CIE ai residenti all'estero

E abbastanza anomala la situazione per la quale solamente residenti all’estero in Europa ( e nemmeno tutti) abbiamo diritto alla Carta d’identita eletttronica, esistono milioni di italiani nelle Americhe e Asia, ai quali e negato questo diritto senza nessuna specifica motivazione, rimanendo quindi costretti a continuare d usare il vecchio libretto ormai di vecchai data e diffcile uso

Gli Italiani all’estero e non in Europa hanno, di sicuro, il passaporto.
E’ bene limitare la possibilità di richiedere la CIE dato che, per i residenti in Italia, al momento, le code sono lunghissime.

@ettoremazza
A causa della mia biografia vedo la burocrazia italiana con occhi “scandinavi”. Ci sono numerosissimi processi che si potrebbero razionalizzare con misure molto semplici, ma non lo si fa. Un esempio tra tanti. Da 20 anni esistono i pdf editabili, nei quali si possono riempire i vari campi direttamente da PC, poi chiudere e inviare. La nostra burocrazia ci obbliga a (1) stampare, (2) riempire a mano, (3) scannerizzare, (4) inviare lo scan al quale e’ accluso (5) un documento di identita’. Pero’ ci obbligano ad avere SPID e PEC.
Ho passato decenni all’estero per cui concordo in pieno con @Davide_Busetti. Si’ ci vuole la CIE!!! Oppure fare come Estonia, Germania e altri paesi e definire una carta elettronica, tipo Tessera Sanitaria, valida solo per l’accesso online. Anche il passaporto moderno ha un chip interno con i dati del titolare. E’ cosi’ difficile usare il passaporto al posto della CIE? Non sarebbe sufficiente fare avere all’interessato la password per canale separato? Una app, un programma desktop, un canale sicuro di distribuzione della password i - problem solved! I Consolati sono oberati di lavoro? Ci sono in tutto il mondo consoli onorari, notai, uffici pubblici coi quali si puo’ collaborare.
Dimenticavo… da noi e’ ancora normale anche per dirigenti della PA non conoscere, o almeno capire, l’inglese.
L’Italia sa progettare ottime soluzioni, come ANPR. E’ quella la strada da seguire. Non perdiamoci con il digital wallet, che magari poi i nostri astronauti non possono utilizzare perche’ formalmente residenti a Darmstadt (ESA) o Houston (NASA) e dalla stazione spaziale il telefonino non prende.

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L’OP non parla di servizi online. Tanto che dice di essere costretto ad usare la CI cartacea.

Cosa significa “OP”?
Considerato che - giustamente - le funzioni della PA si stanno spostando verso il digitale e’ ovvio che occorre potervi accedere. Ci sono milioni di cittadini italiani oltreconfine, che a maggior ragione hanno difficolta’ a raggiungere i Consolati. Almeno per le cose ovvie, tipo i certificati, veniamo loro incontro!

Le societa’ private SPID potrebbero aprire sportelli a New York, a Sao Paulo, a Londra e Parigi per servire i connazionali residenti li’. Non lo fanno. Perche’?
Controesempio. Intorno al 2010 per una combinazione di fattori che vanno dai voli low cost ad airbnb e’ schizzata la domanda mondiale di turismo. I Consolati italiani (francesi, inglesi, tedeschi, USA ecc.) si sono trovati impossibilitati a gestire l’enorme domanda di visti per cui hanno ceduto il tutto ad - agenzie private. Queste si fanno pagare qualche decina di Euro extra a ogni visto, fanno profitti milionari, ma gestiscono tutta la pratica di richiesta evitando scocciature, viaggi in citta’ lontane, file chilometriche e via dicendo. Societa’ che sono perlopiu’ indiane, evidentemente i nostri imprenditori IT oltre alla pizza in spalla non riescono ad immaginare un business. Tornando ai fornitori SPID, e’ necessario essere un Premio Nobel per capire che il mondo e’ cambiato e che le infrastrutture per verificare de visu l’identita’ di una persona e per trasmettere password protette esistono da un pezzo? Basta saperle, ma soprattutto volerle usare.

OP = “Original Poster” è colui che ha iniziato il thread e a cui ci si riferisce per sapere cosa è in tema e cosa è fuori.
l’OP non parlava di servizi digitali, quindi ogni considerazione al riguardo, nel suo caso, è off-topic.

Reintriamo in topic.

Se OP risiede al di fuori della UE la carta d’identita’ cartacea e’ perfettamente inutile in quanto non e’ riconosciuta da nessuna parte, con pochissime eccezioni. Se risiede in un Paese UE puo’ richiedere la CIE o, in parecchi paesi, carte digitali locali per l’accesso ai servizi online.

Mi sembra inutile dirlo a me. Lo ha scritto lui.
Qui non si tratta di accessi on line tramite CIE.

@Davide_Busetti
Ad aprile e’ partita la sperimentazione in alcuni consolati per il rilascio della cie in paesi extra UE.
Trovi l’articolo qui.

Buona notizia (venti caratteri)

Cioe si nega il diritto ad un servizio essenziale perche ci sono code lunghe? Cosa centra il passaporto con la carta d’identita? poi ci sono due tipi di Italiani all’estero chi in Europa e chi non? Allora per la stessa logica nessuno paghi le tasse perche sono troppi soldi da dare allo stato…

Non lo sapevo. Speriamo si continui in questa direzione