Apple Pay su Cashback di Stato

riesumando una famosa frase della prima repubblica … la questione è un pò più complessa.

Ci sono i canali di pagamento tradizionali che coprono la quasi totalità delle transazioni cashless, questi li conosciamo bene: bancomat, visa, mastercard, american express e sono supportati.
Poi ci sono centinaia di canali elettronici alternativi: google pay, satistay, applepay,samsungPAY, qualunque-cosa-col-suffisso-PAY che ormai va di moda…
E’ accaduto questo: lo Stato ha inventato questa iniziativa, lodevole a mio avviso. Ha chiesto ai circuiti: adeguatevi se volete dare la possibilità ai vostri utenti di partecipare.
Alcuni lo hanno fatto per tempo, altri saranno pronti a gennaio, altri ancora, forse, non lo saranno mai o per scelte commerciali interne o per caratteristiche tecniche intrinseche dei loro sistemi che, per adesso, non permettono l’adeguamento.

Quindi il fatto è che ad un certo punto bisogna scegliere: o si parte considerando che la stragrande maggioranza dei circuiti ha aderito… o si aspetta finchè anche il circuito con la più insignificante fetta di mercato non si dichiari pronto a dialogare con i sistemi di cashless-italia.
Capisci bene che la seconda opzione equivale a non partire mai e a scontentare tutti. Insomma: immobilismo.

C’è chi vuole applepay, chi googlepay, chi non è contento perchè la carta di credito della COOP non è supportata, chi vuole usare la carta dell’esselunga, chi vuole il cashback anche per i bonifici all’amministratore di condominio e via dicendo.

Però una cosa deve essere chiara: l’informatica non fa miracoli.

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