Proroga

Buongiorno a tutti. Ci sono notizie in merito ad una eventuale proroga di PagoPA ?

E’ da tempo inserita nel DL Mille proroghe

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Proroga al 30/06/2020, art.1 comma 8 del DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2019, n. 162

https://www.gazzettaufficiale.it/gazzetta/serie_generale/caricaDettaglio?dataPubblicazioneGazzetta=2019-12-31&numeroGazzetta=305&elenco30giorni=true

Qual’è la corretta interpretazione della parte riportata in grassetto?
" All’articolo 65, comma 2, del decreto legislativo 13 dicembre
2017, n. 217, le parole «31 dicembre 2019.» sono sostituite dalle
seguenti: «30 giugno 2020. Anche al fine di consentire i pagamenti
digitali da parte dei cittadini, i soggetti di cui all’articolo 2,
comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, sono tenuti,
entro il 30 giugno 2020, a integrare i loro sistemi di incasso con la
piattaforma di cui all’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 7
marzo 2005, n. 82, ovvero ad avvalersi, a tal fine, di servizi
forniti da altri soggetti di cui allo stesso articolo 2, comma 2, o
da fornitori di servizi di incasso gia’ abilitati ad operare sulla
piattaforma.…omissis"

Monica,

Le pa per incassare possono usare altre pa che gia hanno integrato pagopa o soggetti intermediari che possono fornire il servizio attraverso pagoPA. Ovviamente vanno stipulate convenzioni. Ad esempio se il comune A ancora non ha integrato pagoPA per la TARI puo’ utilizzare il comune B fornendo le posizioni debitorie. Il comune B gli fornira’ il servizio di incasso opportunamente configurato.

Grazie Giuseppe, quindi un’ulteriore modalità di adesione data alle PA, che però conoscendo il funzionamento degli enti trovo più complicata della consueta adesione diretta o intermediata.

Bè potrebbe essere utile, ad esempio nel caso di Unioni, che mettono insieme piccoli e grandi comuni, il piccolo comune potrebbe convenzionarsi con il grande comune per il servizio di incasso, magari già organizzatosi con PagoPa, perchè dotato di più fondi e organizzazione, oppure i comuni potrebbero trasferire la funzione di incasso anche direttamente all’ente Unione e l’Unione attivarsi di conseguenza. Può essere anche una soluzione interessante…

Sì nel caso delle Unioni di Comuni potrebbe essere interessante, noi dovendo gestire anche società di riscossione avevamo già previsto una gestione di questo tipo con una logica di 1 a n, quindi 1 soggetto giuridico che si interfaccia con il Nodo e la gestione di database diversi dove recepire le posizioni debitorie con poi possibilità di riconciliazione gestionale e contabile per il singolo ente.
La perplessità rimane nell’ambito di un affidamento del servizio da parte di enti singoli di piccole dimensioni verso altre soggetti pubblici, al di fuori della situazione sopra espressa, in ogni caso vedremo in questi mesi che ci portano alla data di switch off di tutti gli incassi sulla piattaforma.

Non è molto chiaro. Le specifiche di pagopa e questo scenario sono già compatibili fra loro? La convenzione riguarderebbe un accordo per utilizzare un “software” o una cessione di crediti o una sorta di delega a incassare? Nel primo caso chi è l’ente creditore, quale c.f. si mette nella diade iuv+cf che identifica univocamente la posizione debitoria? E su quale iban si richiede il pagamento? In tutti i casi non è che la soluzione semplifichi la situazione, se anche un ente si avvale di un altro che ha già in piedi il sistema di pagamenti pagopa deve comunque adeguare il suo sistema informativo, diversamente la parte di riconciliazione, contabilizzazione e incasso diventa ingestibile.

Insomma, passare a un altro ente le posizioni debitorie e via può forse far lievitare il numero di transazioni formalmente pagopa ma non crea i benefici attesi dalla piattaforma per tutti gli attori coinvolti.

