Consenso informato per vaccinazione

Metto questo articolo del Fatto Quotidiano per far conoscere la tragica situazione della sanità e la sua burocrazia…
15 fogli di carta A4 da stampare e compilare a mano…

Articolo

Sono notizie buone per i giornali. Non è affatto vero, quantomento che la situazione sia questa in tutta Italia. Mia mamma, a Palermo, ha scaricato i moduli in PDF dal sito della prenotazione. Si tratta di tre moduli, in tutto 4 pagine. Portandoli già stampati, in 5 minuti ha fatto tutto.

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Gentile Ettore, è sempre un piacere apprendere la mutevole varietà sanitaria regionale… Nelle terre sabaude, la triste realtà è quella descritta nell’articolo… Un cordiale saluto.

https://www.ilpiemontetivaccina.it/preadesione/files/scheda-anamnestica-generica.pdf

https://www.ilpiemontetivaccina.it/preadesione/files/consenso-informato.pdf

Sono al corrente della situazione penosa del Piemonte. Basti dire che, prima di abbandonare il sistema del CSI, il PDF da scaricare era la scannerizzazione di una fotocopia (con tanto di striature nere).
D’altra parte se siete nelle mani del CSI, chi vi può salvare ?

Alla seconda dose di vaccino qui a Palermo i moduli aumentano, e vanno ripresentati! Almeno al CTO dove si sono vaccinati i miei genitori. Oggi invece al Policlinico di Palermo a mia suocera non li hanno chiesti poiché già registrata la prima volta!!! C’è differenza di trattamento all’interno della stessa città! Assurdo

Le regole sono chiaramente scritte sul sito

Probabilmente mi hanno ascoltato😀. In Lombardia, dal 12 aprile il consenso informato diventerà quasi tutto digitale… (al 40º minuto circa del filmato)

Secondo me dovremmo fare attenzione, molta attenzione.

Il modello di consenso informato deve essere firmato in presenza dei sanitari, ed in particolare la procedura prevede che i sanitari illustrino la procedura al paziente e lo informino di eventuali alternative (lo sappiamo, non ci sono alternative al vaccino).
Anzi, se non erro, il modulo di consenso informato prevede che il paziente attesti di aver avuto la facoltà di esprimere domande al sanitario.

A me viene una paura. Una sola. Mi scoccio di mettere su un progetto Github di esempio, costa giornate/persona farlo.
Ma mettiamo che al paziente venga inviato per mail un link al consenso informato. Consenso che è possibile salvare, archiviare, stampare, e poi una checkbox dove l’utente attesta di aver letto, compreso ed accettato. Checkbox indispensabile prima di poter essere vaccinati.
Ma mettiamo pure che in qualche modo si acquisisca la firma elettronica/digitale dell’utente. Mettiamo pure, dico…

Ma siamo sicuri che l’accettazione su un modulo elettronico, piuttosto che di fronte al sanitario, non avvenga in maniera troppo frettolosa? Quanti di noi leggono un EULA o una informativa privacy completamente prima di cliccare il fatidico bottone ACCETTO?

Ecco, io qui potrei azzardare un’unica ipotesi. Firma grafo-elettronica col tablet.
Il paziente potrebbe sottoscrivere un documento in formato elettronico firmando sul tablet in dotazione dei sanitari. I sanitari emettono una firma digitale a norma, anche grafo-metrica nel caso, e il paziente può ricevere una copia cartacea oppure elettronica della documentazione.

Non si può parlare di firma grafometrica del paziente in quanto non sono acquisiti gli specimen e non è emesso il certificato da un RAO. Per i sanitari invece si può fare.

Ovviamente questa è un’ipotesi, abbozzata e anche un po’ campata in aria. Non pretendo sia fattibile così ma può essere un punto di partenza.

EULA e consenso informato sono a pari livello, ovvero praticamente nessuno li legge mai e sono una grande ipocrisia.

Per quanto riguarda l’interazione con il personale sanitario: ho fatto decine di vaccini negli anni, COVID incluso, senza che nessuno mi abbia mai illustrato la procedura.

In quanto all’attestare di aver avuto la facoltà di esprimere domande al sanitario: il buon senso dice che uno può sempre farlo e che se il sanitario non risponde il paziente può rifiutarsi di proseguire. Sarebbe più utile (e meno ipocrita) invece di far firmare un modulo che lo attesti dare la possibilità al cittadino di fare denuncia (con un qualche modulo da compilare in presenza del sanitario) se il sanitario si rifiuta di rispondere e/o fornire informazioni.

Mah, in teoria hai ragione, ma la pratica è diversa. Ogni giorno devo accettare decine di EULA (basti solo pensare alla cazzata dei cookies sui siti) che accetto senza neanche guardarli, ma ad un popup sul sito della mia banca presto più attenzione, così non è che mi vaccino ogni giorno… il modulo del consenso informato sono 3 pagine che prima di firmare posso benissimo leggermi, se non ho voglia vuol dire che tanto non ascolterei neanche il medico quando me le spiega!
Diverso è il discorso delle domande, ma un medico lo vedrò per il vaccino e potrò farle allora, non è che se ho firmato il consenso poi sono costretto a vaccinarmi; e nel consenso firmato on line di sicuro non ci sarà scritto che ho avuto la possibilità di fare domande (a meno che, magari, non ci sia una chat disponibile).