Come e' possibile lavorare cosi' MALE?

Mi autocito, non sono un commerciale Epson ma faccio lo stesso lo “spot” come esempio, ovviemente anche altre casse intelligenti fanno alttrettanto.


Speriamo che prima di introdurre definitivamente la normativa risolvano il problema del digital divide…
Conosco locali dispersi in posti con 0 accesso ad internet (neanche gprs) che avrebbero seri problemi ad adeguarsi…
Locali che spesso sono l’unica bottega del paese con margini ridicoli e fatturati infimi e che svolgono più un servizio sociale che commerciale…
Solita legge scritta da chi non ha mai emesso una fattura o battuto uno scontrino…

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Aggiungo che anche l’ENASARCO si difende più che bene… l’unica cassa che non è una cassa, ma assomiglia ad una ritenuta.
E pensare che sarebbe bastato aggiungere un blocco <DatiEnasarco> da trattare esattamente come una ritenuta, invece di proporre la soluzione “usate gli AltriDatiGestionali” come indicato nelle FAQ.
Ma è un vecchio problema, quello di lasciare ai “filosofi della contabilità” carta bianca.
L’attuale normativa, parafrasando la pubblicità di una nota caramella, è “un buco (nero) con… un buco intorno”, che ignora allegramente tutte le problematiche relative all’implementazione di software contabile/gestionale che debba soddisfare tutte le farneticazioni che la costellano.
E che mi dite della 633/72, la legge più manipolata della storia, ovviamente sempre in termini peggiorativi?
E dei nostalgici dell’impero romano che hanno usato i numeri romani(!) nelle voci del bilancio CEE?

Ma a noi commercialisti ci volete lasciare qualche ruolo? :smile:

Più semplice integrarsi con mbox o Maildir, il formato di memorizzazione delle mailbox su disco. Ti basta configurare la PEC su un qualsiasi client di posta (Thunderbird per esempio) con download periodico dei messaggi e poi con uno script leggi i file in cui tale client salva i messaggi ricevuti, che saranno in uno dei suddetti formati.

In questi casi protocolli come SFTP mostra la sua utilità: connessione dialup 56k o GSM una volta a settimana e si uploadano le fatture. Tra l’altro c’è possibilità di trasmettere la fattura entro 10gg dall’emissione, come previsto dall’art. 21 modificato.

Questo se lavori su un pc. Io parlo di operazioni svolte su un server. Inoltre con le api di Gmail scarico solo lo stretto necessario.

Volendo anche su server. Esistono client di posta da linea di comando perfettamente scriptabili, l’ho fatto in passato per altre esigenze per un cliente. O in alternativa si può sempre forwardare la PEC su una mail ordinaria ospitata sul server dove lavori, poiché i principali mail server, come Postfix o qmail salvano su disco le mailbox in uno di quei due formati.

Quindi tu come soluzione più semplice rispetto a due o tre chiamate api di Gmail mi consigli di installare un client di posta, scrivere procedure che leggono i file della posta, estraggono e decodificano gli allegati, e tengono sotto controllo la dimensione della mailbox. Interessante concetto di semplificazione :sweat_smile:

Ciao @Silvio_Sosio e @marcomarsala

Io attualmente utilizzo la tattica di @marcomarsala, però già da qualche tempo “nutro” parecchia invidia per l’ecosistema Google API.

La valutazione è solo di Risk Management: attualmente sono presenti in BELGIUM, NETHERLANDS, FRANKFURT, FINLAND, ma non è prevista una roadmap per l’Italia, mentre AWS aprirà ad Aprile 2020.

Ovviamente dal punto di vista puramente tecnico programmativo, non c’e’ trippa per gatti, le API di google sono lo strumento più rapido e più performante , oltre ad essere uno dei più documentati.

L’unico altro dubbio (per cui mi tengo i miei postfix dovecot etc…) è la policy sui prezzi delle API, una volta che sei Goggle Addicted e hai il ciclo di sviluppo con loro,

… anche un solo aumento di 0.0001 $ per API puo’ avere effetti devastanti

il problema è capire chi deve/può fare cosa.
dalla documentazione rilasciata nel 2018 sembra che per inviare l’elenco degli scontrini debba essere la cassa stessa tramite protocollo rest dopo che il produttore delle cassa si è accreditato e generato un certificato.

in pratica quello che abbiamo fatto per la fattura elettronica come intermediari, il produttore/tecnico della cassa lo deve fare per singolo registratore, inserire il certificato all’interno della cassa e poi tramite REST, dovrebbe inviare un xml con importi e certificato ad un orario casuale tra le 8:00 alle 22:00 e deve essere inviato anche in caso di giorni di chiusura (a zero)

quindi sembra che non si possa estrarre i dati e inoltrarli come si fa per il sistema Tessera sanitaria e in caso di orari di chiusura oltre le 22:00 non è chiaro se si possa inoltrare il giorno dopo

Non ho detto che è più semplice, però è più fiero :joy:

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Scusa, non capisco o mi è sfuggito qualcosa di precedente, cos’è che non è presente in Italia?

Ok hai vinto tu allora! :joy:

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Attualmente nel piano industriale di Google NON è prevista l’apertura di una Region in Italia, spero vivamente che dopo Aprile 2020 (ovvero dopo l’apertura di AWS Italy) magari ci pensano.

A cosa serve una region?

Avere una region in Italia, vuol dire servire tutti i propri utenti senza passare dal MIX, poi nel 2019 i collegamenti verso NL o DE sono cosi’ veloci che cambia poco.

Poi esiste un fattore psicologico: dire agli utenti che i server sono in Italia. Personalmente per me Parigi o Francoforte sono dei missili, ad esempio io ho un server in Iliad a Parigi e sempbra in locale

domanda da ignorante, ma usando le API di google non significa che date in mano tutte le fatture a google che potenzialmente potrebbe leggerle e usarle a fini statistici?
non è quello che il garante della privacy vuole evitare?

In parte ho già sollevato questa perplessità, ma più per fini di rischio commerciale che privacy, il GDPR è una legge Europea non Italiana, per cui anche i dati elaborati nei datacenter delle region Europee di Google sono sottoposti a controllo.

Viva “Mario Monti” :sunglasses:

Capisco, per quanto riguarda me francamente non cambia nulla.
Peraltro, il mio server che accede a Gmail è su Hetzner, in Germania.

Per quanto riguarda i problemi di GDPR, tutta la mia posta viaggia su Gmail. Se devo cominciare a preoccuparmi che Google non rispetti la posta e si metta a leggerla, non sono certo le fatture che mi arrivano (quelle in partenza non passano da lì) la prima preoccupazione.