Calcolo importo fattura ricevuto

Ciao,
ho ricevuto una fattura elettronica dalla composizione “singolare”, non mi tornano i conti e non essendo un ragioniere chiedo aiuto a chi è più ferrato in materia.
La fattura è composta dalle seguente righe:

76,74 euro al 22%
14,61 euro al 22%
12,55 euro al 22%
-0,02 euro 0% (N3 - arrotondamento)

totale documento 126,73 Euro

In base alle mie conosce il totale comprensivo di IVA si calcola sommando i singoli importi a parità di aliquota e calcolando poi l’imposta, quindi:
(76,74+14,61+12,55)*1,22 = 126,76
sottratta la riga di arrotondamento ottengo 126,74 Euro quindi il totale è “sballato” di 1 centesimo.
Dove sto sbagliando?
Grazie per l’aiuto.

non sbagli ma…

  • il totale documento nel XML è un campo opzionale che può essere non compilato.

  • l’imponibile ±sconti X la quantità può differire di un centesimo

  • la somma degli imponibili totale delle righe del documento può differenziarsi di 1 euro dal totale imponibile indicato nei riepiloghi iva

  • nel riepilogo iva, l’imponibile x l’imposta può essere differente di 1 centesimo rispetto al calcolo reale.

questo perché , in base al gestionale usato, potrebbe essere che ci sia una discrepanza.
non ho fatto alcun calcolo ma potrebbe essere che dal punto di vista loro ci sia un arrotondamento di 0,015 oppure che abbiano fatto il calcolo per singolo articolo per trovare il totale

Ci sono in giro alcuni applicativi, che calcolano l’imposta su ogni rigo articolo. Così facendo avrai un arrotondamento per ogni rigo, e quindi, il calcolo puo’ differire dal tuo, che ritengo più corretto.

Nel tuo caso hai un totale doc. di:
93,62 + 17,82 + 15,31 = Tot. 126,75

Meno lo 0,02 hai 126,73

Grazie della tua risposta Daniele!
In merito alla non obbligatorietà del campo sono d’accordo però devono indicarlo solo se sono in grado di calcolarlo, altrimenti è meglio evitare :wink:
hai documentazione sugli altri tre punti? a me non risulta proprio! poi nel terzo parli di addirittura un euro, mi pare molto strano!
Grazie ancora

Hai evidentemente ragione, i calcoli lo dimostrano.
Ritengo comunque molto scorretto questo modo di effettuare il calcolo e mi chiedo come facciano poi a far quadrare registri IVA e Liquidazione nel caso in cui ci siano una visita della guardia di finanza…

devi guardare qui

a pagina 22 e pagina 23.

attenzione che per “può differire” non intendo che può esserci l’errore ma che l’agenzia delle entrate accetta quel margine di errore.

quindi se per caso hai un rigo che darebbe come totale imponibile 10.46 ma il calcolo da 10.45 è comunque accettata.

se la somma degli imponibili totali da 67 euro ma gli imponibili del riepilogo iva danno 66 è comunque accettata.

si spera ovviamente che la fattura riporti sempre importi corretti anche perché è su quella che si pagano l’iva

Lo ritengo anche io non corretto,
ma se loro calcolano l’ imposta in questo modo, e versano in questo modo, NON ci sta nessun problema di quadratura Iva.

Già, ammesso che durante il controllo non vengano presi alcuni documenti a campione che rivelino l’errore. In questo caso penso scattino delle sanzioni.

non dovrebbero scattare sanzioni in quanto loro stessi non sanno se l’imponibile è quello.

ti riporto un caso semplice
ipotizza una fattura di importo basso con totale ivato 8,90. basta che pensi ad una fattura emessa al posto di uno scontrino.
l’imponibile corretto sarebbe 7,295 ma non puoi perchè sono 3 cifre.
quindi nel castelletto riporterai 7.3 dovendo arrotondare per difetto
ma 7.3 x 1.22 da 8,906 ovvero 8,91
quindi dovrai riportare un riepilogo iva così :
7.3 => 1.60 = 8,90
potresti aggiungere l’arrotondamento imponibile ma in quel caso sarebbe un arrotondamento di mezzo centesimo, ovvero 1 cent. che porterebbe forse più confusione.

è per questo che in fase di controllo fattura è permesso un errore di 1 centesimo tra imponibile e iva
per la stessa ragione è permesso l’errore di 1 euro tra righe e riepiloghi iva. Ovvero per quelle aziende che lavorano con grandi quantità e decimali bassi che arrotondando potrebbero avere un difetto di calcolo di mezzo cent per riga.

è più probabile che scattino “avvisi” per le descrizioni su rigo con importo a zero dato che non potendo loro leggere il contenuto della fattura per normativa privacy (solo gli importi) loro vedono tanti 00 con iva 22 ovvero possibili omaggi

1 Mi Piace

ok, buono a sapersi!
grazie ancora per la spiegazione :wink:

qui puoi facilmente calcolare l’IVA
http://www.calcola-iva.it

Ciao, nella casistica che segnali dai come indicazione di segnare 2 cifre nella casella dell’imponibile e dell’iva. Nella documentazione è riportato che sono richieste minimo 4 cifre e massimo 15. Quindi in caso di 2 cifre compresi i decimali, come li segno? si inseriscono eventuali zeri non significativi.
Rifacendomi al tuo esempio nel caso sarebbe:
07.30 => 01.60 = 08.90
???

non sono minimo 4 cifre ma 4 caratteri…
cioè: 7.30 sono 4 caratteri

la documentazione non parla di 4 - 15 cifre ma di 4 - 15 caratteri

quindi da
0,00
a
999.999.999.999,99

il punto, come il segno meno, va conteggiato come carattere.

Ok, grazie della spiegazione… mi era sfuggito il criterio dei caratteri…