Altre modalità di pagamento elettronico, oltre ai servizi di pagamento offerti da pagoPA

Riporto uno stralcio della risposta RC6 nelle domande frequenti del sito AgID:
Al sistema di pagamento pagoPA gli Enti Creditori possono affiancare esclusivamente i seguenti metodi di pagamento:

1. Pagamento per cassa, presso l’ente e/o il soggetto che per tale ente svolge il servizio di tesoriere e cassa

Se, ad esempio, devo far pagare la CIE, posso far usare un POS allo sportello anagrafe? Puo’ essere inteso come pagamento per cassa?

Saluti

Si è possibile usare il POS che veicola lo IUV

Se c’è lo iuv c’è pagopa (quindi soldi da spendere per adeguare i software e al momento complicarsi la vita allo sportello).
L’intento è di evitare di usare pagopa attraverso un pos allo sportello, sportello che già accetta i contanti (niente iuv neanche in questo caso). Il pos con versamento in tesoreria è pagamento per cassa? Secondo la risposta rc6 citata sembra di sì, si cercava una conferma in tal senso.

La ringrazio

L’intento è quello di consentire all’Ente Creditore la riconciliazione automatica anche per i pagamenti per cassa disposti con carta, che saranno accreditati utilizzando lo stesso formalismo pagoPA. Si tratta quindi di consentire il riuso di software e la semplificazione dei processi.

Le domando scusa, speravo di avere una risposta piu’ chiara, ad una domanda semplice:
il POS è equiparabile al pagamento per cassa, stando a quanto scritto nelle faq AgID?

Capisco l’atteggiamento positivo verso un futuro ricco di integrazione e automazione, ma al momento, pensare di veicolare allo sportello il pagamento via PagoPA con gli strumenti che abbiamo a disposizione gratuitamente (mypay) è insostenibile, e pure scarsamente considerato da software houses che ovviamente vendono a caro prezzo la loro soluzione “integrata”.

In ottica di efficienza ed economicità il pagamento per cassa sembra vincere allo sportello, se ci fosse il POS sarebbe meglio. Le è possibile darci una risposta netta?

Si il POS e’ equiparabile al pagamento per cassa, ma dopo che avete incassato dovete associarlo come pagamento di uno iuv emesso anche manualmente.
Cosi fanno altri

Siamo sempre più confusi, quando riceviamo i contanti non li associamo ad uno IUV.

Se si paga per cassa non siamo in ambito PagoPA.
Il POS è un’estensione del pagamento per cassa, quindi, non necessita di IUV.

La domanda C6 delle FQA AgID è precisa ed è riportata in parte nell’oggetto di questo thread (Modalità alternative a PagoPA).

Ci scusi, ma non comprendiamo ancora la vostra posizione. Potrebbe cortesemente chiarirci, oppure fornirci qualche riferimento a quanto sostiene?

Non è un problema di FAQ ma operativo. Tutti gli incassi devono passare da pagoPA altrimenti dovete mantenere due riconciliazioni?
Molte PA passano da pagoPA anche per incassi in contanti
Comunque i POS sono in grado di veicolare lo IUV.

SPero di averle risposo ma è evidente che partiamo da due presupposti diversi. Io dico che tutto deve passare da pagoPA e voi no

Ciao Giuseppe,
approfitto del post per chiedere qualche ulteriore delucidazione.

  1. Quando dici che i POS sono in grado di veicolare lo IUV vale solo per POS “recenti”? Esiste qualche indicazione/parametro di riferimento per capire se i POS in possesso della PA sono PagoPA-compatibili? Oppure occorre chiedere direttamente al gestore del POS (es. SETEFI)?

  2. Puoi esplicitare cosa significa “veicolare lo IUV”? Operativamente come viene inserito lo IUV nel POS? Viene digitato? Letto con un barcode/QR-Code? Trasmesso in qualche altro modo?

  3. Non diventa così necessario per la PA integrare il proprio software di cassa affinché gestisca la presenza dello IUV (da far veicolare al POS)?

Grazie per la tua disponibilità.

Paolo,

Vale per tutti i POS proprio perchè è compatibile con il protocollo ISO8583 e non intacca il sw dei POS esistenti.
Lo IUV viene veicolato attraverso il protocollo scambio importo con il gestionale a cui il pos deve essere collegato.

