Bozza di linee guida per l’adozione di IA nella pubblica amministrazione
La consultazione pubblica è attiva dal 18/02/2025 al 20/03/2025.
Questo argomento accoglie i commenti relativi all’allegato G - Funzionalità dell’IA.
I commenti dovranno includere il numero del paragrafo o sotto-paragrafo (se presente) e un riferimento puntuale al brano di testo al quale si riferiscono (ad esempio paragrafo 4.3, terzo capoverso).
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Al fine di assicurare un’adeguata conservazione dei documenti nonchè consentire anche un anali degli stessi suggerisco l uso di sistemi di IA coinvolti nella rilevazione di dati al fine di emettere output esemplucatuvi il documento da archiviare, oltre che consentire anche concomitante analisi per la presenza di specifici requisiti che debbano soddisfare a tali finalità di analisi dei dati, essendo soggetti ad un pregresso addestramento
Altrettanto per le immagini contenute nell’ambito di video che consentano di identificare un dato soggetto mediante il rispettivo volto, sarebbe certamente necessario adempiere alle necessita di ottenimento di un consenso informato, nel quale assicurare informazioni circa le finalità di impiego, i rispettivi margini e rischi, assicurando idonea documentazione volta a tracciare la storia ai fini della generazione di tale immagini, oltre che un esito definitivo in merito per quanto concerne la soddisfazione di un dato cliente, specificandone gli usi e i rispettivi costi, che siano anche commisurati alle finalità di impiego e al grado di responsabilità che comportino.
Per quanto concerne il patrimonio culturale e ambientale, vista l’importanza ai fini di una rispettiva tutela, non escludo possa essere necessario adottare appositi sistemi di tutela degli stessi, strettamente collegati al personale dedicato alla protezione civile e dei beni culturali, grazie alla presenza di un software caratterizzato da sistemi di IA coinvolti nell’uso sempre di machine learning al fine di essere addestrati nella rilevazione di determinati input per generare output che vengano collocati in nodi neurali coinvolti nella trasmissione dello stesso in una sede centrale di ricezione del segnale, dalla quale avviare azioni decisionali per motivi di tutela e salvaguardia qualora riflettano un rischio per alterazione strutturale oltre che accessi non autorizzati.
Si potrebbero realizzare dei veri e propri soggetti che agiscano da guardiani addestrati alla protezione dei beni culturali, essendo peraltro addestrati Nell rilevazione di parametri ambientali, quali la qualità dell’aria al fine di assicurare l’esonero di rischi di incendi, spostamenti dei flussi di aria per accesso del personale senza che sia stata fatta richiesta di riconoscimento, nonché rilevazione di agenti microbici o infestanti che possano compromettere la qualità dell’ambiente alla base del mantenimento delle opere patrimoniali o culturali. Tali opportunità possono tuttavia essere adoperati in tutte le circostanze di presenza di personale guardiano, il quale tuttavia, al fine di non rischiare la disoccupazione, competono funzioni di supervisione mediante lo svolgimento di attività in modalità Smart working per una data percentuale delle attività con successiva verifica in loco del corretto funzionamento degli stessi sistemi e dell’integrità del patrimonio da custodire, consentendo notevoli risparmi di risorse per le rispettive aziende, incluse quelle pubbliche.