Canale preferenziale errato

Ciao,
un nostro cliente è incappato in una situazione abbastanza curiosa.
Il destinatario di una FE ha indicato nel portale F&C un codice SDI errato (classico scambio ‘zero’ con ‘O’).
L’emittente non aveva indicato il codice SDI del destinatario, ma la PEC.
La FE è tornata indietro con l’errore 1.1.4 non valido : Codice Destinatario B2B 5RU082D non trovato[00311]
Ovviamente dal lato emittente non si è potuto far nulla per rimediare, è stato necessario contattare il destinatario ed il suo commercialista per correggere il codice univoco e re-inviare la FE, nel frattempo il destinatario risultava irraggiungibile per chiunque gli avesse inviato una FE.
Alcune considerazioni sorgono spontanee:

  • Siamo sicuri che sia stata una buona idea comprendere nei codici univoci sia ‘zero’ che ‘O’, o ‘uno’ e ‘I’?
  • Immaginando che SDI conosca tutti i canali accreditati, sarebbe veramente difficile controllare al momento dell’inserimento nel portale F&C che il codice univoco sia tra quelli censiti?
  • Per quale oscuro motivo l’elenco completo dei codici univoci sembra protetto dal segreto militare?

Marco

Quindi ora, se il codice è errato, la fattura non viene semplicemente non consegnata rimanendo valida sul cassetto fiscale?

Io non solo io avrei bandito 0 e O, ma anche Q, I e 1, similmente alle targhe automobilistiche. E si creerebbero meno disguidi anche evitando lettere straniere (ahimè, molti confondono J e Y).

Ma è l’intero sistema a codici a essere concepito male: c’è totale disinformazione e molti clienti continuano a darmi codici raccomandandosi di essere preciso, ma poi scopro, interrogando il portale F&C, che ne hanno registrato uno diverso.
Anch’io ho registrato il mio e quando dico ai fornitori di inserire tranquillamente 0000000 mi sento rispondere che è obbligatorio averne uno, che non mi arriverà mai la fattura o che mi arriva come privato, che non so come funzionano le fatture…

Sull’elenco dei codici sono d’accordissimo. Mi sembra di facilissima attuazione.

No, no, la fattura riceve notifica di scarto e conseguentemente non finisce sul cassetto fiscale.

Questo problema può venir fuori non solo per un errore di digitazione, ma anche quando un canale viene chiuso.
Secondo me in questi casi (in cui il mittente non può fare nulla per rimediare) il SdI dovrebbe gestire la cosa come una mancata consegna.

Qui è la risposta al 90% dei problemi
Il 10% restante è l chiusura del canale: in quel caso SDI dovrebbe annullare la scelta del cliente e darne notifica con tutti i mezzi disponibili.
Nel senso: sarebbe bello che…

A proposito di sistema concepito male, io mi chiedo cosa succede se il fornitore, sbagliando a scrivere il codice ne azzecca un altro esistente, e il cliente dal canto suo non ha inserito il proprio codice nel cassetto fiscale.
Al fornitore arriva la notifica di fattura consegnata, ma al cliente la fattura non viene consegnata.

O sbaglio ?

Succede più spesso di quello che pensi.
Di solito non perché il fornitore sbaglia a scrivere il codice beccandone un altro per sbaglio, ma perché inserisce il codice di un cliente al posto di un altro. Il mio sospetto è che succeda perché duplica una fattura esistente per fare prima, ma si dimentica di cambiare il codice destinatario.
Dico questo perché a noi capita periodicamente di ricevere fatture sul nostro canale che hanno come cessionario/committente una partita IVA (o codice fiscale) che non è tra i nostri utenti. In alcuni casi è colpa di uno dei nostri utenti per cui la partita IVA è in qualche modo legata a lui (magari ha più di un’azienda, ma solo una è registrata nel nostro applicativo). In altri casi invece la partita IVA non ha niente a che fare con i nostri utenti e in tutti questi casi salta fuori che il cedente/prestatore è però fornitore di uno dei nostri utenti, quindi non ha azzeccato il nostro codice destinatario per sbaglio, ma ce l’aveva già scritto da qualche parte.
In questi casi, se riusciamo a trovare gli indirizzi email online, noi di solito cerchiamo di avvisare sia il cedente/prestatore che il cessionario/committente.

Questi casi però erano più frequenti all’inizio della fatturazione elettronica. Ora sono abbastanza rari. Penso che molti abbiano capito che conviene mettere il codice destinatario sul portale per evitare problemi di consegna.

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