Come migliorare i servizi INPS

Buongiorno,
è certo che l’INPS ha dovuto compiere uno sforzo non indifferente per consentire agli utenti di presentare le proprie domande di pensione attraverso il sito, tenendo conto delle modifiche di legge, (esodati, quota 100, ecc ) che sono occorse negli ultimi anni. Ne sono consapevole.
Tuttavia, l’essere riusciti a farlo in tempi ragionevoli, tenendo conto dell’entrata in vigore delle leggi, non può essere più l’unico indicatore da utilizzare per valutare i servizi resi disponibili.
Bisogna essere all’altezza delle aspettative dei cittadini… per esempio, leggo sui media che ci sono circa 180.000 domande di pensione, quota 100, presentate nel corso del 2019 ma che di queste a settembre ne sono state accolte 114000. Tra le domande presentate c’è anche la mia :smiley:; presentata il 4 giugno con richiesta decorrenza 1/ottobre.
In molte circolari INPS esistono delle dichiarazioni che impegnano l’istituto a eseguire adempimenti entro certi tempi dalla data di un evento, non ne ho trovato una che impegni l’inps a dare una risposta al cittadino in merito all’accoglimento della domanda di pensione entro certi tempi rispetto alla data di decorrenza richiesta o alla data di presentazione della domanda.
A 4 giorni dalla data di decorrenza richiesta non so neanche se l’INPS ha accettato la mia domanda di quota 100. Da notare che sono quota 100 perché ho terminato un contratto di dirigenza triennale con una Public Utility e non avendo i 38 anni di contributi ho aperto partita iva. Mi sono attrezzato a non avere redditi oltre ottobre per via del divieto di cumulo, ma da cittadino dovrei poter contare sull’INPS per far fronte ai miei impegni di vita… Mi fido o non mi fido?
Gli ostacoli sono 2:

  • comunicazione di accoglimento domanda assente
  • tempi di erogazione del primo accredito rispetto alla data di decorrenza richiesta
    Il primo dovrebbe essere una risposta che l’Inps potrebbe rendere in molti casi in automatico dal momento che dispone di tutti i dati che servono per accogliere o meno le domande che vengono presentate.
    Sul secondo i tempi di latenza annunciati sono di 2 mesi (primo accredito Dicembre)…
    Ma quello che conta è mettere il cittadino in condizioni di conoscere anticipatamente quello su cui puo contare… Ci si può far qualcosa? (serve una busta colorata di un tempo… o anche una pec…)
    Ogni intervento sarebbe a favore della trasparenza …
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Ritengo che l’INPS, come tutte le pubbliche amministrazioni, dedica più tempo alla cura della propria immagine rispetto alla qualità del servizio erogato.
E’ prassi delle PA parlare di servizi evoluti in materia di Internet of Things, GDPR, Smart Working, Industry 4.0 ed altre forme di innovazione ma nonostante ciò il servizio finale non soddisfa i bisogni del cittadino (contributore).
Ad esempio, personalmente ho trovato semplice ed efficiente la gestione dell’indennità di malattia (zasiłek chorobowy) durante il mio soggiorno lavorativo in Warszawa. Attraverso il portale web è stato possibile dichiarare il periodo di malattia in soli 5 minuti. E’ bastato caricare il numero di identificazione del certificato di malattia. Il portale non solo permette di usufruire di vari servizi ma consente di dialogare con il diretto operatore incaricato della gestione della pratica.
In Italia è necessario recuperare il certificato di malattia emesso dal medico competente che a sua volta deve inviare lo stesso certificato di malattia all’azienda. L’esito della verifica di validità del certificato, effettuata sia dall’azienda che dall’INPS, non è comunicata al dipendente pertanto in caso di esito negativo, il dipendente è costretto a richiedere l’accesso agli atti e dialogare con i 3 soggetti coinvolti (medico competente, INPS e azienda) per risolvere il problema riscontrato.