ISEE come attributo qualificato

Mi chiedevo se si sia mai pensato a INPS come Attribute Authority SPID fornendo l’ISEE del soggetto (e dei suoi familiari?)
Ci si sta per caso già lavorando?

Ciao @emmedi,
stiamo lavorando per il primo Attribute Authority che sarà quello delle Imprese e professionisti. A seguire qualsiasi amministrazione potrà essere un AA erogando attributi qualificati e in qualche caso sarà anche l’occasione per “digitalizzare” il processo di gestione dell’informazione o del dato stesso.

Umberto Rosini
Agenzia per l’Italia Digitale

Attualmente le PA chiedono (illegalmente Legge 7-8-1990, n.241, art. 18, c. 2) il dato dell’ISEE ai cittadini, che se lo fanno dare dai CAF per tutte le istanze relative all’erogazione di servizi sociali. Ottenere servizi di interoperabilità da INPS sarebbe auspicabile.

Il servizio esiste ed è già fruibile dalle ppaa
https://servizi2.inps.it/servizi/AttiUfficiali/Home/Download/2014/142/2/5/7526/4258

Dissento sul fatto che possa/debba essere un attributo qualificato perché:
1)Non rispetta le caratteristiche di un attributo qualificato in quanto l’accesso ad un servizio non può essere discriminato in funzione dell’istruzione.
2)Spid è un sistema pubblico e privato e non reputo corretto che un privato acceda a questo genere di infornazioni.

Suggerisco di usare un’altra sezione del forum.
Ad esempio DAF nel quale( se ben comprendo ) confluiranno queste informazioni.

Un saluto

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e ci sono numerosi servizi riservati a soggetti con redditi inferiori a determinati valori (Alloggi ERP, contributi, dote scuola…)

Questa, in effetti è una considerazione interessante, potrebbero esserci attributi “riservati” ?

Confermo quanto dice @Luca_Bonuccelli riguardo l’ISEE e aggiungo che è un valore calcolato da informazioni del soggetto richiedente e in parte da Agenzia delle Entrate ed Inps e nel caso in oggetto non è un attributo che qualifica una persona ma un nucleo famigliare (anche se poi eventuali benefici ricadono sulla persona). Detto ciò, però, non mi sento di escludere nulla a priori.

Quando però ho parlato di digitalizzazione dei processi intendevo anche questo… quindi lascerei decidere ad Agenzia delle Entrate e Inps a volerci pensare e dire se la cosa è possibile e magari può essere un modo e momento di digitalizzare ancora di più il processo.

Le Attribute Authority possono essere anche a disposizione dei privati anche se qui va affrontato il “permesso” di accesso a certe informazioni.

Ciao

Umberto Rosini
Agenzia per l’Italia Digitale

oggettivamente la definizione di attributo qualificato è piuttosto ampia:
“Attributi qualificati: le qualifiche, le abilitazioni professionali e i poteri di rappresentanza e qualsiasi altro tipo di attributo attestato da un gestore di attributi qualificati”

gestori di attributi qualificati: i soggetti accreditati ai sensi dell’art. 16 che hanno il potere di attestare il possesso e la validita’ di attributi qualificati, su richiesta dei fornitori di servizi

Approcciando in modo pragmatico l’utilizzo del dato però occorre tenere conto che non si tratta di una qualifica o abilitazione o potere e che si tratta di una dato che deve essere verificato ex post alla domanda ed in modo periodico per il mantenimento del diritto alle agevolazioni.

Quindi si rende necessario che il dato sia reperibile anche senza la presentazione dell’utente ad un servizio.

Occorre poi tenere di conto che le domande di agevolazione possono essere inviate tramite un intermediario (e per qualificare l’intermediario serve una AA) previsto dalla norma, in qusto caso una AA che attesti l’ISEE non sarebbe di aiuto e servirebbe un servizio backend to backend.

Questo detto il mio personalissimo consiglio è di approcciare l’accesso al dato nella modalità più ampia possibile.

Una AA non può essere interrogata senza l’interazione dell’utente stesso
(vedi faq B4: In virtù dell’art 13 comma 4 dello schema di DPCM i fornitori di servizio comunicano all’utente la verifica degli attributi presso IDP e AA. Quali sono le policy per l’invio degli attributi ai SP da parte degli IDP e AA degli attributi? Inoltre, per ridurre le interazioni con gli AA è possibile immaginare di mantenere in cache gli attributi degli utenti per la durata del loro periodo di validità?

RB4: In osservanza alle direttive del garante Privacy, un SP può ottenere da un IDP o da un AA solo gli attributi necessari per la verifica delle policy di accesso al servizio richiesto – comunicate agli utenti alla registrazione al servizio specifico e per le quali ha ricevuto esplicito assenso - e utilizzarli puntualmente solo a questo fine.)

Esclusa quindi la AA rimane per l’esigenza espressa solo la strada che ti ho indicato.

Questo almeno per le mie conoscenze.

Spero di aver dato un contributo e buon lavoro @emmedi

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Qualsiasi attributo rilasciato da un’attribute authority è un valore che deve essere riscontrato nel tempo e comunque ogni volta che è necessario effettuare un’azione da parte di un utente (vale per l’accesso al fascicolo sanitario elettronico da parte di un medico, come su un qualsiasi altro servizio per cui è necessario, ad esempio, detenere una qualifica professionale o status). Esiste anche lo strumento della delegation ma di questo parleremo più avanti.

Non vuol dire che se oggi un servizio è erogato tramite intermediario, domani il servizio non possa essere studiato e concepito in altra maniera. Guarda l’esempio di quello che ha fatto Infocamere lato imprese.

@emmedi a tempo debito (adesso siamo nel pieno di una serie di attività) coinvolgeremo i soggetti deputati (INPS e Agenzia delle Entrate in questo caso) a stabilire se una cosa può essere fatta o meno.

Grazie mille @Luca_Bonuccelli per il contributo e se ti farà piacere sarai coinvolto sul tema ISEE oltre ad @emmedi .

Umberto Rosini
Agenzia per l’Italia Digitale

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