ecco l’articolo della Bozza del Decreto Recovery che contiene l’importante novità (esattamente come l’avevamo chiesta) che potrebbe risolvere i problemi dello SPID che abbiamo denunciato 3 anni fa
Bella dichiarazione di intenti.
speriamo che abbiano chiaro che ci sono dei requisiti preliminari, tipo:
intanto censire dettagliatamente:
- procedimenti
- azioni dei procedimenti
- azioni delegabili
- basi giuridiche della delega
- limiti (non solo temporali) della delega anche relativamente ad azioni diverse
e poi implementare tutto correttamente nei sistemi.
Difficoltà implementative ci sono. Primo esempio che viene in mente: metti un ente tipo INPS che con un login solo ti apre le porte di cento servizi online diversi. Quando l’INPS (SP) chiede all’IdP chi sei non gli dice a cosa stai accedendo, per l’IdP accedi al servizio INPS. Può capitare che qualcuno voglia delegare il suo commercialista a pagare i contributi della colf ma non a vedere il suo estratto conto contributivo.
Visto che poi, di fatto, ogni ente è autonomo amministrativamente e organizzativamente, è ben probabile che un ipotetico dizionario di attributi qualificati dovrebbe contenere qualche decina di migliaia di attributi diversi (ipotizzando che ciascuna delle 20.000 (?) p.a. italiane esponga 2 servizi online con 2 tip di delega…)
Vediamo cosa avverra’!
PS: hai un link al documento completo? grazie.
ma già adesso l’Inps fa un filtro sulle attività concesse al delegato.…infatti se entro all’Inps sulla posizione di una mia cliente per la sua Gestione Separata non posso vedere le altre sue posizioni (ad esempio la posizione come dipendente).
anche se me lo dice in modo un pò rozzo…
Esattamemte quello che ho detto.
Adesso la granularità delle deleghe è gestita a livello di SP.
Se si vuole gestire a livello di SGD si deve riversare una complessità adesso distribuita localmente in un unico posto centrale, previo gran lavoro di normalizzazione del linguaggio.
Niente che non si possa fare, ma auguri!
Ancora una volta la legge teorizza la facciata (front end) senza preoccuparsi delle fondamenta (back end e modello di dati)
Colpa nostra che qua sopra non lo abbiamo scritto prima.
eccolo…ma è una bozza…stasera ci sarà il CDM che approverà la vesrsione definitiva
https://www.money.it/IMG/pdf/dl-semplificazioni-21-maggio-ore-9.00.pdf
ma siamo sicuri che una gestione decentrata come quella attuale (dove ogni PA fa quello che vuole) … sia migliore di una gestione accentrata ?
Direi che 1. è una questione di responsabilità sul singolo procedimento che copre anche le problematiche di deleghe 2. è una questione di sostenibilità del sistema.
Non di meglio o peggio. E sì, che ogni PA faccia come vuole (cioè come ritiene più corretto o tutelante) è sacrosanto, si chiama autonomia e in questi periodi di transizione senza certezza di regole è l’unica salvezza.
Ripeto, niente che non si possa fare, ma servono le basi. Altrimenti una delega fatta per una cosa rischia di permettere al delegato di farne altre.
Se si parlasse di procura generale e non di delega il discorso sarebbe decisamente più facile.
Non mi pare che l’autonomia messa a disposizione della varie PA sia stata utilizzata proficuamente.
Basta vedere il caos sanitario in cui ci hanno lasciato durante la pandemia le Regioni e le Asl .
Oppure mi viene in mente la giungla dei SUAP dove ogni sportello si è creato un sito per accogliere le varie pratiche Scia & C. che chiede cose diverse e soprattutto con front-end diversi poco intellegibili.
è la tracciabilità di quello che si fa che tutela il delegante
Tutto questo non è pertinente col tema in sé. Anzi, lo è: come puoi centralizzare una delega se non c’è uniformità nei singoli servizi? Ecco le basi necessarie a cui accennavo.
Direi che comunque stiamo guardando la cosa su due piani troppo diversi:
…quindi nessun problema se uno sconosciuto avanza online la tua richiesta di cancellazione all’ordine cui sei iscritto? Tanto è tracciato!
nella PA nella maggior parte delle volte abbiamo bisogno di servizi standard ed è su quelli che è necessario costringere la “periferia” a raggiungere certi livelli minimi di servizio
Già adesso io cancello i miei clienti dalla camera di commercio, dall’agenzia delle entrate (per la partita iva), dall’inps, dall’inail quando mi chiedono di farlo. Quindi non vedo qual’è il problema. Sono io che rispondo per quello che faccio. Il delegato non è uno sconosciuto.
Aggiungo che facendo decollare l’APP IO in modo tale da far notificare tutte le modifiche delle posizioni dei cittadini …si potrebbe tenere informato in tempo reale il cittadino di tutto quello che sta accadendo sulla propria posizione anagrafica o di contribuente/assicurato/etc. I questo modo il delegante sa quello che sta facendo il delegato (anche un semplice inquiry dei propri dati…e di quali dati).
Si sentiva la mancanza di un nuovo adempimento a carico delle Pubbliche Amministrazioni detto questo, se viene confermato il testo che riporti, l’istanza di delega sembrerebbe circoscritta alla singola P.A. (o altro soggetto giuridico cui si applica il CAD) a cui si rivolge l’interessato. Dato che il diavolo si nasconde nei dettagli e spesso arrivano istanze della cui certezza, chiarezza e soprattutto consapevolezza è lecito discutere, non sono molto ottimista, ma mi auguro che il quadro regolatorio di attuazione superi in rigore le mie perplessità…
Tu fai riferimento all’app IO per controllare l’esercizio della delega ed i limiti conseguenti. Potrebbe essere una buona idea, il problema è che il panorama dei potenziali deleganti è molto variegato (clienti di professionisti, dirigenti P.A., anziani ecc…) e non è detto che il soggetto possa anche solo accedere all’app (e torniamo daccapo…): se accede a IO vuol dire che ha SPID/CIE e lo usa, se lo usa una volta lo può usare sempre, quindi la delega in senso generico perde di significato.
la NOTIFICA degli accessi ai propri dati da parte di un delegato … potrebbe essere veicolata su una pluralità di canali…quindi non solo IO ma anche DomicilioDigitale che è in fase di attuazione …e perchè no …anche come notifica di cortesia su delle semplici email
io ho clienti che devo assistere via ANYDESK o addirittura via MEET perchè pur avendo lo spid si perdono nei labirinti dei siti di Agenzia Entrate e di Inps/Inail. Che com’è noto parlano il linguaggio burocratese spinto.
Quindi è quasi normale che un cittadino abbia lo SPID ma poi ha bisogno di qualcuno che lo guidi per fare quello che deve fare. Per questo motivo la DELEGA è importante che venga implementata.
Sì, indubbiamente. I clienti possono magari non avere problemi tecnologici ma li avranno nello svolgere adempimenti burocratici (che sono la naturale ragione della delega al libero professionista che li assiste); i funzionari/dirigenti pubblici avranno bisogno di incaricare uno o più impiegati per gestire pratiche per conto dell’Ente. Il problema più critico sono anziani / disabili / tecnologicamente arretrati (ma non oggetto di tutela/curatela): magari un’identità digitale non ce l’hanno e neanche un PC o smartphone … pur augurandosi che a regime tendano a ridursi, a oggi sono una realtà…
e infatti occorre dare a costoro la possibilità di delegare una persona di loro fiducia per fare quello che necessita loro di fare