Delega completa per identità SPID

E’ esattamente come dici.
E’ esattamente per questo che spero non avvenga mai. Ha funzionato finora con login e password, sta funzionando ancora con SPID così.
Allo stesso tempo considero la delega una modalità aggiuntiva, benvenuta, da usare in situazioni in cui la delega è più formale, come ad es. nel caso dell’interdizione o di disaccordo tra gli eredi/caregiver etc.

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Perdonami Ettore, ma quello che prospetti tu è un mondo ideale in cui i delegati sono tutte persone oneste. In quel mondo come evidenzi tu può servire la formalità della delega prospettata da @Lazlu solo se ci sono dissidi tra eredi o persone interdette.
Ma nel mondo reale la gente non è onesta, il disabile non viene interdetto appunto per poter fare i propri porci comodi coi suoi soldi senza che nessuno ficchi il naso, le eredità vengono spolpate prima che il de cuius passi a miglior vita, i figli si approfittano dei genitori analfabeti digitali… per questo è utile avere un tracciamento PRIMA, perchè quando si scopre la magnagna risalire a chi ha fatto cosa e provare la presenza-assenza di consenso a certe operazioni diventa impossibile. Se invece si sa che hai operato TU il conflitto di interessi o la malafede si possono vedere molto meglio.

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infatti si chiede di poter fare con una delega online le stesse cose che oggi si possono fare con la delega cartacea. Perchè oggi ci deve essere questa discriminazione?

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Secondo me banalmente per problemi organizzativi. Una volta ci si presentava col pezzo di carta allo sportello ma per il resto tutto restava identico. Adesso bisogna cambiare il processo, il software.
Probabilmente è più semplice creare dei profili nei vari sw.

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Ciao Elena,

So perfettamente che hai ragione, ma l’aumento delle possibilità di una truffa è insita nello stesso concetto di “online”. Prima di Internet se avessi voluto fare un prelievo dal conto di altri sarei dovuto andare in banca con loro, ora mi bastano le loro credenziali.
Anche se venisse implementato il migliore dei sistemi di delega, quello che si fa oggi sarebbe sempre possibile e tale funzione di delega sarebbe utilizzata solo da chi, nel pieno possesso delle proprie capacità, delega alcune funzioni ad altri (come adesso si può fare con il commercialista nel cassetto fiscale).

questo è il punto:

  1. perchè il ricorso alla “delega online” è riservata solo a specifiche categorie di professionisti ?
  2. perchè il ricorso alla “delega online” è prevista solo da Agenzia Entrate, Inps e Inail? Dovrebbe essere tutta la PA!

Credo che il motivo sia che questi professionisti sono “conosciuti” dalla PP.AA. e questo rende tutto più facile.

Inoltre credo, come Elena, che sia anche un problema pratico, tutti i software in uso dovrebbero essere aggiornati… considera che stiamo solo adesso passando tutti gli accessi a SPID!

Voglio dire…il Comune di Palermo non riesce ad utilizzare l’agenda CIE e non riesce ad impedire che i cittadini prendano appuntamenti inutili su quell’agenda! La delega per loro è fantascienza!

Se la scorciatoia del furto di identità è la soluzione perché dovrei implementare meccanismi di delega? Che fra l’altro servivano già prima di spid.
Se la mentalità imperante è usare gli strumenti a spoposito, assuefarsi ai compromessi al ribasso e istituzionalizzare comportamenti al limite della legalità, con queste premesse non c’è prospettiva di miglioramento. E anche poco di cui lamentarsi.

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Questo mi fa pensare a quello che succede nelle scuole. Professori di informatica che impongono ai loro studenti di usare programmi proprietari (tipo Office) invece che open (tipo LibreOffice) e poi danno le copie illegali di questi programmi. Tutto questo in un contesto dove si fa studiare l’educazione civica e quindi l’educazione alla legalità :roll_eyes:

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purtroppo i Comuni, non so perchè , stanno messi (quasi) tutti male.

Per la cronaca il FSE dell’ER ha implementato da subito la delega. Per i maggiorenni è banale: entrano (con SPID) e indicano il CF del delegato. Il delegato entra nel suo FSE e accetta la delega. Da quel momento ha un semplicissimo menu a tendina in alto in ogni schermata per scegliere quale soggetto impersonare.

Per i minorenni è più complicato (e non si capisce perchè): entrambi i genitori devono presentarsi a uno sportello fisico per poter rendere visibile a uno dei due o entrambi il FSE del figlio. Che ci voglia il consenso di entrambi lo trovo ragionevole, ma basterebbe che a un genitore arrivasse sul FSE la richiesta dell’altro. Immagino che il problema sia sempre quello: il software dovrebbe leggere dall’ANPR chi è l’altro genitore e l’ANPR è volutamente resa inacessibile a tutte le PA non si sa bene perchè…

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Scusa, ma non sono d’accordo. Qui non c’è il dubbio se venga prima l’uovo o la gallina… Il cittadino usa gli strumenti che ha, quindi prima si sviluppano gli strumenti, poi, eventualmente, ci si lamenta dell’uso a sproposito di alcuni quando ce ne sarebbero altri più corretti.

