A completamento del processo di firma, l’IdP appone il proprio sigillo elettronico qualificato nel documento che è, per ciascuna firma, graficamente localizzato nello spazio previsto dal SP e indicato nella richiesta di autenticazione.
Sembra che l’identificatifo fiscale sia utilizzato in conormità all’EN 319412-1 par 5.1.3 punto 5 dove TIN sta per Tax Identification Number (in italiano CIF - Codice Identificativo Fiscale) e per l’Italia è esclusvamente il codice fiscale ed identifica solo persone fisiche, non è prevista la partita IVA. Per le persone fisiche si applica il paragrafo 5.1.4 e l’abbreviazione “VAT”. L’esempio diventerebbe “Mario Rossi/Agenzia per l’Italia Digitale/VATIT-97735020584”