Sollevo un argomento che spero interessi molti.
Le basi dati di un ente locale sono a grandi linee:
software anagrafe/ragioneria/tributi (detto software di core)
software diversi dal punto 1 (es. ufficio tecnico) per servizi comunali
posta
file server
sito
software di altre PA (es. Agenzia Entrate F24 etc etc)
Pensando al 2025, i softare di cui al punto 6 propongo vengano cloudizzati (togliendo il vincolo che tipicamente sono software solo windows o troppi o a volte funzionalmente con poco valore) direttamente dalle Pa che richiedono i dati in modo che se vivono di vita propria siano oggetti cloud, se vanno integrati al software di core, mediante api siano integrabili.
Penso che forse dovremmo accontentarci di obiettivi meno ambiziosi.
Se da qui al 2025 si riuscisse a controllare il vincitore di un appalto semplicemente spingendo un tasto e attivando così in automatico la verifica del casellario giudiziale, delle sanzioni amministrative, dei carichi pendenti, l’antimafia, il durc, l’assenza di procedure concorsuali, il tutto ai destinatari che la legge dice di controllare, e ottenendo come esito in automatico “tutto ok/ci sono problemi”, saremmo già riusciti a fare una grande cosa.
Riscrivere tutti i sw… magari!
Credo SIA abbia un prodotto che fa quello che dici. Mi informerei fossi in te.
Non ho chiarissima la materia quindi potrei sbagliarmi e non so se c’è solo quello, ma un tentativo lo farei. Se vuoi ti dò un contatto se mi scrivi in privato la tua email.
Per come è l’Italia oggi può essere un obiezione che ha un senso empirico, ovvero connettività "imbarazzanti" generano questo pensiero.
Ma che tra non molto con l’arrivo della BUL tutto vada fatto “solo” cloud, credo sia insindacabile.
Altrimenti #cloudfirst non lo usiamo come principio.
Li ho sentiti, grazie. E’ un prodotto che non fa quello che ho in mente io (o almeno non come lo vorrei io) ma in compenso fa molte altre cose in più, che però a un ente medio-piccolo come il mio non servono. Peccato.
Li è sbagliato il principio: devi compilare dei moduli da 40 minuti online, senza poterli salvare a metà . E’ il software cloud sbagliato non il principio.
Bingo! Ma se certi sw sono intoccabili, come si fa? (e non parlo di NoiPA, dove stan facendo un lavoro monumentale, ma di Sicoge, che se fosse per me andrebbe riscritto da zero) Cloudfirst o softwarefirst?
Cloudfirst sicuramente, infatti molti dei software ministeriali andrebbero trasformati in portali disegnati nativi cloud e fatti per il cloud, non im programmini anni '90.