Spid verrà "spento"?

Leggendo il nuovo Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024-2026

leggo a pg.59 le parti che seguono , sul futuro dello SPID e provo ad aggiornare questo thread:

SPID
L’identità digitale SPID è la soluzione che permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale. Attraverso credenziali classificate su tre livelli di sicurezza, abilita ad accedere ai servizi, ai quali fornisce dati identificativi certificati.
SPID è costituito come insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da
parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione
delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese.
A dicembre 2023 sono state rilasciate ai cittadini oltre 36 milioni e mezzo di identità digitali SPID, che hanno permesso nel 2023 di totalizzare oltre 1.000.000.000 di autenticazioni a servizi online di pubbliche amministrazioni e privati. Attualmente la federazione SPID è composta da più di 15.000 fornitori di servizi pubblici e 177 fornitori di servizi privati.
Nell’ambito del PNRR il sub-investimento M1C1 1.4.4 “Rafforzamento dell’adozione delle piattaforme
nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)”,
di cui è soggetto titolare il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, include fra le sue finalità che i gestori delle identità SPID assicurino l’innalzamento del
livello dei servizi, della qualità, sicurezza e di interoperabilità degli stessi stabiliti dalle Linee guida
AGID, come previsto dall’art. 18 bis del D.L. 24/02/2023 n. 13, convertito dalla L. 21/04/2023 n. 41.

A tal fine, è necessario che il Sistema SPID evolva in base alle seguenti indicazioni:
• attuazione delle “Linee guida OpenID Connect in SPID” (Determinazione del Direttore
Generale di AGID n. 616/2021) comprensive dell’Avviso SPID n. 41 del 23/3/2023 versione 2.0
e il “Regolamento - SPID OpenID Connect Federation 1.0” (Determinazione del Direttore
Generale di AGID n. 249/2022);
• attuazione delle “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori”
(Determinazione del Direttore Generale di AGID n. 133/2022);
• attuazione delle “Linee guida recanti le regole tecniche dei Gestori di attributi qualificati”
(Determinazione del Direttore Generale di AGID n. 215/2022);
• promozione dell’utilizzo dello SPID dedicato all’uso professionale per l’accesso ai servizi online
rivolti a professionisti e imprese.

quindi:

  1. non si parla di spegnere lo Spid
  2. nel 2023 lo Spid ha totalizzato un miliardo di accessi contro solo 32 milioni (sempre a pg.59) della CIE

Invece sulla CIE si dice questo:

L’identità digitale CIE (CIEId), sviluppata e gestita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, consente
la rappresentazione informatica della corrispondenza tra un utente e i suoi attributi identificativi, ai
sensi del CAD, verificata attraverso l’insieme dei dati raccolti e registrati in forma digitale al momento
del rilascio della CIE. La CIEId è comprovata dal cittadino attraverso l’uso della CIE o delle credenziali
rilasciate dal Ministero.
Alla data di metà dicembre 2023 sono state rilasciate ai cittadini oltre 40 milioni di Carte di Identità
Elettroniche, che hanno permesso nel 2023 di totalizzare circa 32.000.000 di autenticazioni a servizi
online di pubbliche amministrazioni e privati. Attualmente la federazione CIE è composta da più di
10.000 fornitori di servizi pubblici e circa 100 fornitori di servizi privati.
Come sancito dal Decreto 8 settembre 2022 “Modalità di impiego della carta di identità elettronica”,
sono previste le seguenti evolutive sul servizio CIEId:

  1. Ampliamento del set di attributi forniti tramite autenticazione con CIEId, come previsto
    dall’art. 6;
  2. ampliamento delle funzionalità del portale del cittadino, come previsto dall’art. 14, tra cui la
    possibilità di visualizzare, esprimere o revocare la volontà in merito alla donazione di organi e
    tessuti;
  3. implementazione dei servizi correlati al NIS (Numero Identificativo Servizi), come previsto
    dall’art. 17;
  4. implementazione di una piattaforma di firma elettronica qualificata remota attraverso
    l’utilizzo della CIE;
  5. implementazione dell’integrazione con il sistema ANPR, al fine di ricevere giornalmente i dati
    afferenti ai soggetti deceduti e procedere al blocco tempestivo della CIEId;
  6. sviluppo di un meccanismo di controllo genitoriale per consentire un accesso controllato ai
    servizi online offerti ai minori.
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