2.4. Consultazione dell’INAD

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Una pecca che si riscontra in INAD (reiterata rispetto all’attuale modello di consultazione INIPEC deciso da MSE e Infocamere) è che rende palese l’indirizzo PEC valido alla data di consultazione, ma non le date entro le quali è o è stato valido (data di registrazione ed eventuale data di cessazione). Poiché nulla impedisce al soggetto di cambiare più domicili digitali, perché purtroppo non esiste un periodo minimo di vincolatività della registrazione, sarebbe utile avere consultabile (o a tutti o almeno alle Pubbliche Amministrazioni) anche lo storico dei domicili digitali precedenti con le relative date di validità.

La possibilità per chiunque e senza autenticazione di accedere alla consultazione di INAD apre la possibilità per chiunque di inondare di spam i domicili digitali degli utenti. Suggerisco modifica per permetetre l’accesso e autenticazioen con SPID/CNS. Altrimenti saremo inondati di spam, tentivi di pishinhge e tentativi di frodi varie.

Suggerisco di inserire, fra questo paragrafo e il 2.5, una sorta di obbligo/invito a prelevare l’indirizzo elettronico del domicilio digitale immediatamente prima di ogni invio e quindi di evitare banche dati locali di domicili digitali che fanno correre il rischio di inviare male.
Alternativamente andrebbero previsti meccanismi di notifica delle variazioni, con l’evidente comoplicazione che l’INAD non può sapere chi è interessato a essere avvisato della variazione…

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Si potrebbe pensare ad un flusso informativo massivo (simile alle consultazioni anagrafiche dei soggetti rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate) con abbinamento “codice fiscale - periodo di validità - domicilio digitale” da scaricare e importare nel proprio software gestionale a intervalli periodici, per aggiornare le relative anagrafiche.

Io vedo piu’ una interrogazione puntuale a ogni invio, visto che il domicilio digitale sulll’INAD, cosi’ e’ come e’ proposto, ha una validità istantanea.
L’optimum dovrebbe essere con il domicilio digitale in ANPR. A quel punto potresti evitare proprio di replicare l’anagrafica (almeno per dati di residenza e domicilio digitale) nel tuo software.

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…sempre che ANPR, da parte delle PP.AA., sia accessibile senza enormi difficoltà (ho gli incubi a pensare che per spedire una ventina di PEC e quindi effettuare un equivalente numero di consultazioni singole di allineamento devo magari ripetere l’autenticazione via SPID o smartcard o altro ogni volta) :dizzy_face:

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Vorrei che fosse esplicitata una modalità di cooperazione applicativa con accesso tramite API REST o SOAP gratuita per le PA. Non vorrei dover nuovamente acquistare servizi di terzi per poter valorizzare le Pec delle anagrafiche presenti nel sistema informativo dell’ente in maniera massiva perché nel servizio pubblico INAD è presente la sola consultazione da portale web con utente interattivo.

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sebbene il CAD per la consultazione dell’indice dei Domicili delle persone fisiche preveda l’accesso senza alcun sistema di autenticazione, si ritiene utile prevedere almeno un login base. La tracciatura degli accessi, infatti, si rivela fondamentale per disincentivare eventuali iniziative malevole che potrebbero mettere a rischio la tenuta dell’indice