Grazie mille ad entrambi per le risposte esurienti.
Faccio solo alcune precisazioni.
Il tecnico ha esplicitamente detto che i 25 euro (20.50+IVA) sono il costo per l’attivazione della DGFE presso l’AdE (sul foglio che ha fatto firmare al mio amico c’era scritto “Collegamento ADE”).
Gli ho esplicitamente chiesto se quei 25 euro erano il costo della mandopodera e ha detto di no, è una cifra che va all’AdE la quale fattura a loro e loro fatturano al mio amico, ma credo che sia un giro di parole per nascondere il fatto che quel costo è effettivamente la manodopera e, chissà perché, ha voluto nasconderlo.
Ma non mi stupisco dato che qualche anno fa hanno convinto il mio amico ad acquistare un nuovo registrazione di cassa di cui avrebbe avuto il 50% come credito di imposta, peccato che gli hanno permesso di pagare in contanti e così addio credito di imposta. Il mio amico non ne sapeva niente, è stato il tecnico a parlargli del credito di imposta, ma doveva anche assolutamente dirgli che, per avere quel credito, doveva pagare con metodo tracciabile: non mi puoi convincere a cambiare registratore parlando di credito di imposta e non sapere che si deve pagare con metodo tracciabile, non puoi proprio avere questa ignoranza.
Invece la DGFE, intesa come pezzo fisico, parrebbe essere compresa nel canone di assistenza che è di circa 200 euro all’anno, quindi non paga a parte la scheda stessa. Questo per rispondere a chi diceva che 25 euro per la scheda è poco: non è il costo della scheda in quanto già compresa nel canone di assistenza.
Leggevo in giro che si può cambiare autonomamente la DGFE (non parlo di quella piombata), però ero ignaro di autorizzazioni e sigilli. Di fatto, ho già estratto la DGFE che si stava esaurendo inserendone una vecchia, già usata in quello stesso registratore, che aveva più di due anni, ho cercato di fare l’inizializzazione, ma il registratore di cassa ha stampato l’errore “FORMATO MMC NON VALIDO”. Effettivamente la vecchia scheda aveva degli attacchi un po’ diversi dall’ultima che era stata inizializzata e ho pensato che l’errore fosse proprio dovuto al formato fisico.
Però se dite che comunque deve essere un tecnico autorizato a fare il collegamento all’AdE per essere a norma, lasciamo che lo faccia.
Scoccia il dover pagare quei 25 euro (che l’anno scorso, tra l’altro, erano 20!) dato che c’è già un canone di assistenza annuale di 200 euro e che non siano nemmeno stati trasparenti nel dire che quello è il costo della manodopera e che non c’è alcun pagamento chiesto dall’AdE per l’inizializzazione o collegamento della DGFE. Invece hanno proprio detto quest’ultima cosa.
Va beh che della trasparenza non fanno la propria bandiera visto che c’era già stato quel problema con il credito di imposta. Da allora ho detto al mio amico che avrebbe dovuto pagare sempre con bonifico. Casualmente ero sempre presente anche io quando, dopo quel fattaccio, è venuto il tecnico per la manutenzione annuale o per cambiare la DGFE. E, aspettandosi i soldi contanti, gli ho detto che lo avremmo pagato con bonifico. Nel caso dell’assistenza annuale ha preteso che facessimo il bonifico subito, non capisco perché, non si è mai vista una cosa del genere. Nel caso della sostituzione della DGFE, invece, ha detto che per così poco il bonifico non era accettato, ma potevamo pagare con carta o Satispay. Il mio amico ha pagato con carta, così hanno pure dovuto pagare le commissioni alla banca. E magari in futuro pagherà sempre con carta.