Buongiorno a tutti,
vorrei chiedere la vs opinione in merito ad un caso a noi successo.
Abbiamo emesso in gennaio fattura elettronica ad un ns. cliente storico che però aveva p.i. e c.f. errati nel ns. gestionale (sempre stati sbagliati…ma non ce ne siamo mai accorti).
La partita iva in questione si rifà ad un’azienda cessata addirittura nel 89!!!
il ns. cliente non vede nessuna fattura, mentre a noi risulta correttamente inviata.
Come comportarsi?
Il cliente dovrebbe comunque vedere la fattura nel suo cassetto fiscale ?
Se sono errati sia p.i. che c.f. il vostro cliente non dovrebbe vedere nulla nel cassetto fiscale.
Il mio primo consiglio è di fare nota di credito per stornare la precedente e rifare la fattura, ovviamente con dati corretti e numero diverso.
Grazie mille dell’input!!!
Era proprio quello che volevamo fare…ci sembrava solo “strano” emettere un ulteriore documento ad un’azienda non più esistente…ma d’altronde penso ci siano ben poche soluzioni!!!
In ogni caso, avresti dovuto ricevere la ricevuta di ADE che ti informava, che il documento NON è stato consegnato al destinatario… quindi, che cosa potevi conoscerla a distanza di 1/2 giorni dal giorno di emissione, e non dopo 4 mesi !!!
la ricevuta di consegna o meno dipende dal codice destinatario.
essendo una partita iva cessata il codice destinatario non c’è sul cassetto fiscale e si rifà sul codice destinatario riportato in fattura.
se il codice destinatario è collegato ad un servizio FTP non c’è modo di generare “errori” per rifiutare le fatture che non ti appartengono (almeno da quanto riportano) di conseguenza le fatture inoltrate ai codici destinatari FTP saranno sempre con notifica di consegna.
il problema è sorto proprio perché non abbiamo ricevuto alcuna informativa di scarto dall’Ade, la fattura risulta correttamente consegnata a non sappiamo chi!
Il ns. cliente avendo un ddt in mano ma non la fattura ci ha segnalato il problema…
l’unica cosa è l’impossibilità di riemettere fattura “corretta” con gennaio…
Risalire a chi lo avete inoltrato non risolverà la situazione.
Esempio (da non fare):
Genera una fattura,
inserisci una partita iva cessata
applica il codice destinatario di Agyo ( M5UXCR1 ) (è l’unico che conosco)
la fattura verrà recapitata nel cassetto fiscale della partita iva cessata, a quel punto SDI provvederà ad inoltrarla alla codice destinatario
Riescono a consegnarla?
SI: quindi ti inoltrano notifica di consegna
Dato che Agyo quasi sicuramente usa il protocollo FTP per la comunicazione (dovendo emettere e ricevere dati massivi) e non essendoci la possibilità di applicare un controllo se la fattura ricevuta appartiene ad un proprio cliente ( l’intermediario FTP è un contenitore che deve accettare tutto ), qualsiasi fattura inoltrata a loro genererà una notifica di Conferma di Consegna.
La notifica di consegna non è la notifica di “consegnato nel cassetto fiscale” ma di “Consegnata la lettera all’intermediario/postino che hai detto essere incaricato a consegnare la fattura al destinatario”
a livello normativo non saprei qual’è la prassi corretta per fatturare in maniera corretta un ddt di gennaio essendo i famosi 15 giorni passati.
sicuramente dovrete fare una nota di credito verso la partita iva cessata e riemettere la fattura corretta con la data odierna MA su quale sia la procedura per essere certi di non incorrere in sanzioni nel caso di un controllo (per aver fatturato mesi dopo la cessione del bene) , andrebbe chiesto ad un esperto del settore
Io non sono un esperto del settore (sono un informatico e non un commercialista), a naso direi: avete pagato dell’IVA in più e lo stato non se ne ha a male. Fosse stato il contrario immagino avreste dovuto fare un ravvedimento operoso per l’IVA non versata.
Attendiamo il commento di qualcuno più ferrato di me.