Bollo virtuale

Buongiorno a tutti!
premetto che mi sono letto tutte le discussioni passate in merito a questa questione (per lo più del 2018 e 2019) ma sinceramente la gestione non mi è chiara e spero qualcuno possa aiutarmi a fare definitiva chiarezza.

Partiamo da una considerazione che considero incontrovertibile : l’agenzia delle entrate afferma che il pagamento del bollo virtuale (e anche prima nella versione cartacea) è a carico del cedente che PUO’ esercitare diritto di rivalsa sul cessionario ma deve farlo in maniera esplicita. Quindi l’inserimento dell’apposito tag per il bollo virtuale (che equivale all’applicazione della marca da bolla su cartaceo) indica è che il cedente di impegna a versare (F24, entro 120gg, etc. etc.) tale tributo. Questo NON implica che il cessionario debba versare a sua volta tale tributo.
Confermate se quanto ho scritto è corretto o se si tratta di farneticazioni mie.

Su più forum/portali specifici (purtroppo non riesco a reperire links al momento) ho sempre letto che nel caso in cui si desideri optare per la rivalsa sul cessionario si deve inserire una riga nel corpo del documento configurata nel modo adeguato (quantomeno il codice di esenzione IVA corretto).

Questo per me ha perfettamente senso e mi sembra la cosa più corretta dal punto di vista logico ma mi sono imbattuto in documenti che riportano il tag del bollo virtuale e che, visualizzati con l’ultima versione del foglio di stile reso disponibile da asso software, sommano al totale documento il valore del bollo virtuale.
A me questo sembra un controsenso… sbaglio?

Quello che hai scritto è tutto corretto.
L’apposito tag impegna il cedente/prestatore a versare tale tributo.
Se il cedente/prestatore vuole addebitare l’importo al cessionario/committente, deve prevedere una riga nel corpo del documento con codice Iva appropriato.