Segnalo che lo strumento che parrebbe interessante è in realtà inutilizzabile per la Sanità pubblica. Se hai avuto la grandissima fortuna di aver trovato la possibilità di fare un esame e disponi della prenotazione, se paghi il ticket con Pagopa, poi ti ritrovi a dover fare una nuova fila per la accettazione , vanificando assolutamente l’utilità di aver già pagato. Sarebbe semplice che un lettore automatico leggesse il barcod e quindi segnalasse la tua presenza sul posto…sennò davvero il Pagopa è inutilizzabile oltre che proporzionalmente molto costoso.
Corretta osservazione ma il tema non è pagoPA. E’ come viene usato pagopa e il processo associato nella struttura in cui sei andato.
Sono d’accordo. In Germania e in Olanda capita spesso, nel prenotare un appuntamento a un ufficio pubblico, di 1. pagare online e 2. ricevere contestualmente via mail o SMS un codice numerico e/o QRCode con cui ci si annuncia poi a un totem nell’ufficio il giorno in cui si arriva, venendo subito inseriti sugli schermi della sala d’attesa e nella lista dei numeri che vengono chiamati dagli sportelli. Il pagamento online è quindi un problema completamente separato dalla gestione degli appuntamenti (e questo vale, peraltro, non solo per la sanità ma per tutti i servizi pubblici). Una situazione in cui potrebbe aver senso accorpare questi due problemi diversi, ma per un motivo, credo, diverso da quello di che @luigi_maria_castella intende, mi pare la seguente: darti un appuntamento con luogo e ora SOLO dopo che paghi. Questo per aumentare la probabilità che poi ti presenti davvero. Infatti pare che le prenotazioni online gratis e troppo facili per chi poi non si presenta funestino la PA italiana (per esempio, sembra siano il motivo principale per cui i Comuni si rifiutano di usare l’Agenda CIE: troppi cittadini prenotano e poi non si presentano).
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Basta fare come con il carrello al supermercato: 1 euro se prenoti. Si presentano tutti, è un incentivo 
Oppure prepaghi e vale lo stesso.
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