Buongiorno,
ritorno su un tema a cui avevo fatto riferimento anche nel primo post di Open Data & Analytics.
Uso ancora una volta un esempio siciliano, solo perché lo seguo e lo conosco. Oggi i dati sui trasporti vengono pubblicati solo così. Dei quasi inutili PDF buoni per la stampa e affissione a parete, e non c’è alcun modo per pianificare un viaggio in un bus da un comune ad altro.
Fino a poche settimane fa, la situazione era peggiore di questa: sempre dei brutti PDF, ma vecchi, vecchi, vecchi.
Quindi sempre inutili, ma passibili di richiesta formale di aggiornamento. E infatti Marco Lombardo ha fatto una richiesta di accesso civico e ne ha ottenuto l’aggiornamento, che ha risolto un fatto formale che non aggiunge essenzialmente alcuna sostanza. Sono sempre dei PDF buoni per la stampa.
Se a fianco del lavoro che state facendo sui dati (schemi, indici, modalità di accesso, licenze, servizi, …) non viene messo in parallelo un lavoro formale/procedurale che - come nel caso di Marco - renda dovuto/scontato la pubblicazione dei dati sui trasporti anche in modalità “utili”, il tutto sarà lasciato un po’ alla fortuna: se negli uffici “tecnici” (e/o di governo) ci sarà qualcuno che spinge per la cosa, il risultato atteso verrà prodotto, altrimenti tutto potrebbe rimanere come nell’esempio di sopra.
Si potrebbe inserire nei contratti che da “domani” tutte le aziende di trasporto firmeranno con la PA, un nuovo obbligo contrattuale relativo alle modalità di restituzione dei dati sulle reti di trasporto che gestiscono.
Non penso che questo “lavoro” formale/procedurale sia da mettere in carico al team, ma al team chiedo di sollecitare/spingere a livello di governo su questi temi.
Ciao, il DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017, n. 50, Art. 27, Misure sul trasporto pubblico locale, comma 11-bis, dice che:
I contratti di servizio relativi all’esercizio dei
servizi di trasporto pubblico stipulati successivamente al 31
dicembre 2017 non possono prevedere la circolazione di veicoli a
motore adibiti al trasporto pubblico regionale e locale appartenenti
alle categorie M2 o M3, alimentati a benzina o gasolio con
caratteristiche antinquinamento Euro 0 o Euro 1, fermo restando
quanto previsto dall’articolo 1, comma 232, della legge 23 dicembre
2014, n. 190. Con uno o piu’ decreti del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti sono disciplinati i casi di esclusione
dal divieto di cui al primo periodo per particolari caratteristiche
di veicoli di carattere storico o destinati a usi specifici.
11-ter. I contratti di servizio di cui al comma 11-bis prevedono,
altresi’, che i veicoli per il trasporto pubblico regionale e locale
debbano essere dotati di sistemi elettronici per il conteggio dei
passeggeri o di altre tecnologie utili per la rilevazione della
domanda, ai fini della determinazione delle matrici
origine/destinazione, e che le flotte automobilistiche utilizzate per
i servizi di trasporto pubblico regionale e locale siano dotate di
sistemi satellitari per il monitoraggio elettronico del servizio. I
contratti di servizio, in conformita’ con le disposizioni di cui al
regolamento (CE) n. 1370/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 23 ottobre 2007, tengono conto degli oneri derivanti dal presente
comma, determinati secondo i criteri utilizzati per la definizione
dei costi standard di cui all’articolo 1, comma 84, della legge 27
dicembre 2013, n. 147, assicurando la copertura delle quote di
ammortamento degli investimenti.
E’ stato introdotto quindi un obbligo di inserimento nei contratti di servizio dei sistemi satellitari per il monitoraggio elettronico del servizio.
Però non è stato introdotto un obbligo alla pubblicazione dei dati in tempo reale in formato open data.
