Cambio di indirizzo

Si e’ in attesa che ANPR abiliti la possibilità per i cittadini di “fare il cambio di indirizzo” online tramite ANPR (formalmente: le comunicazioni anagrafiche di cui all’art 13, comma 1, lett. a), b), e c) del dpr 223/1989).

Qualcuno sa come sarà implementata la funzione?

In particolare, visto che:

  • il cambio di indirizzo richiede comunque l’intervento del Comune (polizia locale, di solito) per l’accertamento dell’effettiva dimora al nuovo indirizzo;
  • i passaggi di tale accertamento possono essere gestiti con applicativi del comune (almeno su due aspetti: a) l’ufficio d’anagrafe comunica alla polizia locale gli accertamenti da fare, b) la polizia locale comunica gli esiti dell’accertamento all’ufficio d’anagrafe,

chiedo:

  • se la domanda di cambio di indirizzo la acquisisce ANPR centralmente, come la rende disponibile all’ufficio d’anagrafe comunale?
  • in base alla risposta precedente, come si puo’ organizzare il flusso fra ufficio d’anagrafe e polizia locale per gli accertamenti?

Grazie a chi sa dare indicazioni, utili per pianificare ed evitare spese inutili.

Qui le ultime info, non credo ce ne siano di più aggiornate.
Info

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Finché non viene adottato il D.M. Interno di attuazione di quell’art. 62 del CAD non si sa a livello pratico. Fino ad allora la modalità telematica di presentazione sulla modulistica tradizionale (“dichiarazione di residenza” e relativi allegati) via email/PEC con tutti i crismi dell’art. 65 CAD resta in vigore.

Grazie, grande!
Dal documento, molto poco tecnico, pare che:

  1. il cambio di indirizzo impatterà sui web service, quindi si puo’ ipotizzare che i dati passeranno (chissa’ in che formato) al sistema locale (*);
  2. non si scioglie il nodo di “protocollazione e conservazione”

Su punto 2: evidente che protocollare e conservare per ANCI è visto come un impiccio. Peccato che a monte c’e’ la questione di chi è titolare del procedimento. Chi e’ titolare protocolla (e conserva -conservare e’ una conseguenza del protocollare e in generale del formare un archivio, mica chissa’ cosa).

@Lazlu : si’ certo, cosa sia valido oggi e’ evidente, il punto, a farla breve e’: investo dei sodi oggi per dematerializzare l’accertamento dei vigili per poi buttare tutto all’aria quando il cambio di indirizzo lo gestisce ANPR? Studio una soluzione che sia riutilizzabile? Ovvio che cosi’ non si puo’ prendere una decisione oculata.

(*) @ettoremazza sule specifiche del ws hai qualche indicazione?

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guarda qui i documenti aggiornati a Novembre.

Sono i web services P000.

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Chiaro, personalmente sono dell’idea di non muoversi per implementare e spendere un centesimo finché non si abbia qualcosa di concreto, stabile e definitivo… (con i chiari di luna degli ultimi anni di politica e dirigenza statale e i cambi in corsa su decisioni “epocali” si rischia di restare con un pugno di mosche e tanta responsabilità contabile).

Bisogna anche migliorare i servizi e il modo di lavorare.

Comunque, da una breve analisi dei ws pare che:

  1. ANPR si tenga le richieste dei cittadini con tanto di allegati in pancia sua;
  2. il Comune puo’ richidere via WS la lista delle pratiche che lo riguardano;
  3. il Comune puo’ prelevare dati e allegati di una singola domanda.
    4, FORSE: il Comune può lavorare alla pratica via webapp ANPR senza passare dal software locale (come avviene adesso per tutte le operazioni attualmente in piedi)

Quanto al punto 3 dovrebbe fare in modo che la domanda finisca nel gestionale d’anagrafe locale per le operazioni di competenza, come se lo copiasse a manina l’impiegato a partire dal modulo cartaceo. Lo sviluppo da fare e’ appunto l’implementazione dei webservice nel software dei demografici.

ANCI poi si preoccupa di protocollazione e conservazione: se come pare la domanda di variazione/rettifica/inserimento il cittadino la fa al Ministero… beh, onere del Ministero gestire correttamente quei documenti. A quel punto il Comune interviene come amministrazione esterna non procedente e il suo compito potrebbe ridursi a scrivere qualcosa sulla webapp (es: compialre la scheda di sopralluogo per l’accertamento di residenza). Da approfondire ma forse forse il Comune potrebbe disinteressarsi degli aspetti documentali del procedimento, che e’ tutto in capo al Ministero/ANPR.

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Oltre al cambio di residenza, desidero che venga abilitate tutte funzioni in essere, pure i certificati di morte delle persone care. **Ma farebbe comodo una versione in mobilità **

Francesco, la maggior parte delle risposte alle tue domande sono contenute nell’Allegato Tecnico al Decreto appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale a questo link

Ti faccio anche presente che il Comune è sempre il principale attore del cambio di residenza è sempre il Comune, che deve prendere in carico la pratica e fare le necessarie verifiche;
questo è contenuto sia nel DPCM 2014 e sia nell’attuale Decreto, nella parte in cui si dice che il Sindaco è responsabile della registrazione dei dati (secondo me va letto come presa in carico e chiusura della pratica).

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Sempre preziosa, @Patrizia_Saggini :slightly_smiling_face: :+1:

Grazie! Mi aggiorno con la lettura quanto prima…

Dallo spoiler ho un po’ il timore che sarà un’ulteriore integrazione fra software e banche dati da implementare (= soldi) per attivare la triangolazione virtuosa anpr-protocollo-software_dei_demografici, con solo un lato del triangolo standardizzato (ne restano comunque due, gli stessi di prima quando si era al netto di ANPR).