Ingresso in Castello con CIE

Però se lo scopo principale è quello di evitare l’emissione di un badge ad hoc per accessi ripetuti al parco, non sarebbe più facilmente attuabile una soluzione che preveda un “accreditamento” - magari per un periodo limitato del tempo - fatto presso la biglietteria, durante il quale il “Numero Identificativo Servizi” della CIE (vedi, da pagina 9, le specifiche) viene salvato in whitelist? La procedura potrebbe essere la seguente:

  1. Il residente che desidera entrare la prima volta si rivolge alla biglietteria. Qui l’operatore controlla la residenza indicata sulla CIE (o su altro documento/certificato emesso in data successiva), e striscia la carta su un lettore RFID apposito. Il “Numero Identificativo Servizi” viene letto e salvato in whitelist in pochissimi secondi senza bisogno di alcuna autenticazione.

  2. Il lettore RFID presente al varco si limita a leggere la CIE e emettere la luce verde quando il “Numero Identificativo Servizi” risulta in whitelist.

Resterebbe la decisione di mettere o meno una data massima di validità del diritto di accesso (in ogni caso limitato ai 10 anni di vita della CIE).

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