Per agevolare la comprensione, suggerirei di iniziare ogni paragrafo con una breve sintesi esecutiva, che ne anticipi i contenuti principali e le azioni raccomandate. Questo approccio renderebbe la sezione più accessibile e consentirebbe ai lettori di cogliere immediatamente i punti salienti.
Un’altra criticità risiede nell’eccessiva astrattezza del modello di adozione proposto. Per superare questa difficoltà, raccomanderei di integrare quanto prima casi d’uso pratici e concreti, che illustrino come le PA possono effettivamente applicare le varie fasi del modello. L’attuale Allegato F non è sufficiente; sarebbe auspicabile creare un vero e proprio “catalogo di esempi” consultabile, che offra spunti operativi e guidi l’azione.
Inoltre, non è del tutto chiaro se il modello sia pensato per PA di grandi o piccole dimensioni, con un elevato o basso grado di maturità tecnologica. Per questo, suggerirei di differenziare il modello, creando percorsi semplificati per le PA con risorse limitate e percorsi più completi per le PA più strutturate. Questa distinzione renderebbe il modello più flessibile e adattabile alle diverse realtà del panorama italiano.
Un ulteriore miglioramento potrebbe consistere nel fornire strumenti operativi concreti. Il documento descrive cosa fare, ma non indica come farlo praticamente. Per colmare questa lacuna, suggerirei di integrare template, checklist, esempi di documenti e strumenti di autovalutazione, che supportino l’implementazione pratica del modello.
Alcune fasi, come la valutazione d’impatto e la gestione del rischio, sembrano sovrapporsi, creando confusione. Per risolvere questo problema, raccomanderei di razionalizzare le fasi, definendo chiaramente quando e come ciascuna attività deve essere svolta, al fine di evitare ridondanze. Una “flowchart” chiara e sintetica potrebbe aiutare a visualizzare meglio il flusso delle attività.
In particolare, la sottosezione relativa alla strategia per l’IA (4.1) è troppo generica. Suggerirei di includere un template o una checklist per aiutare le PA a definire una strategia realistica e misurabile, con obiettivi specifici e ben definiti. Allo stesso modo, l’analisi del contesto (4.2) è troppo teorica. Potrebbe essere utile creare un questionario o un tool di autovalutazione online che guidi le PA nell’analisi del proprio contesto, generando poi un report personalizzato.
Infine, gli allegati sembrano un po’ disorganici. Mancano riferimenti espliciti agli allegati direttamente nel testo della sezione, spiegando a quale fase del modello si riferiscono e come possono essere utilizzati. Pertanto, suggerirei di creare una “guida all’uso degli allegati” e di integrare i riferimenti in modo più chiaro.
Per concludere, propongo una struttura alternativa per la sezione: un’introduzione sintetica al modello, che ne illustri obiettivi, vantaggi e applicabilità; una descrizione dei percorsi di adozione (semplificato vs. completo), con una flowchart chiara; una trattazione dettagliata delle fasi, con checklist, esempi, template e link agli allegati rilevanti; infine, un’appendice con tutti i template e gli strumenti.