Non so il contenuto di questo post possa essere ancora attuale ma, unendolo a quanto contenuto in altri post su argomento simile, mi chiedo: si ha una percezione esatta delle condizioni operative delle amministrazioni locali? Non ho statistiche al riguardo, forse Team e AgID le hanno, ma quanti POS nei comuni italiani sono collegati a un gestionale? I POS della grande distribuzione organizzata lo sono! I POS con cui i comuni riscuotono, per dirne una, i diritti per certificati o CIE sono come quelli del pizzicagnolo: si inserisce l’importo a manina e si passa il POS all’utente per inserire il PIN. Si riconcilia tramite la copia dello scontrino e grazie al fatto che il POS a servizio di uno sportello riceve pagamenti per servizi contabilmente omogenei.

Che, da manuale, sarebbe comodo e opportuno collegare tutto non si discute, ma se si ha interesse che un sistema/piattaforma (pagoPA) sia adottato universalmente bisognerebbe anche fare i conti con la realtà e fornire anche strumenti applicabili.
E poi, se, come detto chiaramente, il POS è pagamento per cassa per il quale non sussiste l’obbligo di legge di conversione a pagoPA penso che qualche Solone potrebbe avere anche gioco facile a dire che un investimento per ricondurre il flusso POS a pagoPA costituisca un danno, nella continua penuria di risorse che tutti lamentano.

Ma quindi, in teoria, un flusso potrebbe essere:

  • il gestionale, alla comparsa dell’esigenza di pagamento, invoca il sistema pagoPA dell’amministrazione e crea la posizione debitoria con tutti i dati necessari e l’IUV;
  • il gestionale spara importo e IUV (tramite questo protocollo ISO8583) al POS;
  • il POS riscuote e comunica l’esito positivo al gestionale;
  • il gestionale comunica al sistema pagoPA dell’amministrazione che l’IUV e’ stato pagato “per cassa” allo sportello;
  • ci si ricollega alla gestione pagamenti pagoPA “classica”.

Corretto?

Tutto bypassando il nodo dei pagamenti?
Nel caso CIE, che l’applicativo web per produrre la carta sia fornito dal Ministero può essere un ostacolo?

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Scusate, magari avete già risolto in altro thread ma il cittadino che si reca allo sportello per avere un certificato anagrafico (e magari non ha neanche bancomat o ccredito) in cui deve pagare 0,26 centesimi come va gestito?

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Può pagare in contanti. I pagamenti eseguiti per cassa sono esclusi dall’obbligo di essere veicolati tramite pagoPA.

Quindi ricapitolando:

L’ente creditore che è abilitato a ricevere denaro, quindi per cassa, può non fare transitare il flusso del pagamento (ad esempio i 0,26 centesimi) dal Sistema pagoPA, se invece dotato di POS, tale sistema deve transitare dal Sistema pagoPA.

Visto che QUI dicono:

si riferisce esclusivamente ai pagamenti in contanti eseguiti presso la banca che svolge il servizio di tesoriera e cassa per l’Ente Creditore

E’ sottinteso che si intenda che anche l’EC può percepire per cassa, e non transitare per pagoPA.

Anche nel caso in cui il cittadino si reca presso la banca (o la Posta), che fa da tesoriere per l’Ente Creditore, e paga per cassa, anche in questo caso il flusso non transiterà dal Sistema pagoPA.

E’ corretto?

@Giuovanni Corretto (stando a quanto discusso fin qui… se qualcuno ne sa di più, che si faccia avanti).

Per @frantheman: i pagamenti per POS non sono considerati pagamenti per cassa e sono soggetti a transitare tramite pagoPA (rif FAQ A34).
A riguardo, ho trovato anche IL PAGAMENTO PRESSO POS FISICI
NEL SISTEMA PAGOPA

Nel caso “sportello anagrafe” già descritto, il gestionale potrebbe essere aggiornato e messo in condizione di dialogare col POS tipo cassa del supermercato (“paga con la carta? bene, ecco… inserisca il PIN…”).
Nella mia realtà, ho alcuni procedimenti che non sono gestiti tramite nessun software specifico, e per i quali i cittadini comunque pagano su POS (es. contratti dei loculi cimiteriali). In casi come questo, dovrei adottare obbligatoriamente un gestionale? o accettare solo contanti?:face_with_raised_eyebrow:

Qualcuno è più avanti di noi e ci racconta come ha risolto?

A mio parere, per non bloccare le attività ordinarie di un qualsiasi piccolo comune italiano obbligare a pagare gli 0,26 euro del certificato o i 4,00 di fotocopie con PagoPa vuol dire non avere un contatto con la realtà. Pertanto, quanto scritto nelle linee guida al capitolo 5 che contempla gli altri metodi di pagamento “d) per cassa, presso l’ente e/o il soggetto che per tale ente svolge il servizio di tesoreria o cassa”, dovrebbe essere la realtà e il legislatore dovrebbe chiarirlo senza possibilità di dubbio. Per la rendicontazione gli Enti non faranno altro che continuare come fanno già adesso.

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