Apple (sede IE) vende in Ita con P.IVA IT: TD16, TD18, TD19?

Situazione:

  • CedentePrestatore: Apple Distribution International Limited con sede in Irlanda
  • CessionarioCommittente. ditta italiana che acquista un case per iphone via www.apple.com/italystore
  • Merce spedita da Italia a ditta italiana
  • Apple emette Fattura Elettronica a ditta italiana via SdI con P.IVA italiana e usa:

> <CedentePrestatore>
> <DatiAnagrafici>
> <IdFiscaleIVA><IdPaese>IT</IdPaese><IdCodice>00146089990</IdCodice></IdFiscaleIVA>
> <Anagrafica><Denominazione>Apple Distribution International Limited</Denominazione></Anagrafica>
> <RegimeFiscale>RF01</RegimeFiscale>
> </DatiAnagrafici>
> <Sede><Indirizzo>Hollyhill Industrial Estate</Indirizzo><CAP>00000</CAP><Comune>Hollyhill, Cork ,Ireland</Comune><Nazione>IE</Nazione></Sede>
> </CedentePrestatore>
> 
> <Causale>SOCIETÀ ISCRITTA IN ITALIA AL REGISTRO A.E.E. AL N° IT08020000003248</Causale>
> 
> <DatiRiepilogo>
> <AliquotaIVA>0.00</AliquotaIVA>
> <Natura>N6.9</Natura>
> <ImponibileImporto>.......</ImponibileImporto>
> <Imposta>0.00</Imposta>
> <RiferimentoNormativo>Reverse charge according to art 17, comma 2, del d.P.R. 633/72</RiferimentoNormativo>
> </DatiRiepilogo>

Come va inviata a SdI l’integrazione in ipotesi di usare FE e non esterometro?:

  • Va usato TD16 perchĂ© P.IVA italiana; tuttavia soggetto è estero e 17, comma 2, del d.P.R. 633/72 (usato in RiferimentoNormativo) è per esteri, quindi sembrerebbe TD16 non vada bene.

  • Va usato TD18 perchĂ© Apple è in Irlanda; tuttavia la P.IVA è italiana e non è ammesso TD18 per P.IVA Italiana in CedentePrestatore.
    Forse si deve fare TD18 e ricercare su Internet la P.IVA irlandese, anche se FE emessa da Apple via SdI ha P.IVA IT?

  • Va usato TD19 come da “Guida alla compilazione FE”
    "…il C/P non residente e privo di stabile organizzazione nel territorio dello Stato emette una fattura per la vendita di beni già presenti in Italia (non sono quindi importazioni o acquisti intracomunitari) al C/C residente o stabilito nel territorio nazionale…
    Tuttavia la P.IVA è italiana e non è ammesso TD19 per P.IVA Italiana in CedentePrestatore.
    Forse si deve fare TD19 e ricercare su Internet la P.IVA irlandese, anche se FE emessa da Apple via SdI ha P.IVA IT?

  • Altro?

Ciao Giulio,
argomento molto interessante, vediamo di approfondirlo.
Nel caso di Apple, parliamo di acquisto di beni da soggetto UE stabilito in Irlanda e identificato in Italia, infatti la partita Iva assegnata ha i tre numeri 9 alla quartultima, terzultima e penultima cifra.
Il documento di integrazione da utilizzare è il TD19, ma il problema si pone proprio riguardo la partita Iva italiana, perché il SdI scarta la fattura se nell’IdPaese è riportato IT in presenza di tipo documento TD19, quindi cosa indicare?
Personalmente non mi entusiasma la possibilità di inserire il VAT number di Apple, perché non è ufficialmente indicato nel documento di acquisto in mio possesso e quindi dovrei andare a cercarlo arbitrariamente in internet.
In passato ho posto il quesito ai servizi telematici dell’AdE ma non mi hanno saputo rispondere.

come già indicato in alcune FAQ di AdE nel campo IVA del fornitore estero è possibile indicare un qualsiasi valore. In ogni modo, a mio modesto parere, indicare anche la VAT irlandese non crea particolari problemi stante lo scopo del documento emesso (TD19).
cordialmente

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Ok, quindi
TD19
1.2.1.1.1 IdPaese: IE
1.2.1.1.2 IdCodice: se si sa quello vero IE, se no uno fittizio es 99999999999

Sia per il TD18 sia per il TD19 se provate a inviare una integrazione indicando una Partita IVA italiana nel blocco del Cedente otterrete il seguente errore:

Codice errore 00473: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 non è ammesso il valore IT nell’elemento 1.2.1.1.1 (il valore TD18/TD19 non ammette l’indicazione in fattura di un cedente italiano)

Quindi la cosa più giusta da fare sarebbe far presente ad Apple che se la vendita è effettuata da Apple IE anche la fattura dev’essere emessa da Apple IE e quindi sarebbe opportuno richiedere uno storno della fattura IT con nota credito e la successiva emissione di una fattura IE cartacea che a quel punto si può serenamente integrare con TD19 indicando la Partita IVA irlandese

a me risulta invece che se si prova ad inviare una integrazione TD18 o TD19 indicando una Partita IVA italiana nel blocco del Cedente si ottiene il seguente errore:

Codice errore 00473: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 non è ammesso il valore IT nell’elemento 1.2.1.1.1 (il valore TD18/TD19 non ammette l’indicazione in fattura di un cedente italiano)

Hai il riferimento alla FAQ che menzioni?

Concordo che la cosa piĂą giusta, e penso anche richiesta dalla legge
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/303561/Risoluzione+n+21E+del+20+febbraio+2015_RIS%2B%2Bsu%2Breverse%2Bcharge.pdf

sarebbe contattare Apple per farsi fare fattura con P.IVA IE, ma concretamente le possibilitĂ  che Apple, o altra azienda, risponda in modo positivo sono praticamente nulle.
Stando alla risoluzione 21E/2015 si dovrebbe quindi fare autofattura (TD20).

Per ora noi pensiamo di fare TD19 usando P.IVA estera ricercata per altre vie se il fornitore è UE, e usando eventualmente P.IVA fittizia se è extra-UE.

anche noi su consiglio della contabilitĂ  e del commercialista abbiamo optato per TD19 indicando IE99999999999
rimane il dubbio se mettere il riferimento al numero della fattura cartacea o all’IdSdi della fattura elettronica ricevuta dalla partita IVA identificata IT, probabilmente il numero cartaceo è più corretto a questo punto

solo una considerazione… se lo SdI accettasse TD19 con partita IVA identificata IT nel campo cedente anzichè obbligare a indicare una partita IVA estera, sarebbe ancora più corretto, dal momento che loro hanno l’anagrafe delle partite IVA identificate IT (sono quelle che finiscono con 999+il carattere di controllo) e sanno anche qual’è la partita IVA estera corrispondente… chissà magari quando se ne renderanno conto faranno qualche aggiornamento