Codificazione impazzita degli appalti

Con il Codice contratti, ed il recente decreto Ministeriale sulla programmazione degli appalti di opere e servizi pubblici é stata introdotto il CUI codice unico intervento connesso alle banche dati MIp… il MEF sta lavorando ad un decreto per rinnovare il CUP (introducendo codici programmatori e definitivi) connessi alla banca dati BDAP… restano poi tutti i codici CIG (CIG che é molti-a-molti rispetto ai CUP), i codici CPV, il codice CLP, ecc… tutte banche dati scollegate tra loro che, nate per semplificare e/o evitare la corruzione, finiscono solo con produrre l’effetto secondario di far impazzire chi lavora nelle PA.

altro che ecosistemi ed API… :sob:

ma questi ministeri non sono tenuti a rispettare il Piano triennale puntando ad esporre API per evitare mille caricamenti manuali degli stessi dati?..

si sta per caso lavorando ad una ontologia su CUP, CUI, CIG, CLP, ecc?.. magari prima di fare decreti…

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Italia? Non c’è dialogo, ognuno cura il proprio orticello, il “bene comune” è stato tolto dal vocabolario.

Ciao Giovanni,

si stiamo lavorando all’ontologia dei contratti pubblici in collaborazione con l’osservatorio dei contratti pubblici della regione piemonte e il CSI piemonte, synapta e ANAC. Nel reporsitory github delle ontologie c’è una pull request, ancora da validare, proprio su questo. Una prima versione quindi inizia a delinearsi :slight_smile:
Certo, probabilmente la sua disponibilità non risolve il problema dei processi che forse vuoi evidenziare tu, ma potrebbe essere la base per affrontare il problema che evidenzi nel relativo ecosistema.

Ciao,
Giorgia Lodi (collaboratrice AgID)

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