Conservazione Sostitutiva Aruba

Dunque. Nelle Linee Guida Agid sulla Conservazione dei documenti informatici

a pagina 64 si legge:

6. Il sistema di conservazione: modelli di riferimento
6.1 La conservazione gestita in proprio o affidata, in parte o in toto a terzi: descrizione dei
modelli di riferimento delle strutture organizzative e della ripartizione delle
responsabilità
I modelli organizzativi di riferimento della conservazione sono definiti, in attuazione dell’art.
44 del CAD, all’art. 5 del DPCM 3 dicembre 2013 in tema di conservazione. La conservazione
può essere realizzata all’interno della struttura organizzativa del soggetto produttore dei
63Linee guida sulla conservazione dei documenti informatici
documenti informatici da conservare (modello interno) ovvero affidandola (modello esterno),
in tutto o in parte, a soggetti pubblici e privati che offrano idonee garanzie organizzative e
tecnologiche. Le pubbliche amministrazioni che vogliano esternalizzare il servizio di
conservazione, sono tenute per legge ad affidarlo ad una società, sia essa pubblica o privata,
accreditata presso AgID, di cui all’articolo 44-bis del CAD.


Quindi mi pare che non ci siano dubbi sul fatto che i privati possono affidare il servizio di conservazione a chi vogliono loro. Anche perchè (ripeto) la responsabilità del rischio di “bancarotta documentale” rimane sempre in capo all’imprenditore. Cosa che non esiste per la PA.

Infine rinnovo l’invito a leggersi un recente articolo apparso su Eutekne sul tema: