Problemi con lettere accentate nei nomi

Dal punto di vista legale è sicuramente possibile inserire “á”, come aveva sottolineato @mccalv mccalv nel suo intervento di tre anni fa.

Non ho elementi per dimostrarlo, ma temo davvero la causa del suo problema sia la più raccapricciante di tutte, che fa un po’ accapponare la pelle: che l’operatore dell’anagrafe non sia semplicemente in grado di inserire quel carattere.

Nell’ipotesi peggiore di tutte (ma non oso nemmeno pensarci perché mi viene un ictus), potrebbe far parte della maggioranza italiana di persone con una limitata cultura sia ortografica sia informatica che addirittura non sanno come inserire gli accenti e usano sempre l’apostrofo da tastiera (un fallimento catastrofico, disastroso del nostro sistema formativo che considero quasi peggio di un olocausto nucleare).
Nell’ipotesi migliore, l’operatore ha una tipica tastiera italiana che non riporta il simbolo á, neanche fra i simboli raggiungibili da “Alt Gr” (che già è un tasto esoterico per il 99.9% della popolazione, purtroppo). In questi casi bisogna avere un minimo di conoscenza in più: ci sono vari modi di ottenere su schermo un segno non visibile sulla tastiera. Prima di arrivare a usare i codici con Alt+tastierino numerico e quant’altro, io propongo sempre alle persone con un po’ di difficoltà informatiche la seguente strategia: cercare da browser su internet il carattere desiderato (per esempio con la ricerca Google “come digitare accento acuto tastiera italiana”), copiare e incollare; oppure aprire Microsoft Word, scegliere Inserisci -> Simbolo -> Altri simboli, cercare il simbolo con calma su Latin Extended (ci sono tutti) --> evidenziare á --> inserire. Esempio dal mio laptop (chiedo scusa ma vivo in Germania/Olanda, ma in Italia Word è in italiano):

Io le consiglierei vivamente l’approccio seguente:

  1. Fare un bel dossier cartaceo che includa a) Il documento citato già due anni fa da Mirco Calvaresi stampato; b) Qualche sito internet o manuale di uso di Windows che riporti una serie di consigli su come ottenere i segni diacritici non visibili sulla tastiera, inclusi i due approcci più semplici che ho descritto (aprire browser e copiare-incollare oppure Inserisci Simbolo di Microsoft Word). Recarsi di nuovo allo sportello e, sorridendo e con grande serenità in modo da non creare antagonismi o resistenze, ripetere il problema, mostrare il documento ANPR, e mostrare le fonti da internet con esempi di come aggiungere i segni diacritici. Se ci sono difficoltà (per esempio, il terminal anagrafe non ha neanche browser o Microsoft Word), proporre amichevolmente di chiamare in assistenza un informatico del Comune in-house, se c’è (anche un praticone non laureato in informatica dovrebbe saper risolvere il problema).

  2. Se questo approccio non funziona, passare al piano B: a) mandare al Comune una mail PEC oppure richiesta cartacea da far protocollare chiedendo soluzione del problema (non proprio reclamo o lamentela); b) allegare con cura gli estremi normativi (il documento di cui sopra - elettronico se PEC); c) allegare eventualmente qualche fonte con suggerimenti su come risolvere il problema (anche Aranzulla va bene); d) mantenere anche qui un tono amichevole per evitare il muro contro muro.

Qualsiasi cosa faccia, per favore non si arrenda. I cittadini di un Paese che dovrebbe essere relativamente avanzato non devono rinunciare ai propri diritti a causa dell’analfabetismo altrui.