Provo ad ipotizzare io una risposta. Penso che questa logica sottenda una delega al servizio di “incasso”, quindi un soggetto giuridico (pubblico o privato perché si parla anche di "fornitori di servizi di incasso già abilitati ad operare sulla piattaforma) è legittimato ad incassare per conto di una PA. Quindi il soggetto giuridico che aderisce al Nodo dei pagamenti, garantisce come da specifiche l’univocità dello IUV e utilizza nel caso di bollettini pagoPA il proprio codice dominio e il codice fiscale dell’ente delegante. Nel caso l’incasso avvenga su IBAN dell’ente delegante ci deve essere l’autorizzazione da parte di quest’ultimo all’utilizzo e all’attivazione sul Portale delle adesioni.
Effettivamente dialogare con il Nodo e disporre di una soluzione integrata a livello gestionale e contabile penso anch’io che possa produrre dei benefici ulteriori, come scritto nella risposta precedente.

Cosa dite arriverà altra la proroga?

secondo me no. Piuttosto saranno blandi e tolleranti nell’applicazione…
A noi è arrivata una mail contenente un documento sottoscritto da Paola Pisano e da Virgone in cui si confermava la data… firmata a fine aprile.

Mah, ormai mi aspetto di tutto. So che Ifel e Abi hanno chiesto una proroga

Ci sono degli emendamenti alla Camera dei Deputati sul D.L. 34/2020 provenienti dalle opposizioni, peraltro di esito incerto, per la proroga al 31/12/2020…

Mi risulta che alla recente conferenza unificata la Pisano abbia ipotizzato una proroga al 28 febbraio 2021…

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se la Pisano manda i solleciti ad aprile e presenta le proroghe a giugno… non ho parole. va bene l’emergenza ma…

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Se lo prorogano all’anno prossimo non posso che esserne contento. Ciò che fa riflettere è che un progetto che risale a 8 anni fa non sia ancora decollato: è significativo del fatto che, a livello centrale, non si vogliano vedere le grosse criticità a livello costi per l’implementazione, organizzazione e collegamento con gestionale, partner tecnologico e intermediario tecnologico da parte degli Enti pubblici (specialmente per gli enti meno strutturati), a livello costi delle transazioni a carico dei privati (sì, forse ci sarà concorrenza al ribasso prima o poi, ma intanto…), a livello riconciliazione contabile da parte della ragioneria e rendicontazione del dovuto tributario/extratributario da parte dell’ufficio competente (mi si dice, da chi ci ha a che fare, che in diversi casi è tutt’altro che chiara l’imputazione di debitore e oggetto del pagamento)…

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Dici bene, ma anche leggendo le pagine di questo forum il mantra è “sono questioni al di fuori del perimetro di pagoPA”. Diciamo che la governance di pagoPA ha una visione molto focalizzata sul proprio core business e ha poco interesse a gestire le (o a rendersi conto delle) implicazioni collaterali.

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A proposito di ministra Pisano: dove sta il suo ministero/dipartimento in indicepa? Non riesco a trovare niente, se non un Dipartimento per la trasformazione digitale di cui responsabile è l’ing. Attias (e pure su innovazione.gov.it non c’è una PEC). Idem per pagoPA s.p.a. (che ha però una traccia in INIPEC in quanto società di capitali).

Io non so se sarò contenta di una eventuale proroga: a parte che noi ci stiamo adeguando e forse arriveremo in tempo, non con tutto tutto, ma quasi, ma il problema è che in Italia, se dai una proroga tutti smettono di lavorarci fino a due mesi prima della scadenza. Io dopo anni che predicavo PagoPa ho avuto udienza dalle ragionerie solo perchè c’era la scadenza che pareva improrogabile… E come cittadino mi pare piuttosto comodo pagare da casa quasi tutto evitando file alle poste e simili, anche con paypal, ad esempio. sì costa qualcosa, ma vuoi mettere ? poi ad esempio i tanto amati dagli anziani bollettini postali… mica erano gratis eh

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