CIE resa al mittente come si può recuperare?

La raccomandata contenente la mia CIE è stata rispedita al mittente dal postino nel giorno della consegna in quanto assente e senza lasciare alcun preavviso perché non ha trovato il mio nome sul citofono. A parte il fatto che per ragioni di privacy la legge mi permette di non indicare il mio nome sul citofono, piuttosto che litigare con le poste ora mi preoccupo di più trovare chi è il mittente e come rintracciare questa busta? Sul sito delle poste viene indicata la partenza da Bari per arrivare a Brescia e al ritorno sta ora viaggiando presso un centro operativo di Verona. C’è qualche speranza che arrivi al comune di competenza dove ho fatto la richiesta o andrà persa?

Se non si mette la targhetta con il nominativo non è poi così strano che il recapito non vada a buon fine e se ne accettano le conseguenze (ricordo oltretutto che l’assenza dell’indicazione del nominativo viola il D.M. Sviluppo Economico 1° ottobre 2008 sulle condizioni di espletamento del Servizio Postale Universale). Per il tentativo di consegna si veda https://www.cartaidentita.interno.gov.it/cittadini/modalita-di-spedizione-del-documento/

Per la legge sulla privacy non c’è alcun obbligo di apporre il nome sul citofono o sulla cassetta delle lettere. Nel caso specifico si trattava di un’abitazione singola e l’indirizzo era corretto.’

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Se lo dice lei… Si aspetti qualche effetto collaterale anche nelle notifiche di atti (che rischiano di finire nel calderone della procedura di irreperibilità relativa/assoluta a norma del c.p.c., con il prodursi di effetti giuridici senza che ne venga del tutto a conoscenza).

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Per esperienza personale ti posso assicurare, che se il postino non trova il tuo nome sulla cassetta delle lettere alcune bollette non vengono consegnate, ad esempio quella di Plenitude (ENI), e di ENEL energia.
Ho avuto questo problema sia con Plenitude che con ENEL bollette cartacee non arrivate, li ho chiamati, e loro mi hanno detto che se il postino non trova una cassette delle lettere od un campanello con il nome presente sulla busta, la bolletta non viene consegnata e torna indietro,
a meno che uno non abbia preso accordi diversi con l’ufficio postale della sua zona.
Ho chiesto anche direttamente all’ufficio postale, e mi hanno confermato che salvo diversa comunicazione, le raccomandate non vengono consegnate se il postino non trova il nome del destinatario sul campanello o sulla cassetta delle lettere, in alcuni casi può lasciare lo scontrino di mancata consegna ma non è detto, stessa cosa per le raccomandate con ricevuta di ritorno.
Solitamente, a parte casi molto particolari, chi non vuole mettere il suo nome sul campanello o sulla cassetta delle lettere lo fa per ben altri motivi che la privacy.

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Grazie, buono a sapersi. Le bollette si possono gestire anche online. M’interessa la vicenda della carta d’identità che fine farà.

Gli atti possono venire consegnati via PEC, nel 2023

Rimane in giacenza per qualche giorno nell’ufficio postale della tua zona e poi ritorna al mittente.
Non sei il primo su questo forum che ha avuto questo problema, magari se cerchi un po’ trovi quale procedura fare per fartela rimandare.
Comunque il nome mica devi tenerlo sulla cassetta o sul citofono per sempre, ti basta metterlo solo per quei pochi giorni in cui verrà consegnata la CIE, da quando ti appare la tracciabilità fino a quando non te l’hanno consegnata, e comunque ci devi essere per firmare, a meno che tu non abbia fatto una delega per il ritiro.
Una alternativa, ma va richiesta quando fai la CIE, è di andarla a ritirare al comune dove l’hai richiesta.
O almeno il mio comune da questa possibilità.

Si, certo … se esiste un indirizzo PEC del destinatario e questo è riportato in un pubblico registro… :roll_eyes: (quanti su 60 milioni di italiani?)

