Esperti (ex Furbetti!)


Non dovreste registrare come validi questi pagamenti ! portano via posti tra i primi 100.000 che avranno il premio di 1500 euro .

Se ho ben capito questi ‘furbetti’ non hanno commesso nulla di illecito e le loro transazioni saranno conteggiate lo stesso.
Inoltre non credo che si possa limitare il numero di transazioni in un’ora oppure giornaliere.

Come si potrebbero arginare queste situzioni? limiti di spesa es. transazioni sotto i 3 €, limiti giornalieri, o orari es. 5 max 5 transazioni in un’ora?

niente di illegale ma se tutti facessero così io o te come ci arriviamo ad essere tra i primi 100,000??

andate a fare benzina anche voi, magari.

Facendo pagare commissioni al gestore

non è una questione di legale o illegale ma di finalità della misura. le cose si possono sempre migliorare in corsa, si tratta pur sempre di una misura sperimentale. altrimenti il rischio è che la maggiore parte degli utenti che non ha tempo da perdere con questi “hack” del sistema non è più invogliato ad utilizzare il servizio e magari si ottiene l’effetto contrario. Tanto non vincerò mai quindi perchè devo sbattermi?

poretti! cornuti e mazziati :rofl:

Tra i cornuti e mazziati ti ci sarei anch’io quindi speriamo che intervengano bloccando e non conteggiando questi pagamenti ( Per esempio quelli fatti presso un medesimo esercizio a distanza di tempo inferiore a mezz’ora )

domanda da ignorante: quanto si paga in commissioni? se fosse un forfeit mensile magari uno sarebbe addirittura invogliato a fare usare i mezzi elettronici per abbassare il costo medio di ogni singola transazione, oltre a non avere contanti da depositare / proteggere che immagino sia un costo/rischio anche quello

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Dipende dal circuito e dalla propria banca ma in situazioni come quella sopra il gestore ci rimette eccome.

Puoi anche mettere il limite di un euro (per non escludere ad esempio il caffè…) ed un intervallo di tot minuti (anche 15 sarebbero sufficienti…) per transazioni nello stesso esercizio.
A quel punto per fare il “giochino” alla cassa automatica del supermercato o al distributore ci dovresti stare tutta la giornata. :sunglasses:

Leggo con rammarico dei vari comportamenti adottati dai soliti “furbetti” che suddividono la spesa presso un esercente (rifornimento carburante, spesa al supermercato, ecc.) per moltiplicare il numero di operazioni valide per la classifica dei “100.000 premi da € 1.500,00”.

Sarebbe sufficiente validare una sola operazione giornaliera per le spese effettuate presso un singolo esercente a tutela anche dell’esercente medesimo (costi di transazione, code per tempi di pagamento, ecc.).

La questione è ampiamente dibattuta e approfondita. Ad esempio i giornalisti di Punto Informatico hanno decicato un focus

1 – Un limite alle transazioni ravvicinate

Iniziamo proprio da qui, dal Super Cashback. Premia i 100.000 partecipanti che al termine del semestre hanno eseguito il maggior numero di transazioni valide. È così successo che qualcuno ha deciso di strisciare più volte il bancomat in pochi minuti al self service. Introdurre un limite al numero di pagamenti ravvicinati eseguiti presso il medesimo commerciante potrebbe costituire una soluzione tecnicamente percorribile in virtù del fatto che il sistema riceve un identificativo relativo al negozio e può utilizzarlo come discrimine per la gestione di un filtro legato all’orario dell’operazione.

Qualcuno ha ipotizzato di limitare i pagamenti presso lo stesso esercente ad uno al giorno, ma ciò penalizzerebbe chi ad esempio sceglie la carta di credito o l’app per pagare il caffè al bar. E se fosse non più di uno ogni due ore? Questo potrebbe scoraggiare pratiche poco utili allo scopo quali lo smezzare la spesa al supermercato, l’effettuare più rifornimenti in pochi minuti e altre simili malsane forzature.

Cito tutto il pezzo perché la seconda parte è interessante. Cerchiamo infatti di premiare sempre i comportamenti virtuosi. Se tu prendi un caffè al bar con la carta (con riferimento allo spot TV) al mattino, voglio che tu lo prenda anche al pomeriggio sempre con la carta, e che chieda la lotteria degli scontrini.

Scegliere una tempistica congrua può essere una validissima soluzione. 15 minuti? 2 ore? 4? Decide il Ministero

Poi, l’ho già detto in un mio diverso intervento, ci saranno sempre persone che irriducibili della classifica se le inventeranno in tutti i modi.

