Sicurezza cibernetica nell’adozione dell’IA nella Pubblica Amministrazione (Capitolo 11)
Federmanager riconosce la sicurezza cibernetica come un pilastro fondamentale per l’adozione e l’integrazione efficace dell’Intelligenza Artificiale (IA) nei processi della Pubblica Amministrazione ¶. L’adozione dell’IA offre opportunità significative per migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi pubblici, ma introduce anche nuovi rischi, minacce e vulnerabilità. È essenziale, quindi, che la PA affronti queste sfide attraverso un approccio strutturato alla gestione del rischio cibernetico, basato su standard internazionali e best practice europee.
Federmanager sostiene che la sicurezza dei sistemi di IA non debba essere considerata un elemento accessorio, bensì un requisito imprescindibile sin dalla fase di progettazione, garantendo l’adozione di modelli sicuri, affidabili e resilienti. La protezione dei dati, la robustezza degli algoritmi e la sicurezza delle infrastrutture ICT devono essere integrate lungo tutto il ciclo di vita dell’IA, affinché le soluzioni adottate possano rispondere efficacemente alle esigenze della PA e dei cittadini, senza comprometterne la sicurezza.
Proposte di principi guida per la sicurezza dell’IA nella PA
Integrazione della sicurezza in tutte le fasi del ciclo di vita dell’IA
La PA deve adottare un approccio “security by design”, incorporando la sicurezza fin dalle prime fasi di progettazione, sviluppo e implementazione dei sistemi di IA. La protezione dei dati, la robustezza dei modelli e l’integrità delle infrastrutture devono essere garantite attraverso audit periodici, test di vulnerabilità e verifiche di conformità ai principali standard di cybersecurity.
Protezione della catena di approvvigionamento
I sistemi di IA sono spesso basati su modelli, dataset e componenti sviluppati da terze parti. Federmanager sottolinea la necessità di implementare controlli rigorosi sulla supply chain digitale, verificando la sicurezza dei fornitori, monitorando le vulnerabilità dei modelli pre-addestrati e garantendo che gli strumenti utilizzati siano conformi alle normative di sicurezza europee.
Gestione del rischio cibernetico basata su framework consolidati
La PA deve adottare approcci strutturati alla gestione del rischio cibernetico, facendo riferimento a framework riconosciuti come l’AI Risk Management Framework (NIST) e le linee guida dell’ENISA sulla cybersecurity dei sistemi di IA. La valutazione dei rischi deve includere un’analisi delle minacce emergenti, una strategia di risposta agli incidenti e un piano di aggiornamento continuo delle misure di protezione.
Protezione dei dati e della privacy
L’IA impiegata nella PA deve rispettare rigorosamente i principi del GDPR e garantire la protezione dei dati personali attraverso misure di sicurezza avanzate. Tecniche come la crittografia, l’anonimizzazione e la pseudonimizzazione dei dati devono essere adottate per minimizzare i rischi legati alla gestione delle informazioni sensibili.
Difesa contro attacchi specifici all’IA
I sistemi di IA devono essere protetti contro attacchi mirati come evasion attacks, poisoning attacks, privacy attacks e abuse attacks, che possono compromettere l’integrità e l’affidabilità delle soluzioni adottate dalla PA. Tecniche di difesa come il retraining con adversarial examples, la sanitizzazione dei dati di addestramento e il monitoraggio delle richieste devono essere parte integrante delle strategie di sicurezza.
Monitoraggio continuo e audit regolari
La PA deve istituire un sistema di monitoraggio attivo e continuo sui modelli di IA per individuare eventuali anomalie o compromissioni. Devono essere previsti audit periodici e test di sicurezza, come penetration testing e simulazioni di attacco, per valutare la resilienza delle infrastrutture AI-based e garantire l’aggiornamento delle misure di sicurezza in base all’evoluzione delle minacce.
Formazione e consapevolezza sulla cybersecurity dell’IA
Federmanager evidenzia l’importanza della formazione dei dirigenti pubblici e dei responsabili della trasformazione digitale in materia di cybersecurity applicata all’IA. È essenziale che i decision-maker abbiano una conoscenza approfondita delle vulnerabilità dei sistemi AI e delle best practice per la protezione dei dati e delle infrastrutture digitali.
Resilienza delle infrastrutture ICT e gestione delle identità digitali
La sicurezza delle infrastrutture che ospitano i sistemi di IA deve essere garantita attraverso misure di protezione della rete, gestione degli accessi e autenticazione multi-fattore (MFA). Inoltre, la PA deve implementare strumenti avanzati per la gestione delle identità digitali (IAM), al fine di prevenire accessi non autorizzati e ridurre i rischi legati a compromissioni degli account amministrativi.
Sviluppo di un piano di risposta agli incidenti e gestione delle crisi
La PA deve disporre di strategie di risposta agli incidenti di sicurezza informatica, prevedendo procedure per la rilevazione, la mitigazione e il recupero da eventuali attacchi informatici che coinvolgano i sistemi di IA. Il piano di risposta deve essere aggiornato periodicamente in base ai nuovi scenari di minaccia.
Cooperazione tra PA, imprese e centri di ricerca sulla sicurezza dell’IA
La sicurezza dell’IA richiede un approccio collaborativo tra PA, aziende del settore ICT e istituti di ricerca per sviluppare standard comuni e strumenti innovativi di protezione. Federmanager sostiene la creazione di hub nazionali di sicurezza dell’IA, in cui esperti del settore possano condividere best practice, testare soluzioni avanzate di difesa e promuovere l’adozione di tecnologie resilienti.