Questo è corretto oppure esistono delle normative che integrando il DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017 obbligano le aziende di trasporto pubblico locale al rilascio degli open data in tempo reale?
Condivido la proposta costruttiva di Andrea e ringrazio Marco per avere creato un caso per discuterne. Traffico è importante, ma pongo anche l’attenzione sulla base dati delle strade e dei civici, che sarebbe cruciale per tantissime tipologie di applicazioni, in particolare se anche georeferenziata.
Andrea non sto capendo, intendi dire che servirebbe una normativa più stringente sugli standard tecnici di pubblicazione e una conseguente procedura amministrativa?
@cristianolongo gli standard (di fatto e non) di pubblicazione esistono e il team ne terrà sicuramente conto.
Una volta stabilito che questi dati sono chiave, una volta definite le modalità di pubblicazione, tutto potrebbe rimanere come mostrato nel mio esempio.
Se invece in fase di firma di contratto (è un esempio) si dicesse alle aziende di trasporto che il contratto verrà invalidato se non verranno garantiti gli output delle basi chiave, tutto cambierebbe.
Se non si fa, si definiscono delle belle cose, ma né Marco, né io, né tu potremo chiedere con un’email (e ottenere) che vengano pubblicati nei formati corretti. Tutto potrà essere lasciato alla sola buona volontà delle persone coinvolte.
@aborruso in realtà esiste anche un obbligo normativo per ottenere quello che chiedi:
CAD, Art. 52, c.3 e 4 Accesso telematico e riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni
Nella definizione dei capitolati o degli schemi dei contratti di appalto relativi a prodotti e servizi che comportino la raccolta e la gestione di dati pubblici, le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 2, comma 2, prevedono clausole idonee a consentire l’accesso telematico e il riutilizzo, da parte di persone fisiche e giuridiche, di tali dati, dei metadati, degli schemi delle strutture di dati e delle relative banche dati.
Le attività volte a garantire l’accesso telematico e il riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni rientrano tra i parametri di valutazione della performance dirigenziale ai sensi dell’articolo 11, comma 9, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Basta che i dirigenti pubblici facciano il proprio dovere…
@emmedi proverò a recuperare qualche schema di contratto in essere. Temo che non ci sia nulla legato agli standard legati ai trasporti e peggio temo che non ci sia nulla di legato ai dati.
Ma ipotizziamo che tutto sia già stato previsto nei capitolati e negli schemi dei contratti: che succede se il dirigente non fa il suo dovere?
Condivido che serve un “obbligo normativo” stringente , altrimenti ci metteremo 10 anni se va bene. Tra l’altro l’associazione Mondiale dei TPL , ovvero UITP , promuove l’OpenData da anni , solo i TPL italiani non se ne sono accorti
basterebbe che nei capitolati si citasse, come dice @emmedi, l’art. 52 del CAD. Noi cosi abbiamo fatto a Lecce ed abbiamo avuto posizioni paline prima e poi anche i GTFS e i RealTime dopo.
Perché nelle PA al più vedo solo valutazioni che poi portano alla premialità dei dirigenti, che molto spesso è la massima.
Se oggi è essenzialmente solo questo - non sono un esperto di dominio e potrei dire sciocchezze - non posso che ribadire che bisogna trovare un modo di andare oltre la fortuna.
@aborruso: stai mettendo il dito in uno dei grandi problemi della PA italiana, che è la responsabilità: attribuzione, assunzione, retribuzione e sanzione.
Detto questo, introdurre un riferimento al citato comma 3 dell’art. 52 del CAD nei capitolati non costa nulla.
A patto di sapere quali dati e in quale formato li vogliamo.
Non costa nulla, ma se lo lasciamo come opzionale io non riesco a essere molto ottimista. Perché oggi quello che si vede - con norme già in atto - non ha prodotto (con eccezion che confermano la regola) un granché.
Mi piacerebbe però anche un cenno da qualcuno del team. Mi rivolgevo a loro con questo thread.