Portali trasparenza e comunicazioni burocratiche obsolete

Salve, forse sono OT ma ci provo:
gli ordini professionali PROVINCIALI quali architetti, ingegneri ecc. sono obbligati per non ricordo quale norma di legge a trasmettere comunicazione:

  1. di ogni avvenuta variazioni nella loro composizione direttiva, commissioni, consiglieri ecc.
  2. dei provvedimenti che gli ordini provinciali emettono nei confronti dei loro iscritti
    tali comunicazioni avvengono via mail/pec ecc a:
  • Ministeri:
    Giustizia
    Interni
    Infrastrutture e Trasporti
    Istruzione
    Lavoro
    Beni e AttivitĂ  Culturali
  • Ordine Nazionale di categoria di appartenenza (Ingegneri, Architetti ecc.)
  • Inarcassa
  • Procura della Repubblica della provincia di appartenenza
  • Presidente della Corte d’Appello della provincia di appartenenza
  • Presidente del Tribunale Civile e Penale della provincia di appartenenza
  • Pretura della provincia di appartenenza
  • Prefettura della provincia di appartenenza
  • Soprintenza per i BAAAS
  • CCIAA della provincia di appartenenza
  • Sindaci della provincia di appartenenza
  • Commissario del Governo della regione di appartenenza
  • Comando dei Vigili del Fuoco
  • Presidenza della Giunta Regionale della regione di appartenenza
  • Direzione Provinciale dell’Edilizia e dei Servizi Tecnici della regione di appartenenza
  • Provveditorato Regionale per le OO.PP. della regione di appartenenza
  • Presidenza della provincia di appartenenza
  • Rettore dell’universitĂ  degli studi della regione di appartenenza
  • Ordini e collegi professionali della provincia di appartenenza
  • Ordine nazionale di appartenenza
    Tali comunicazioni quando arrivano a destinazione vengono protocollate e smistate a cascata alle strutture competenti subordinate, che nel caso dei ministeri sono centinaia.
    Dalle strutture competenti vengono smistate ai funzionari competenti
    che se operano diligentemente si tengono traccia delle avvenute modifiche e provvedimenti nel confronto degli iscritti (excel, word, postit, carta igenica ecc.).
    Provate ad immaginare il numero di ore ricadenti sui destinatari impiegate a portare a destinazione e per la gestione di queste comunicazioni fatte da tutti gli ordini professionali centrali e provinciali.
    Mi chiedo se AGID potrebbe farsi promotrice di una revisione /segnalazione alla Funzione Pubblica sulla necessità di migrazione da queste comunicazioni simil SPAM a pubblicazione delle stesse ognuno sui propri portali nelle sezioni “Amministrazione trasparente” in libera consultazione.
    Si potrebbe riservare le comunicazioni dirette solo per i provvedimenti che comportano un prosieguo sanzionatorio civile o penale da destinare al unicamente al soggetto abilitato a farne proseguire l’iter.
    Tanto per fare un piccolo esempio del carico burocratico autoindotto della PA.
    Grazie.
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