Area riservata del cittadino

Buongiorno, volevo informazioni/aggiornamenti circa l’area riservata al cittadino e in particolare i tempi di implementazione nel tema di wordpress.
Grazie mille.

Ciao Fabrizio,
benvenuto intanto su questo forum.

L’area riservata non è attualmente disponibile per il tema Wordpress, ma è nella roadmap di progetto del modello.

Sono stati realizzati alcuni mockup dell’area riservata, nello specifico quelli relativi ai flussi di servizio. Li trovi su Figma. Possono servire da riferimento per un eventuale sviluppo autonomo.

Ad oggi non posso darti una previsione su quando sarà disponibile, puoi continuare a seguirci sia qui che sul canale Slack #design-siti-dei-comuni per essere aggiornato sulle ultime novità.

Mi intrometto, cosi’ da prendere in un colpo solo la parte che sviluppa e la parte che propone il design. Lato pubblica amministrazione titolare di sito e servizi online, della faccenda “area riservata” premono soprattutto aspetti legati a:

  1. Come ci arrivano lì le pratiche, i documenti e i pagamenti del cittadino? Per es. le pratiche digitali possono essere gestite con software diversi (spesso i software verticali di back office espongono dei servizi di front office che, avendo accesso al db del backoffice, offre funzioni evolute di compilazione).
  2. Come ci arrivano i documenti? Devono essere tutti? SI devono aprire un canale di comunicazione con il protocollo informatico ed esporre al cittadino autenticato la corrispondenza in cui il suo codice fiscale compare fra i corrispondenti? E organizziamo anche per fascicoli (facendo finta che tutte le amministrazioni fascicolino)? E delle regole di interoperabilità (intese non come usa REST e JSON con sicurezza X) chi ce le dà?
  3. idem i pagamenti: esistono enti plurintermediati (situazione figlia della mancanza di API per l’interoperabiltà interna i cui sopra).
  4. e l’autenticazione? Giustissimo il SSO (single sign on) lato cittadino o impresa che naviga il sito e che deve avere un’esperienza omogenea anche se nella sa visita attraversa pagine web e applicazioni web del tutto diverse fra loro. Ma anche qui, quale è la strada giusta, quale intendiamo seguire tutti, per fornire il SSO? Chi offre il servizio di autenticazione e lo distribuisce a tutte le componenti del sistema informativo: il sito, un servizio specifico che fa solo quello?

Probabilmente non esiste una scelta giusta a prescindere, ma tante soluzioni ciascuna delle quali porta dietro pro e contro e, soprattutto, impone poi sviluppi diversi sui vari componenti coinvolti nel processo. Che, spesso e auspicabilmente, sono prodotti forniti da operatori differenti e lì scatta la difficoltà gestionale che, forse, solo enti veramente grandi e attrezzati sono in grado di gestire.

E cosi’ avanti. Per esempio, penso di poter essere certo che nel 99,9$ dei casi l’albo on line (ex albo pretorio) è una componente di esposizione di dati fornita dal gestionale di atti (determine, delibere ecc.) con qualche funzione ulteriore per pubblicare documenti di natura diversa (magari, di nuovo, in interoperabiltà con altri gestionali, vedi quello dello stato civile per le pubblicazioni di matrimonio, per dirne uno)…

Quindi, in generale, un’idea di massima dello scenario logico in cui orchestrare queste bellissime cose sarebbe davvero d’aiuto…
Perche’ per dire, è un attimo che, anche a lavori avanzati, il fornitore X viene a dire che non riesce a fare SSO con il fornitore Y o che non ha il connettore con l’API di Z perché lui si attende che sia Z a fare le chiamata mentre Z mette a disposizione il servizio in ascolto ecc.

2 Mi Piace