Fattura non ricevuta (webservices) ma su Cassetto fiscale

Ho riscontrato un caso in cui le Fatture inviate da un fornitore sono state rese disponibili sul cassetto fiscale ma non sono state ricevute via webservices e analizzando i file XML (prendendoli dal cassetto) il campo Codice Amministrazione Destinataria è vuoto e anche il campo PEC.
A parte che queste Fatture sarebbero dovute uscire dai controlli dello Sdi e segnalate al Fornitore, lo Sdi non dovrebbe usare criteri diversi per metterle sul cassetto fiscale del cliente e renderli disponibili al canale webservices che il cliente ha attivato (e correttamente registrato)
Così come il caso duale di Fatture ricevute dal webservices solo sulla base del codice destinatario, ma non presenti sul cassetto perché il cliente è un altro identificativo IVA.

Queste 2 casistiche sarebbero state “accettabili” all’avvio della FE ma non nove mesi dopo.

Ciao Donatella,
cerco di farti chiarezza (spero) su questo dubbio.

il codice destinatario (o come lo hai chiamato Codice Amministrazione Destinataria) è l’equivalente di un corriere scelto da te o dal destinatario della fattura di cui SDI non sa nulla e non deve sapere nulla.
è un accordo interno tra privati.

quando invii la fattura, questa viene indirizzata alla partita iva del destinatario.
se poi esiste un codice destinatario o una PEC, allora SDI provvede ad inoltrare quella fattura al codice destinatario indicato.

Se non è presente alcun codice destinatario (ipotesi 1) allora SDI provvede ad inoltrare al fornitore la notifica di Mancato Recapito.
Il fornitore a quel punto dovrebbe avvisare il cliente in qualche modo che la fattura è disponibile nel fatture e corrispettivi.
Il cliente invece può recuperare la fattura nel fatture e corrispettivi sotto la voce “FE messe a disposizione” (una volta lette verranno trovate dentro FE ricevute)

come scrivevo prima, SDI non sa se il codice destinatario indicato è di un cliente piuttosto che di un altro. Per tale ragione è responsabilità del cliente comunicare il codice destinatario/PEC corretto o inserirlo direttamente all’interno del fatture e corrispettivi (ha priorità su quanto riportato nelle fatture)

Nel caso in cui non sia scritto il codice destinatario nel fatture e corrispettivi, SDI si affida a quanto riportato nella fattura.
quindi se il fornitore scrive un codice destinatario corretto anche se diverso da quello del cliente, questo verrà comunque consegnato a quel codice destinatario.
Il “corriere telematico” che riceve la fattura dovrebbe verificare se la fattura è del proprio cliente ma allo stato attuale, nel momento in cui SDI invia la fattura al corriere, questo è costretto ad accettarla per poterla leggere e nel 90% dei casi nel momento che la legge è automaticamente accettata/consegnata.

in pratica entrambi i casi sono dovuti alla mancata registrazione del proprio codice destinatario o PEC all’interno del proprio cassetto fiscale /fatture e corrispettivi.