Il meccanismo che citi in teoria è ottimo (uno chiede, l’altro autorizza, semplice); il problema spesso può essere a monte: se il delegante non ha (o non è in condizioni di avere) un’identità digitale come può autorizzare un terzo? Si potrebbe ipotizzare una delega presentata in modo tradizionale es. cartaceo (e con garanzie di certezza e tracciabilità) per chi non ha altre possibilità.

Penso che però si tratta di capire come si voglia impostare uno strumento di delega. Ci sono situazioni in cui può essere indispensabile avere una delega generale e di lungo termine (è il caso di dipendenti preposti per conto del dirigente/funzionario ad una tipologia di mansioni per ragioni istituzionali, oppure del fiduciario di un anziano/disabile) e altre deleghe singole per particolari affari (è il caso di pratiche isolate svolte da un libero professionista per conto del cliente, come di adempimenti una-tantum di parenti per conto di non avvezzi digitali), pur potendo esistere casi inversi. Nel caso della P.A. già l’attribuzione di funzioni pubbliche formalizzate in un provvedimento dovrebbe tenere luogo della delega (provvedimento che dovrebbe essere trasfuso in un meccanismo di gestione abilitazioni utenze, ed esiste sia una questione di imputazione organica degli atti in capo all’Ente e di rapporti gerarchici di rilevanza disciplinare, grandi problemi non ne vedo); nel caso di delega singola si potrebbe pensare ad un equivalente della procura per pratiche camerali (il delegato accede con proprie credenziali e allega l’autorizzazione scritta e firmata del delegante); per deleghe generali di altro tipo si tratta di una questione delicata: non è detto che uno voglia delegare in bianco o delegare proprio tutto, sarebbe opportuno che fosse informato di cosa combina il delegato e la delega non deve essere esclusiva (poi si pone il problema di come delegare, vedi post precedente).

ecco l’esempio di come si fa la delega. spid o non spid.

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Il problema sta nel “come delegare”, perché se la necessità dell’anziano/disabile/altro impossibilitato è quella di accedere anche una sola volta (la prima) e la delega va espressa solo in quella modalità il problema resta… e se si risolve il problema del primo accesso (es. il soggetto in difficoltà ha uno smartphone, con app, e credenziali SPID/CIE attive ed utilizzabili), come è entrato una volta può entrare più volte. A mio avviso farebbero meglio a predisporre una modalità alternativa anche cartacea o assimilata, tale da essere fruita anche da chi non può accedere alle c.d. ‘nuove tecnologie’. Oltre al fatto che il soggetto deve essere ben consapevole di aver delegato qualcun altro ad operare in proprio nome ma suo conto (si dovrebbe magari ricordarglielo periodicamente).

La delega è comunque un atto che richiede partecipazione del delegante, c’è poco da fare.
Niente vieta che il soggetto che offre dei servizi, in questo caso l’amministrazione sanitaria regionale del Piemonte, consenta canali alternativi. Non è questo il punto. Il punto è che la strada corretta è questa, la delega si fa a livelo di SP e non di identità. Non si fa di certo invitando a usare strumenti di identità altrui seguendo il modello FSE lombardo.

Detto questo, dubito che in ambiente analogico un anziano poco autosufficiente sia in grado di attivare in piena autonomia una delega… di fatto il delegato lo assiste, non per questo circuendolo, anche nel processo di delega.

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Concordo sul livello SP (è l’unico modo ragionevole di porsi), il fatto è che temo grossi malfunzionamenti per il 1° ottobre 2021 una volta che le credenziali vecchie saranno disabilitate (sia per intasamenti SPID che rischiano di risolversi in un D.o.S., sia per difficoltà di abilitazione dei molti interessati).

Secondo me sottovaluti la capacità delle persone di arrangiarsi…più o meno come hanno fatto fino ad ora… (e non voglio dire che arrangiarsi sia la soluzione corretta al problema, ma uno deve pur vivere!)

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Forse questa è la volta buona:

(ANSA) - ROMA, 27 MAG - L’accesso ai servizi digitali della P.a. sarà più facile anche per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie: la bozza del decreto Recovery per ridurre il digital divide introduce un nuovo Sistema di gestione deleghe che consentirà ad esempio ai tanti anziani che non hanno ancora l’identità digitale di delegare un familiare per avere accesso ai servizi dell’Inps o a quelli dell’Agenzia delle entrate.

La norma consente infatti "a chiunque di delegare l’accesso a uno o più servizi a un soggetto titolare" di Spid o Cie. Acquisita la delega sarà generato “un attributo qualificato associato all’identità digitale del delegato”. (ANSA).

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