Email di notifica ricevuta pagamento

Buonasera,
una domanda tecnica. Se un mio utente paga tramite wisp ed inserisce un’indirizzo email per la ricevuta, come faccio io, lato ente, a recuperare quella email inserita in fase di pagamento per inviare una ricevuta anche dall’ente?
Non la trovo.
Grazie,
Luca.

Lo farai tramite codice fiscale su io penso.

Ciao Andrea, grazie ma non ho capito la risposta.
Se una persona inserisce una email dove ricevere la ricevuta di pagamento durante il processo wisp come la recupero con il codice fiscale?

Caro @Andrea_Tironi1, se con “io” intendevi l’app, conviene scrivere, per chiarezza, come minimo sindacale irrinunciabile, “Io” con la maiuscola; ancora meglio “IO.it”; idealmente, “l’app IO.it”. Altrimenti una parolina di due lettere, identica al pronome personale, può creare molta confusione, soprattutto in questa fase in cui non tutti sono familiari con l’app. @lucatocco Credo che Andrea si riferisse a https://io.italia.it/.

Ciao Luca,
grazie per la risposta ma io sarò di coccio . Provo a riformulare la domanda per avere forse una risposta consona o esplicativa.
Io sono un intermediario di ente ed espongo un sito web dove il cliente dell’ente inserisce il codice avviso che ha ricevuto e viene poi rediretto nel sistema PagoPA per il pagamento. Quando il mio cliente si trova sul sito di PagoPA l’email e fa la login .
Al termine del pagamento riceve 2 messaggi che dicono che riceveranno l’esito per email, e così avviene.

PROBLEMA: Tutti si lamentano, che non ricevono la ricevuta di pagamento dell’ente via email. Capisco che c’è scritto “esito” ma tutti si aspettano, anche giustamente, una email dall’ente a quell’indirizzo con una quietanza. (In Italia tutti vogliono l’inutile copia cartacea del bancomat al supermercato)

DOMANDA: Come faccio io, intermediario/ente, a sapere a quale email devo inviare una ricevuta? Dovrei sapere l’email che ha usato per la login immagino.
Io come intermediario di ente riesco ad intercettare l’email che è stata inserita?

ALLEGO un paio di immagini esplicative.


Grazie per l’aiuto

Grazie, in effetti ho scritto dal cellulare velocemente e ho messo io convinto di che si capisse. E’ io.italia.it, non “io” andrea :slight_smile:

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La componente WISP di pagoPA fornisce l’esito del pagamento (non una ricevuta) con i dati tecnici che possano essere di supporto se fosse necessario richiedere assistenza. Se l’utente accede con SPID riceverà un messaggio sulla mail associata al suo profilo. Se l’utente invece paga in maniera anonima, riceverà lo stesso messaggio su una mail box da lui stesso indicata. In entrambi i casi gli indirizzi mail utilizzati sono dati personali non divulgabili perché tutelati dalla normativa in materia.

Questa attività tuttavia non è sovrapponibile a quella che può essere svolta dall’Ente Creditore (e quindi dall’Intermediario) che può fornire il riscontro amministrativo dell’avvenuto pagamento in varie modalità. Come diceva giustamente @Andrea_Tironi1 dallo scorso aprile è disponibile l’app Io che permette all’Ente di comunicare in maniera selettiva con il proprio utente. D’altra parte ciò è utile anche per il cittadino il quale con l’app io ha la possibilità di accedere allo storico dei suoi pagamenti verso tutta la pubblica amministrazioni. E questa è solo una delle numerose funzioni.

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  1. i dati sono divulgabilissimi se solo nell’informativa si inserisce una riga in cui si dice che l’indirizzo mail sarà inoltrato all’ente in modo da consentire l’invio della quietanza di pagamento
  2. intanto che gli enti si collegano con io (potrebbero passare anni) il cittadino resta privo di una quietanza e questo è un disservizio enorme.
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Quello che non riesco a capire è come l’EC (in particolare il/i Settore/i preposto/i a rendicontazione contabile e riconciliazione delle partite debitorie: ufficio ragioneria e ufficio entrata X) possa rilasciare una ricevuta liberatoria in tempo reale, quando l’iter di acquisizione e gestione dei dati di pagamento può necessitare ore o giorni per essere finalizzato: es. scaricare il giornale di cassa; acquisire il numero del flusso di riversamento del SCT cumulativo della giornata di riferimento (che non avviene mai il giorno D, ma il D+1); partendo dal flusso di riversamento acquisire (dall’intermediario tecnologico di cui l’Ente si può avvalere) e importare nella procedura gestionale la sequenza di flussi di rendicontazione corrispondenti agli IUV … diciamo che non la vedo una cosa estramamente veloce…

E’ un tema bancario non dipende da pagopa.

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