2025 - Software della PA per la PA

Ciao.

Sollevo un argomento che spero interessi molti.
Le basi dati di un ente locale sono a grandi linee:

  1. software anagrafe/ragioneria/tributi (detto software di core)
  2. software diversi dal punto 1 (es. ufficio tecnico) per servizi comunali
  3. posta
  4. file server
  5. sito
  6. software di altre PA (es. Agenzia Entrate F24 etc etc)

Pensando al 2025, i softare di cui al punto 6 propongo vengano cloudizzati (togliendo il vincolo che tipicamente sono software solo windows o troppi o a volte funzionalmente con poco valore) direttamente dalle Pa che richiedono i dati in modo che se vivono di vita propria siano oggetti cloud, se vanno integrati al software di core, mediante api siano integrabili.

Cosa ne dite?

Andrea

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Penso che forse dovremmo accontentarci di obiettivi meno ambiziosi.
Se da qui al 2025 si riuscisse a controllare il vincitore di un appalto semplicemente spingendo un tasto e attivando così in automatico la verifica del casellario giudiziale, delle sanzioni amministrative, dei carichi pendenti, l’antimafia, il durc, l’assenza di procedure concorsuali, il tutto ai destinatari che la legge dice di controllare, e ottenendo come esito in automatico “tutto ok/ci sono problemi”, saremmo già riusciti a fare una grande cosa.
Riscrivere tutti i sw… magari!

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Credo SIA abbia un prodotto che fa quello che dici. Mi informerei fossi in te.
Non ho chiarissima la materia quindi potrei sbagliarmi e non so se c’è solo quello, ma un tentativo lo farei. Se vuoi ti dò un contatto se mi scrivi in privato la tua email.

Andrea

Io ho delle perplessità forti sui software web-based, affinché funzionino ciò implica che la connessione sia funzionante e stabile per tutta la durata della lavorazione della pratica e che non ci siano reset, refresh o timeout della pagina con reimpostazione o azzeramento dei contenuti, oltre al fatto che non è il massimo della comodità per inserimenti massivi.
Ritengo molto meglio un software in locale (magari multipiattaforma) nel quale puoi preparare con comodità il file da inviare, limitando il tempo di connessione alla sola trasmissione/upload ed allo scaricamento dell’eventuale ricevuta…
Su ciò che dice @Elena_S concordo; purtroppo l’interoperabilità dei dati tra PP.AA. funziona malissimo per ora.

Per come è l’Italia oggi può essere un obiezione che ha un senso empirico, ovvero connettività"imbarazzanti" generano questo pensiero.
Ma che tra non molto con l’arrivo della BUL tutto vada fatto “solo” cloud, credo sia insindacabile.

Altrimenti #cloudfirst non lo usiamo come principio.

Li ho sentiti, grazie. E’ un prodotto che non fa quello che ho in mente io (o almeno non come lo vorrei io) ma in compenso fa molte altre cose in più, che però a un ente medio-piccolo come il mio non servono. Peccato.

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Mi sa che dovresti parlare con i colleghi delle Ragionerie dello Stato per sentire cosa ne pensano del #cluodfirst all’italiana… :wink:

Li è sbagliato il principio: devi compilare dei moduli da 40 minuti online, senza poterli salvare a metà. E’ il software cloud sbagliato non il principio.

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Bingo! Ma se certi sw sono intoccabili, come si fa? (e non parlo di NoiPA, dove stan facendo un lavoro monumentale, ma di Sicoge, che se fosse per me andrebbe riscritto da zero) Cloudfirst o softwarefirst?

Cloudfirst sicuramente, infatti molti dei software ministeriali andrebbero trasformati in portali disegnati nativi cloud e fatti per il cloud, non im programmini anni '90.

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Magari!!! Dove firmo?

Mi paicerebbe ci fosse una petizione, ma piu di dirlo non so che fare.
Il mef poi per quanto ne so non è che somigli proprio ad amazon …

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