Il testo attuale si limita a indicare che il Comitato Etico “può” adottare indirizzi, senza specificarne la natura o renderli obbligatori. Propongo di rafforzare l’obbligatorietà dell’adozione di indirizzi specifici (da facoltativa a obbligatoria) e fornire indicazioni concrete sugli elementi che tali indirizzi dovrebbero includere. In particolare per l’importanza della valutazione preventiva dell’impatto etico, specialmente per i sistemi di gestione del personale, rispondendo così alle preoccupazioni sollevate durante la consultazione pubblica riguardo ai rischi di sorveglianza e discriminazione
Art. 18 “Comitato Etico”, comma 4, testo attuale:
“Il Comitato Etico può essere composto da un numero di soggetti dispari, in misura non inferiore a 3, individuati tra i soggetti dotati delle necessarie competenze all’interno del personale in servizio, e rimane in carica per un biennio.”
Proposta di modifica:
“Il Comitato Etico può essere composto da un numero di soggetti dispari, in misura non inferiore a 3, individuati tra i soggetti dotati delle necessarie competenze all’interno del personale in servizio, e rimane in carica per un biennio. Tra i componenti del Comitato DEVE essere garantita la presenza di almeno un soggetto con competenze specifiche di AI ethicist, in possesso delle conoscenze e abilità necessarie per valutare l’impatto etico e sociale dei sistemi di IA, tradurre i principi etici in requisiti operativi, e facilitare il dialogo tra prospettive tecniche, legali ed etiche. Nel caso in cui tali competenze non siano disponibili all’interno dell’Ente, questo DOVREBBE ricorrere a collaborazioni con altre PA o consulenze specialistiche esterne.”
Il testo attuale non specifica quali competenze debbano essere presenti nel Comitato Etico. L’integrazione proposta garantisce la presenza di almeno un soggetto con competenze specifiche di AI ethicist, figura professionale fondamentale per tradurre i principi etici in pratiche operative concrete e anticipare potenziali rischi etici e sociali. Questo è particolarmente importante alla luce delle problematiche sollevate nel dibattito pubblico su sorveglianza, discriminazione e perdita di autonomia connesse all’adozione dell’IA. La modifica aiuterebbe anche ad allineare il Codice Etico con l’evoluzione degli standard professionali a livello europeo (i.e., la bozza corrente del JT021019 in fase di sviluppo presso la CEN/CENELEC JTC21)
Art. 19 “Adozione di indirizzi”, testo attuale:
“Nell’ambito dell’utilizzo di Sistemi di Intelligenza Artificiale per lo svolgimento delle proprie attività, il Comitato Etico può adottare specifici indirizzi e prassi interne dirette a conformare l’utilizzo dei Sistemi di IA nella prospettiva di garantire la protezione dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della dignità umana, la sostenibilità ambientale e la garanzia dell’opposizione a qualsiasi forma di isolamento o discriminazione.”
Proposta di modifica:
"Nell’ambito dell’utilizzo di Sistemi di Intelligenza Artificiale per lo svolgimento delle proprie attività, il Comitato Etico DEVE adottare specifici indirizzi e prassi interne dirette a conformare l’utilizzo dei Sistemi di IA nella prospettiva di garantire la protezione dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della dignità umana, la sostenibilità ambientale e la garanzia dell’opposizione a qualsiasi forma di isolamento o discriminazione. Tali indirizzi DOVREBBERO includere:
a) procedure di valutazione preventiva dell’impatto etico e sociale dei sistemi di IA, con particolare attenzione ai sistemi utilizzati per la gestione del personale;
b) metodologie strutturate per la traduzione dei principi etici in requisiti operativi verificabili;
c) processi di monitoraggio continuo dell’allineamento tra valori dichiarati e implementazione pratica;
d) meccanismi di audit periodico per garantire la conformità dei fornitori esterni alle linee guida etiche adottate dall’Ente;
e) indicatori di performance specifici per la misurazione dell’efficacia del Codice Etico."