avvio il pagamento di un dovuto (scansionando il qrcode) nell’app io. Nella schermata di anteprima, prima di autorizzare il pagamento, leggo la causale vera e propria che l’EC ha inserito, ad esempio “retta asilo nido 11/2020 presenze 20 giorni”.
Concludo il pagamento e nello storico ritrovo come causale una stringa di testo così formata:
Stando alle specifiche tecniche https://docs.italia.it/italia/pagopa/pagopa-codici-docs/it/stabile/_docs/Capitolo3.html la stringa di testo ha questo formato: / RFB / iuv / importo / TXT / descrizione (devo aggiungere gli spazi e modificare altrimenti non me lo pubblica) In questo caso importo e descrizione sono facoltativi. Può essere che il sistema non sia ben configurato per passare la causale al portale dei pagamenti?
Ma la causale la passa. Nell’anteprima del pagamento, prima di confermare e scegliere con quale carta registrata in IO pagare, si vede proprio la causale vera e propria.
È una cosa un po’ misteriosa (la descrizione altro non dovrebbe essere che la causale), hai possibilità di verificare il contenuto della RPT .xml inviata al circuito PagoPa e della RT .xml che viene restituita all’esito positivo del versamento dal PSP?
allora ho indagato.
Quando carico le posizioni debitorie, nel campo, nel tag ns2:DescrizioneCausale vedo proprio la causale estesa “parlante”.
Accade però che nella RT, nel tag causaleVersamento mi viene restituita la stringa di cui sopra (RFB/ecc. ecc…)
A questo punto penso sia un problema (se così si può chiamare) del mio partner tecnologico.
anzi se possibile… qualcuno può dirmi cosa vede nello storico dei pagamenti in IO? Cioè, vedete la causale originale o qualcosa di incomprensibile?
E ancora meglio… qualche “insider” può verificare cosa vede nelle sue RT?
Il nostro partner tecnologico è IRIS di regione toscana… magari sarebbe bello capire come valorizzano il campo causale della RT altri partner tecnologici.
Non ho accesso alla RPT per vedere se il PT trasmette anche la causale piu’ comprensibile.
Ho fatto dei test su IO (tramite backoffice e tramite postman) inviandomi degli avvisi da pagare e IO recupera la causale “comprensibile”. Non ho pero’ pagato.
infatti… la stranezza è proprio quella!
Prima di confermare il pagamento, l’app IO visualizza la causale “comprensibile”, ad esempio “retta asilo nido mario rossi novembre 2020”… e fin qui tutto bene.
A pagamento effettuato però compare la stringa “incomprensibile”, che è quella presente nella RT nela tag “causaleversamento”.
Praticamente questa:
che diciamo risulta difficile, magari dopo mesi, da associare ad un pagamento in particolare…
Tuttavia, stando a un XSD di RPT e RT che non so se e’ ancora aggiornato: <xsd:element name="causaleVersamento" type="pay_i:stText140" minOccurs="1"> <xsd:annotation> <xsd:documentation>Il dato deve essere riportato invariato, a cura del PSP, così come presente nella Richiesta di Pagamento Telematico (RPT) cui si riferisce il messaggio di Ricevuta Telematica.</xsd:documentation> </xsd:annotation> </xsd:element>
Sembra che l’RT non facia che ripetere la causale contenuta nell’RPT. Quindi non dovrebbe essere l’RPT la chiave.
A un certo punto il PSP (assimiliamo IO a un PSP, tanto il pagamento via IO e’ di fatto un modello 3) interroga l’EC per sapere se il pagamento esiste. Forse in quel momento non siamoancora all’RPT e l’EC passa l’informazione “comprensibile”. Sono arrugginito.
Buongiorno, a distanza di anni mi ritrovo con lo stesso problema: la ricevuta del pagamento riporta solo la causale generica e non quella dettagliata che servirebbe (versamento per tesserino funghi, nominativo, ma il nome non si può vedere in alcun modo). Non riesco in nessun modo a recuperare la causale “parlante” (né su app IO né su sito banca). E’ possibile per il cittadino, avendo il codice IUV, inserirlo da qualche parte per recuperare i dettagli del pagamento effettuato?
Come evitare per il futuro lo stesso problema?
Grazie
Al momento l’archivio delle posizioni debitorie (che, si suppone, secondo le Specifiche Attuative del Nodo dei Pagamenti, dovrebbe essere implementato da PagoPa S.p.A.
entro il 2024) non è ancora attivo. Quindi, a meno di non avere un’area riservata nel portale dell’Ente creditore emittente da cui trarlo, l’unica soluzione che vedo è farsi stampare l’avviso PagoPa allora emesso dall’Ente stesso (nell’avviso è indicato, oltre al codice avviso/IUV cui abbinare il pagamento effettuato, anche la causale-oggetto dell’avviso e il nominativo e c.f. del soggetto debitore).