Innanzitutto grazie per la risposta. Comunque sul sito anpr.it è possibile solo la visura e la stampa delle auto certificazioni. Intanto perché queste funzioni non vengo rese disponibili anche su io? Se vogliamo che la digitalizzazione della PA funzioni il cittadino deve avere un interfaccia unica e non deve fare la caccia nel web!!!
Ho aperto una segnalazione su github
con un semplice concept (basato sull’app fascicolo cittadino del comune di milano) per migliorare la sezione profilo dell’app IO, con i dati attualmente visibili su ANPR.
Ho capito e una specie di community per programmare. Mi sembra di capire che si possa intervenire solo se si è programmatori e suppongo se si e autorizzati… Io in realtà sono programmatore ancorché sia troppo tempo che programma sigh
In realtà ben prima di IO la riforma dei servizi anagrafici aveva introdotto l’obbligo di accettare le richieste di pratiche migratorie anche con altri mezzi, oltre che nelle sedi dei servizi demografici dei comuni. Basta un’email, neanche una PEC, con il modello APR4 correttamente compilato e copia dei documenti di identità per far partire la pratica, il Comune non può opporsi.
Per quello che è la mia esperienza i motivi sono due. Da una parte c’è la PA, a sua volta divisa in centrale e periferica. Da un’altra parte c’è l’informatica. Ora bada bene: per entrare nella PA occorre fare un concorso, una scorpacciata di burocrazia, di norme, di regolamenti e tanto altro che, in 40 anni di lavoro nella PA, ho trovato pochissime persone in grado di conoscere e avvalersi del diritto amministrativo in maniera dignitosa. Poi, ci sono gli informatici che hanno imparato il diritto amministrativo e i procedimenti amministrativi attraverso corsi di formazione pessimi e di bassa qualità cognitiva. Questa unione, nel corso degli ultimi 20 anni, ha dato vita ad un ibrido che non rappresenta né una buona amministrazione facilmente praticabile, né un sistema decisorio, né un sistema di snellimento burocratico. Per carità, le eccellenze e le eccezioni non mancano, ma sono ancora troppo scarse.
Vedi, questa è una risposta tecnica e molto precisa. Chi legge, dice: che bravo, che figo! Ma questa è la prova provata che si comunica intenzionalmente per non far capire, che la comunicazione deve escludere i molti e che il mondo è fatto di barriere permanenti. Sostituisce in pratica quel famoso detto: tu non sai chi sono io! Far cadere le barriere è solo far finta di giocare.
A cosa ti riferisci in particolare? Ho visto che hai risposto a me, ma non c’è il pezzo sopra per cui non capisco a cosa ti riferisci. Intendi per github?
Bellissima questa cosa…peccato che spesso le leggi prevedano certe cose che si impattano duramente con lottusagine delle persone o delle istituzioni.
ESEMPIO
Quando ho fatto il cambio di residenza ho chiesto di poter definire il domicilio digitale e mi hanno detto che non sapevano come fare. Mi sapete dire come posso eleggere il domicilio digitale?
Io sono un informatico e conosco molti che lavorano nellapparato statale. I problemi sono due:
La necessità per il legislatore di avere un colpevole (il responsabile de procedimento amministrativo), tradotto non potendo dare la colpa al computer hanno bisogno sempre di un soggetto.
Lottusagine delle persone che compongono la pubblica amministrazione. Lavorare nella pubblica amministrazione elimina l’elasticità mentale pertanto tutto ciò che nuovo e fuori dagli schemi mentali storici non si riesce ad applicare. Questo chiaramente in termini generali e non in termini assoluti.
La normativa sul domicilio digitale è più recente e ancora ampiamente inattuata. La riforma del regolamento anagrafico invece è in vigore da diversi anni, se un comune non la applica non penso possa avere scuse. Secondo me la cosa migliore, se si incontrano difficoltà, è rivolgersi al funzionario anti-ritardo.
Tua risposta al mio commento:
"Io sono un informatico e conosco molti che lavorano nellapparato statale. I problemi sono due:
La necessità per il legislatore di avere un colpevole (il responsabile de procedimento amministrativo), tradotto non potendo dare la colpa al computer hanno bisogno sempre di un soggetto.
Lottusagine delle persone che compongono la pubblica amministrazione. Lavorare nella pubblica amministrazione elimina l’elasticità mentale pertanto tutto ciò che nuovo e fuori dagli schemi mentali storici non si riesce ad applicare. Questo chiaramente in termini generali e non in termini assoluti."
Mia risposta:
Io sono da dieci anni fuori dalla bolgia PA. Non faccio guerre a nessuno perché non ho nulla da competere. Ho fatto onestamente il mio lavoro e mi basta. Concordo con la tua considerazione circa l’ottusaggine in cui vive la PA. Fa parte di un disegno preciso delineato attraverso i concorsi: o li metti dentro ottusi, o niente. Non concordo con la tua considerazione in base alla quale esista la necessità per il legislatore di avere un colpevole. La PA è terra di nessuno, non ho mai visto colpevoli. Ognuno, a vario titolo e grado, fa il comodo proprio nel lavorare, nel non lavorare e nel presumere di lavorare. Ho visto mettere le manette ai polsi di molti dirigenti, ma li ho poi visti uscire risarciti da presunti reati, puliti e rimessi in carica “per non aver commesso il fatto”. Secondo me
la relazione esistente tra PA (in generale) e informatica (in generale) è che si tratta di due sistemi complessi antropocentrici, per cui un sistema non riesce a comprendere l’altro né a compenetrarsi nell’altro in quanto al “centro” c’è sempre l’uomo e il computer di per sé è uno strumento scemo. E questo lo affermo anche se non l’ho scoperto io, ma i grandi registi della PA durante le riforme amministrative degli anni '90. Poi ognuno è padrone di provare altre strade e pensarla come vuole.