderire al sistema di pagamento pagoPA (ai sensi del combinato disposto dell’art. 2, comma 2 del CAD e dell’art. 15, comma 5bis, del D.L. 179/2012) tutte le Pubbliche Amministrazioni (cfr. FAQ su ambito soggettivo) che devono utilizzarlo in via esclusiva, dismettendo altri sistemi di pagamento in incasso.

Vi chiedo cortesemente di citare documentazione UFFICIALE che possa definire questo diffuso interrogativo fondamentale per l’organizzazione delle attività di incasso degli 8000 comuni italiani.

Chi fa “sportello” in Comune potrà ancora ricevere pagamenti in denaro contante?

Grazie

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Ci sono alcuni thread, che ti invito a leggere, in cui ne abbiamo già parlato. Ritengo che, sebbene un privato che non accetti contante (entro i limiti consentiti dalla normativa antiriciclaggio) potrebbe commettere un illecito amministrativo ex reato depenalizzato (art. 693 C.P.), stando alla lettera dell’art. 2-bis D.L. 193/2016 conv. in legge 225/2016 e ss.mm.ii., per gli Enti locali spazio per pagamenti in contanti di entrate tributarie o patrimoniali non ce n’è (l’articolo non menziona i versamenti in contanti, ma prevede altri metodi oltre al circuito PagoPa). D’altro canto le Linee Guida AgID per i pagamenti elettronici tra le deroghe a PagoPa menzionano, tra gli altri, i contanti ma solo se versati alla Banca tesoriera/cassiera dell’Ente (non presso gli uffici comunali). In linea generale penso che già prima della modifica del 2016 l’Ente potesse optare per non ricevere direttamente pagamenti in contanti ed accettare solo metodi tracciabili (diversi Comuni l’hanno fatto).

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Ci sono un paio di interpretazioni tra cui quella di @Lazlu e altre più morbide che partono dal principio che saranno i prestatori di servizio di pagamento a non poter più erogare servizi non omologati a pagoPA (ad eccezione di F24, SDD e contante presso sportelli del tesoriere dell’ente) supponendo che l’Ente possa comunque incassare per cassa nel momento in cui non si avvale di un PSP.

Nella seconda direzione mi sembra andare la FAQ C16 ma è una mia interpretazione personale.

Segnalo lo webinar di domani del ciclo di incontri promosso dal Ministero per l’Innovazione di domani alle h11, potrebbe dare qualche interpretazione più attendibile delle nostre

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Il 28.02 c’è l’obbligo di aderire a pagopa.
Progressivamente, anche grazie al fondo innovazione, tutti i pagamenti andranno su pagopa.

L’utilizzo del contante, così come SDD e F24, sono ancora possibili all’interno delle PA.
Vedi FAQ C6 —> https://docs.italia.it/italia/pagopa/pagopa-docs-faq/it/stabile/_docs/FAQ_sezioneC.html

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Siete stati più chiari dei relatori che ho sentito in molti seminari e webinar negli ultimi 2 anni.
Vi ringrazio.

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