Sembra proprio che il Quadro Europeo per l’Identità Digitale sia in dirittura di arrivo.
Il Consiglio europeo lo ha approvato qualche giorno fa e quindi nelle prossime settimane dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della UE .
Essendo un Regolamento è praticamente legge per tutti i paesi della UE.
Anche se ci vorranno un paio di anni per far si che i singoli Stati della UE lo realizzino realmente e infatti entro il 2026, si prevede che tutti gli stati membri avranno portafogli di identità digitale pienamente operativi, garantendo che i cittadini dell’UE possano beneficiare di un sistema di identità digitale sicuro, interoperabile e centrato sull’utente.
Un articolo interessante di Roberto Garavaglia che fa il punto sul tema.
Mi auguro che in fase regolatoria, attuativa e poi implementativa abbiano il buon senso di pensare anche alla facilità d’uso dello strumento di identità digitale (dopo che per anni non è stata granché una priorità, e questo fatto è stato un fattore rilevante nella limitata diffusione tra il pubblico dello strumento stesso) e che si presti attenzione ad una reale interoperabilità tra gli attori coinvolti nell’iter di richiesta-gestione-comunicazione del dato (non come certe banche-dati pubbliche che sono talmente blindate e inaccessibili da essere inutili da parte degli operatori della P.A.).