Ti diro’, paesi insospettabili hanno fatto errori.
Ti faccio l’esempio Estonia-Finlandia, che sono separati da poca distanza e sono molto affini.
In Estonia hanno una carta d’identita’ elettronica simile a quella italiana, anche se e’ possibile usarla per molte piu’ cose. Alla fine e’ quello diventato il sistema con cui si accede alla PA (e non solo).
Una cosa simile la hanno fatta in Finlandia, ma e’ miseramente fallita: costava poco meno di un passaporto (percio’ la gente faceva quello…), ma soprattutto esisteva gia’ un sistema usatissimo dagli abitanti che era lo standard de facto, il TUPAS, che era il sistema di accesso bancario (puo’ sembrare strano, ma essendo vissuto in Finlandia so che vivere senza conto bancario e’ possibile ma molto scomodo ). La sorpresa e’ venuta quando l’UE ha deciso che il TUPAS non soddisfa dei requisiti comunitari e ha imposto di smantellarlo. E cosi’ stanno seguendo una strada simile alla nostra con dei servizi in competizione di mercato per l’identita’ digitale.
Una mia perplessita’ sullo SPID e’ proprio la pluralita’ di soggetti che possono offrirlo. Ma siccome e’ possibile farlo con le Poste, che e’ quasi come farlo con un ministero, non e’ grave. Naturalmente questo pone dei problemi, anche perche’ quando parliamo di SPID non ci riferiamo al sistema in se’, ma alle particolari implementazioni dei singoli gestori. Perche’ se, come in questa discussione, parliamo di usare il secret TOTP liberamente, questa e’ una possibilita’ che dipende dal singolo gestore che potrebbe persino usare un altro sistema.
Tu dici che lo SPID e’ stato creato con in testa le esigenze della PA e non dell’utenza. Su questo mi permetto di dissentire. E’ stato creato a misura della maggioranza della popolazione, purtroppo. Gia’ prima degli smartphone, eravamo in testa alle classifiche europee per l’uso di cellulari. Siamo un paese con una bassissima alfabetizzazione informatica ma che stravede per gli smartphone, tanto che moltissima gente non ha un computer, ma solo uno smartphone. Era inevitabile che la strada della digitalizzazione dei servizi dovesse passare per gli smartphone, e’ una nostra peculiarita’.
Le persone che per diversi motivi sono a disagio con questa soluzione sono veramente una quota minoritaria. Il che non significa che debbano essere ignorate, naturalmente.
Spero che nel prossimo futuro la soluzione CIE/TS diventi sempre piu’ diffusa. Perche’ il fatto che la soluzione smartphone comporti problemi di sicurezza non e’ una fantasia paranoica, ma purtroppo una realta’ di cui si stanno accorgendo anche le banche.