Corrispondenza Nuove specifiche 30 aprile 2018 - SdI

Nelle specifiche tecniche allegato A del provvedimento del 30 aprile 2018 si legge:

"Le principali novità riguardano:

  • l’eliminazione dell’obbligo di valorizzare l’elemento PECDestinatario, in corrispondenza del valore di default (“0000000”) per l’elemento CodiceDestinatario (v. paragrafo 1.5.5);"

Durante i test di interoperabilità inviando una fattura con codice destinatario 0000000 si ottiene nella notifica di scarto il seguente errore:

00426 - 1.1.6 PECDestinatario non valorizzato a fronte di 1.1.4 CodiceDestinatario con valore 0000000, o 1.1.6 PECDestinatario valorizzato a fronte di 1.1.4 Codice Destinatario con valore diverso da 0000000

Di fatto il SdI non è ancora aggiornato alle nuove specifiche?

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Anche io ho lo stesso problema.
Siamo a metà giugno e non è possibile testare i file creati secondo le nuove specifiche.

L’eliminazione dell’obbligo di cui sopra è necessaria per i casi in cui il CodiceDestinatario è 00000000, la PEC non è conosciuta (consumatori finali ma anche soggetti iva senza PEC) e il SDI rende disponibile la fattura nell’area riservata del sito web dell’AdE del cliente, come riportato ai punto 3.4 © e 3.4 (e) del provvedimento.

Tecnicamente questo adesso è stato realizzato? Funziona?

Sì. Come da specifica se viene inserito il codice 0000000 e non viene indicata la pec, la fattura va nell’area riservata del destinatario dell’agenzia delle entrate e chi invia la fattura riceve una notifica di mancata consegna.

va aggiunto che anche inserendo 0000000, se il cliente ha compilato una preferenza di ricezione (codice univoco o la pec) nel portale https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it , riceverà comunque la fattura perchè viene fatto un incrocio con la partita iva/codice fiscale.

Mi collego a questa discussione perchè ho un enorme dubbio: in tutte le specifiche dello SDI e dei relativi controlli che riesco a recuperare (vedi as esempio https://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/Specifiche_tecniche_SdI_v1.6.pdf )

rilevo il seguente codice di errore:

Codice 00426 – 1.1.6 <PECDestinatario> non valorizzato a fronte di 1.1.4 <CodiceDestinatario> con valore 0000000, o 1.1.6 <PECDestinatario> valorizzato a fronte di 1.1.4 <CodiceDestinatario> con valore diverso da 0000000;

Ora alcuni servizi di fatturazione rispettano non tanto la prima parte quanto la seconda, cioè se ho valorizzato il nodo CodiceDestinatario (con qualcosa di diverso da 7 zeri), ma anche il nodo PECDestinatario, ques’ultimo viene arbitrariamente rimosso dall’XML risultante prima di inviarlo allo SDI

Tuttavia facendo una prova con il servizio di validazione XML dell’Agenzia delle entrate ( https://sdi.fatturapa.gov.it/SdI2FatturaPAWeb/AccediAlServizioAction.do?pagina=controlla_fattura ) se prendo il medesimo XML prodotto dal servizio di fatturazione, ed aggiungo il nodo manualmente, il controllo viene comunque superato.

Devo quindi presumere che la specifica sul sito dell’Agenzia delle Entrate sia obsoleta?

Stando al provvedimento del 30/4/2018, sezione 3.4, è possibile mettere il codice destinatario 0000000 senza PEC solo se il cessionario/committente è un consumatore finale, mentre la seconda ipotesi (presenza di entrambi) non dovrebbe essere concessa.
Ho provato adesso a verificare due fatture, entrambe indirizzate a una partita IVA e mi accetta sia una fattura con il solo codice 0000000 senza PEC, sia una fattura con codice destinatario diverso da 0000000 e PEC.
A questo punto deduco che abbiano semplicemente eliminato del tutto il controllo con codice 00426.
Non ho provato ad inviare le fatture, per cui non so dove arrivano.
E in ogni caso con le nuove modifiche in seguito alle osservazioni del garante sarà un casino, perché l’AdE non può più mettere a disposizione la fattura sul sito a meno che uno non richieda questo servizio esplicitamente. Dove finiranno le fatture in caso di mancata consegna?

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