Abbattiamo la burocrazia

In questo momento di pandemia è praticamente impossibile avviare la procedura per l’ottenimento dello SPID con l’utilizzo della Carta dei servizi dotata di Pin. Gli uffici preposti al riconoscimento non rispondono (ho provato con la ASL di competenza). Sarebbe molto utile facilitare il riconoscimento on line o semplicemente poter mandare i documenti necessari (magari attraverso posta certificata).
Tra gli Enti che rilasciano lo Spid solo uno lo fa gratis tramite riconoscimento via web cam. Purtroppo è strapieno di richieste e non risponde. Attivate tutti i mezzi possibili altrimenti sarà un flop.

Online e gratuitamente si può senza parlare con nessuno fare spid purchè sia abbia una cie, firma digitale e prob (dico prob perchè non ho provato ma protesti provare tu) cns, visto che sono tutti documenti che indentificano già una persona.

Io proverei con SielteID: La soluzione sicura per la tua Identità Digitale SPID

Purtroppo io e mia moglie non abbiamo né CIE né altri metodi, altrimenti non ti scrivevo. Occorrerebbe facilitare perlomeno l’ottenimento della CIE avendo solo CI cartacea, oppure il Pin partendo dalla CNS. Semplicemente inviando per posta (certificata) tutti i documenti che occorrono.
Grazie comunque per la risposta
Calogero

Il problema è che a oggi, per le persone fisiche non altrimenti obbligate (vedi indice INIPEC per imprese e professionisti ordinistici), non vi è alcuna certezza (in quanto non controllabile in pubblici registri) della titolarità dell’indirizzo PEC del soggetto e dell’uso esclusivo da parte del medesimo e, dato che parliamo di un’identità digitale atta ad impersonare ad ogni effetto di legge un soggetto, è materia delicata. Anche le Linee guida INAD (per i domicili digitali delle p.f.) sono di là da venire, dopo la consultazione finita ai primi di luglio non se n’è saputo più niente …

Io utilizzo la pec da un paio di anni e non ho trovato problemi né verso imprese private che verso il pubblico. Sono certificate come lo sono Spid e la firma digitale. Se non spingiamo verso questi nuovi strumenti rimarremo indietro e la auspicata riforma digitale andrà a farsi benedire.