Assicurazioni e quote parte

Buongiorno a tutti!

Vi sottopongo uno scenario sul quale avrei piacere di confrontarmi.

Premesso che i pagamenti elettronici a favore delle PA devono passare per pagoPA, come si colloca il pagamento di quote assicurative in ambito santario?

A titolo d’esempio:

  1. il signor Mario Rossi è titolare di una polizza sanitaria e deve fare una visita specialistica all’AUSL di Felicittà, per un importo totale di €100
  2. l’assicurazione copre al signor Rossi €80 mentre €20 restano a carico del cittadino
  3. l’AUSL di Felicittà emette una fattura complessiva di €100 nei confronti di Mario Rossi, dove il totale da pagare è ripartito su due quote: €80 a carico dell’assicurazione, €20 (franchigia) a carico di Mario Rossi
  4. Mario Rossi può pagare la propria quota di €20 mediante avviso di pagamento (IUV) su circuito pagoPA
  5. …e l’assicurazione? come si comporta?

Ad oggi i rapporti tra PA e Assicurazioni, Mutui e Fondi non sono uniformi: solitamente le assicurazioni recepiscono le richieste di rimborso da parte delle PA e le liquidano (mensilmente) attraverso bonifici cumulativi (dunque non puntualmente, cosa al momento ingestibile per i volumi che hanno).
Come si collocano questi soggetti nei confronti dell’Art. 5 del CAD? (@d.giulivi come la vedi?)

Grazie per l’attenzione,
Paolo

Perdonami Paolo ma non mi è molto chiara la tua domanda.
spero di risponderti segnalando che la AUSL di Felicittà è obbligata ex art 5 del CAD ad incassare attravreso pagoPA a prescindere che tale pagamento sia eseguito da un cittadino o da un’assicurazione o che si eseguito in quota da un cittadino e in quota da un’assicurazione.
Per l’effettuazione di tale pagamento tramite pagoPA, dovrà mettere a dispo0szione i canali di pagamnto di pagoPA (on line, con avviso analogico presso i PSP o tramite pos fisici integrati con pagoPA installati presso la AUSL).
Quanto appena detto vale anche in caso di bonifici cumulativi da parte delle assicurazioni, che in quanto pagamenti comunque in favore della PA AUSL devono per legge transitare tramite pagoPA.
Spero di avere risposto al tuo quesito.

Grazie @d.giulivi , mi hai risposto anche se mi rendo conto di non essere stato preciso.

Per completezza: pur essendo la fattura della AUSL intestata a Mario Rossi (per un importo pari al totale della prestazione eseguita, in questo caso €100), l’assistito (Mario Rossi) paga in realtà la sola parte di sua competenza (franchigia di €20), mentre la parte restante (€80) viene richiesta dalla AUSL direttamente all’Assiscurazione (a titolo di rimborso e secondo logiche di listino che non esulano dall’esempio).
Il pagamento viene dunque effettuato da due soggetti diversi, in tempi diversi, ma pur sempre aventi la AUSL come beneficiario (dunque una PA, dunque versamento tramite canali pagoPA per effetto dell’ex art.5 CAD).
In sostanza 1 fattura genera 2 IUV (intestati a soggetti diversi), dunque si avranno 2 versamenti che vanno a comprire l’importo totale originario.
Lato cittadino non vedo alcun problema (è tutto molto lineare). Sul fronte delle assicurazioni, ad oggi, la realtà delle cose è un po’ distante dalla teoria (passami la licenza), nel senso che la gestione oggi è frammentata (varia da assicurazione ad assicurazione) e gestita ancora un po’ “artigianalmente” (es. nel mese di settembre l’Assicurazione XYZ bonifica all’AUSL di Felicittà, in un’unica soluzione, 10 richieste di rimborso per pratiche del mese di luglio e 280 per il mese di agosto, secondo logiche non sempre immediate). È questa gestione manuale da parte delle assicurazioni sanitarie che vedo ancora “distante” dalla logica puntuale (1 versamento = 1 IUV) di pagoPA.
Ciò detto, immagino che anche i rapporti tra AUSL e assicurazioni sanitarie dovranno in qualche modo rimodellarsi in virtù della normativa AgID (con ipotetici benefici anche sui tempi di evasione dei rimborsi verso le AUSL).

Spero di essere satto più chiaro.
Ti ringrazio del feedback.