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In teoria si, in pratica Ni, nel senso che spesso anche se dai la tua PEC e chiedi che siano spediti solo con la PEC, te li mandano lo stesso solo via posta, il massimo che riesci ad ottenere e che te li mandino in entrambi i modi, ed a seconda dei casi, ad esempio se è obbligatoria la firma alla ricezione, crea spesso problemi.
E poi ogni atto od altro ha le sue regole, e la sua procedura per cercare di farlo recapitare con la PEC.
Io ho combattuto con questo problema perché chiedevo che mi venisse mandato solo via PEC o Email il modulo per il pagamento del passo carrabile che non è poi questa gran cosa, posso capire che prima quando si pagava con il bollettino fosse per loro problematico per loro farlo, ma neanche adesso che si deve pagare con PagoPA si riesce ad averlo solo tramite Mail o PEC, o almeno io non ci sono ancora riuscito a farlo.

Finché INAD non sarà veramente operativo (e popolato) nessun Ente si assumerà la responsabilità di notificare atti impositivi via PEC (a meno che non riguardino la sfera professionale/imprenditoriale di un soggetto iscritto in INI-PEC), perché il valore legale della notifica su un indirizzo fornito da un privato spontaneamente e non incrociabile è prossima allo zero. La mancanza di un registro funzionante dei domicili digitali delle persone fisiche “comuni” comporta questo stand-by nelle procedure… (per quanto riguarda gli avvisi bonari/bollette può darsi che, gestendo l’ente o il gestore del servizio la bollettazione con postalizzazione massiva probabilmente il software gestionale non riesca a discriminare il veicolo-vettore di spedizione, ciò succede specialmente con gestionali concepiti già vecchi o datati, quindi si preferisce per risparmiare tempo usare per tutti solo la posta cartacea).

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Per mia esperienza personale da privato:
TARI:
Non sono riuscito a farlo, nel corso degli anni mi hanno detto che non era possibile, poi che era possibile, ma malgrado avessi dato la PEC non mi è mai arrivata via PEC, ma solo cartacea.
Non sono neanche riuscito a farmela mandare in entrambi i modi, che per me sarebbe stato già una grossa comodità.
Pagamento Consorzio di bonifica: Stessa cosa della TARI.
Pagamento Passo carraio: Stessa cosa della TARI.

Io per adesso mi sono arreso a va bene così.

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Siamo un po’ OT, ma dipende proprio molto dal software gestionale (per la TARI abbiamo un programma che estrae i contribuenti di utenze non domestiche via PEC o via cartacea, e quelli di utenze domestiche via email o via cartacea). Spedizioni multiple non sono ipotizzabili, dovrebbero essere fatte manualmente dagli Uffici e porterebbero via troppo tempo e non ce lo possiamo permettere Per alcuni tributi /entrate minori è proprio il software che non permette la distinzione (e si ritornerebbe nell’ambito del manuale: infattibile). P.S. diciamo che molti gestionali comunali non brillano per funzionalità, intuitività e praticità… :see_no_evil:

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Giusto anche a me per la TARI, hanno detto che potevano mandarla via PEC o via posta normale, ma non in tutte e due i modi insieme, peccato che poi mi è continuata ad arrivare solo via posta.
A me non sembrava di chiedere la luna, nel richiedere che quei tre tributi mi fossero spediti via PEC e non via posta, anche perché con la TARI tre volte negli ultimi 10 anni mi è successo di non riceverla nel solito periodo, per fortuna me ne sono accorto solo dopo un paio di mesi :), ho chiamato per chiedere aiuto e guarda caso me l’hanno rimandata subito via mail :), quindi è possibile, in qualche modo.

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Sempre manualmente, però… (ma è fattibile per l’invio di poche unità o decine di unità, immaginati migliaia o decine di migliaia di destinatari a cui inviare manualmente l’avviso: si esce pazzi…). Quando tutti noi avremo un domicilio digitale riconosciuto e pubblicato ufficialmente in un registro pubblico opponibile il problema sarà risolto (e non servirà forse neanche più la Piattaforma Notifiche Digitali :wink: ).

Le CIE non consegnate e rimesse “al Mittente” verranno trasmesse al Comune che ha gestito la CIE, evidentemente quello di residenza. Aspetti qualche giorno e chieda a loro.

Lo spero anch’io. Grazie per il suggerimento.

Dopo tutti questi mesi come si è risolta la faccenda?