Su scarti irrisolvibili e DoS causato da f.e

Da quello che ho visto io gli intermediari privati sono responsabili diretti.

basterebbe leggere le condizioni particolari di contratto proposte dai conservatori privati.
Le righe sotto sono estrapolate dal documento proposto da uno dei più grandi player italiani del settore:

Fermo quanto sopra resta inteso che gli obblighi e le
responsabilità di XXXX verso il Partner sono quelli definiti
dal Contratto, pertanto in caso di violazione o inadempimento
imputabile ad XXXXX, la stessa risponderà nei limiti previsti
dallo SLA come meglio indicati al precedente art. 3, restando
espressamente escluso, ora per allora, qualsiasi altro
indennizzo o risarcimento al Partner per danni diretti o
indiretti di qualsiasi natura e specie. Quando non trova
applicazione lo SLA il Partner prende atto ed accetta, ora per
allora, che XXXXX non sarà tenuta a versargli alcun
indennizzo o risarcimento e non risponderà di alcun danno,
diretto o indiretto, di qualsiasi natura e specie. In ogni caso,
anche in tale ipotesi, la somma massima che XXXXX potrà
essere chiamata a versare al Partner non dovrà essere
superiore a quella versata dal Partner negli ultimi 12 mesi per
il Servizio.
4.5 Fermo quanto sopra il Partner si impegna, ora per allora a
manlevare e/o tenere indenne XXXXX da ogni e qualsiasi
responsabilità per gli atti e/o i comportamenti da essa posti in
essere per l’esecuzione di quanto previsto dal presente
articolo e/o da richieste di risarcimento avanzate dal Cliente
Partner o da terzi per i danni dai medesimi patiti in ragione dei
suddetti atti e/o comportamenti.

in pratica, se proprio va bene al cliente, ti rimborsano gli ultimi 12 mesi di canone, cioè qualche decina di euro.

Puoi scartare e non registrare la fattura, che sarà considerata come mai emessa.

Comunque, in un caso come quello descritto, l’emittente commetterebbe il reato di falsa fatturazione procedibile d’ufficio. Il dlgs. n. 74 del 10 marzo 2000 prevede che chi riceve una fattura falsa non deve utilizzarla: quindi non devi registrarla, altrimenti potresti scaricartela e commetteresti lo stesso reato. Inoltre, se vuoi, puoi denunciare il reato.

Il problema è presto risolto. Le fatture possono essere messe in conservazione tutte insieme una volta l’anno.

Con la risoluzione n. 9/E del 29 gennaio 2018 , l’Agenzia delle Entrate comunica che il termine di tre mesi entro il quale procedere con la conservazione digitale delle dichiarazioni e dei documenti fiscali decorre dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di formazione dei documenti medesimi.

In sostanza, si ribadisce quanto già ampiamente discusso e pubblicato con la risoluzione n. 46/e del 10 aprile 2017 , ovvero che:

“Si ricorda che, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del D.M. 17.06.14 (che rinvia all’articolo 7, comma 4-ter, del D.L. n. 357/1994) la conservazione dei documenti informatici, ai fini della rilevanza fiscale, deve essere eseguita entro il terzo mese successivo al termine di presentazione delle dichiarazioni annuali, da intendersi, in un’ ottica di semplificazione e uniformità del sistema, con il termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

È sufficiente quindi utilizzare un servizio di fatturazione che non preveda anche la conservazione e poi conservarle in blocco su un servizio di conservazione a piacere una volta l’anno, che è esattamente quello che facciamo noi.

Tutte le fatture inviate (FPA12 e FPR12) si possono rettificare entro i 15 giorni dalla trasmissione, SdI lo contempla. La PA può anche scartare quelle che riceve. La nota di credito è utile solo se bisogna rettificare una volta trascorsa la decorrenza termini di 15 giorni.

scusa, ma quale è la procedura per scartare una fattura trasmessa / ricevuta?

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Solo per quelle ricevute dalle PA. Bisogna inviare una notifica di esito a SdIRiceviFile.

ma non è possibile farlo solo per quelle destinate alla PA, mentre quelle B2B non vietano l’invio di un esito?

nelle prove che avevo comunque fatto in ambiente di test mi pare me le rifiutasse sempre…

Solo la PA può scartare le fatture che riceve. Ho aggiornato i post per renderli più chiari.

E senza rifiutare la fattura B2B posso comunque decidere di non registrarla e portarla in conservazione? A quel punto all’agenzia delle entrate dovrebbe risultare un’incongruenza con l’IVA che porto in detrazione… o sbaglio?

Esatto. L’incongruenza sarebbe a tuo favore (avresti detratto meno IVA di quanto ti spetterebbe, quindi pagato di più del dovuto secondo loro). Se registrassi la fattura falsa e te la scaricassi, la staresti utilizzando per evadere, il che è vietato. L’emittente invece, commette reato con la sola emissione della fattura falsa (anche se non la registra e non la usa). Per analogia, se prima ricevevi una fattura tradizionale falsa o errata, avresti fatto lo stesso. L’onere della prova dell’esistenza dell’operazione è in capo all’Amministrazione Finanziaria e la denuncia è facoltativa.

Interessante lettura: https://www.fiscomania.com/2018/09/fatture-false-frode/#Fatture_False_come_gestire_l8217onere_della_prova_del_committente

Salve Marco, una domanda: se ricevo dallo SDI delle ricevute RC o MC e mi accorgo successivamente che era presente un errore all’interno della fattura (es: per sbaglio ho impostato lo split payment anche se non doveva esserci) c’è modo di rettificare allo SDI queste fatture? Se sì come? Grazie in anticipo