  • Fare la spesa in più negozi. Beh, se uno torna a rivolgersi al macellaio/fruttivendolo di quartiere piuttosto che all’ipermercato, torniamo a iniettare liquidità nell’economia di zona… e quindi…
  • Fare la piccola spesuccia tutti i giorni. E se pensiamo che questo aiuta a consumare cibi freschi piuttosto che fare scorte di surgelati/scatolati… meglio ancora? Ma non dovevamo evitare assembramenti?
  • 5€ al giorno di carburante. Eh, che gli dici a uno in pompa che ti fa solo 5 euro e va via?
  • Sosta ai box a tutte le aree di servizio. Che noia Bolzano-Reggio Calabria fermandosi a tutti i distributori, ma se la tratta la fai per lavoro…

Non mi viene ancora in mente altro.

In un gruppo Facebook ci sono esercenti che si vantano di portare avanti 10 spid contemporaneamente col loro pos ai propri familiari e che é tutto legale. Gli sfigati della benzina non possono nulla contro chi ha un POS bello comodo e non finisce sul giornale

Mi piacerebbe andare ad “intasare” costoro.
Qui (di thread tra l’altro ce ne sono sin troppi simili…) ci si preoccupa anche del danno subito dagli esercenti ma se già tra di loro vi sono i “furbetti del quartierino” allora c’è ben poca speranza per tutti…

15 minuti secondo me sono sufficienti, può succedere che sei al bar e fai una consumazione, poi dopo mezz’ora ne fai un’altra magari perchè qualcuno ti ha raggiunto. e la paghi nuovamente con la carta
quindi i 15 minuti (o anche 10) sono sufficienti per fare perdere tempo a chi vuole forzare il sistema

d’altra parte la buona fede nella propria condotta dovrebbe essere una regola che vige sempre e comunque. in ambito civilistico e’ codificata la buona fede contrattuale, in ambito fiscale e tributaria si parla di abuso del diritto.
non necessariamente tutto cio’ che non e’ vietato si puo’ fare.
peccato davvero che lo Stato debba sprecare cosi’ tante energie per il nulla…

Capisco il principio, ma non sono d’accordo.
Questo caso è diverso da quello fiscale. Lo stato può anche non conteggiare le mie transazioni se pensa che non vadano conteggiate, ma dubito possa vietarmi di usare la carta (regolata da un contratto tra privati) come mi piace e come sta bene alla mia Banca (in genere controparte).
Nei casi che citavi, tutte quelle pratiche che definisci “abuso del diritto” … lo stato non avrebbe nessun problema ad avallarle se poi io pagassi le tasse in ogni caso dovute.

Ovviamente non inserivo il comportamento da compulsivo della mancetta da POS né fra l’abuso del diritto né fra i casi di buona fede contrattuale. Citavo i due casi di scuola solo per mostrare come la correttezza di comportamento (evitare cioè artificiosità predeterminate a scopi diversi) sia un principio di cui è pervaso il nostro ordinamento.
Anche nei rapporti contrattuali fra privati il concetto riemerge: per esempio, le clausole dei contratti telefonici “flat rate” invitano a usare il telefono in modo ragionevole (di solito una certo rapporto fra chiamate entranti e uscenti).
Poi si’, in prima battuta potrebbe essere la banca a contestare un uso improprio delle carte. Senz’altro sarà contenta di veder moltiplicare le commissioni a carico del benzinaio di turno e non credo che tema una saturazione dei suoi sistemi per l’eccesso di chiamate. Pero’, proprio in vista di questo secondo risvolto, ben potrebbe lo Stato intervenire per regolare usi inappropriati degli strumenti di pagamento: se tutti decuplicassero artificiosamente le transazioni potrebbe derivarne un danno per la collettività.
Ahinoi le regole di questo Cashback, mi pare, non hanno mai fatto riferimento a usi ragionevoli della moneta digitale, pensa che alzata di scudi se lo introducessero in corsa. Non credo che sia questa l’intenzione comunque, visto che tutta l’operazione fa leva sulla “furbetteria” italica.

Sono d’accordo, peraltro nei contratti telefonici flat quella clausola è scritta (in piccolo, ma esiste) perchè se non ci fosse, poi non potrebbero staccarti la linea.
Pensa che li anzi vale il contrario, se mi dici “flat” e “illimitato” io sono ragionevolmente portato a pensare che sia veramente illimitato, stai abusando della mia fiducia se poi in realtà metti un limite.
Qui è un po’ la stessa cosa, se non si sono messe regole, chi sono io per sapere la ratio del legislatore, magari vuole fare esercitare mia mamma pensionata all’uso del POS con un duro allenamento.