Fattura recapitata a due destinatari

Buongiorno,

siamo una PA, ci è accaduto questo:

un nostro fornitore ha inviato una fattura elettronica. Ha indicato erroneamente la partita IVA di un privato mentre ha indicato correttamente il codice univoco del nostro Ente.

Sia noi che il privato abbiamo ricevuto la fattura… noi tramite SDI, mentre il privato se l’è ritrovata in fatture e corrispettivi e via PEC.

E’ un comportamento normale questo? E come dovrebbe procedere il fornitore per sanare la situazione?
Noi per un svista non possiamo più rifiutarla… sono passati i 15 giorni previsti per il rifiuto.

pensavamo di far emettere al fornitore una nota di credito, di nuovo volutamente errata. Cioè indicando la partita IVA del privato e il nostro codice univoco… è corretto?

E’ una situazione incomprensibile, la fattura doveva essere scartata dal SdI, la partita Iva di un soggetto privato associata al codice destinatario a sei cifre di una PA restituisce sempre esito di scarto.
In teoria l’idea di emettere nota credito forzando lo stesso errore potrebbe essere una soluzione, sempre però che si ripeta la stessa anomala situazione.

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eh lo so… è una situazione surreale… :slight_smile:

tra l’altro è palesemente una fattura nel formato fatturaPA: contiene CIG, split payment e tutto il resto…

vabbè…

Aprirei un ticket a Sogei, anche per lasciare traccia…

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Indicativamente quello che è successo è il seguente.

essendo il codice a 6 cifre, sogei non ha interpellato la preferenza del cosiddetto cassetto fiscale (che non credo una PA abbia) e recapitato erroneamente la fattura al comune.
Di fatto non credo che contabilmente quella fattura sia presente a carico del comune ma che sia stata semplicemente recapitata.

dato che la partita iva del cliente privato aveva sul proprio cassetto fiscale un indirizzo pec preferenziale,
questa è stata inserita nel cassetto fiscale del cliente e poi recapitata al cliente tramite pec.

se come credo, la fattura non è andata a carico del comune, probabilmente è sufficiente inoltrare una nota di credito al cliente privato rimuovendo il vostro codice destinatario.
In caso contrario, andrebbe emessa la nota di credito replicando l’errore come è stato precedentemente suggerito

no il punto è questo: la fattura era proprio per il Comune.
Presumo sia successo questo: la ditta ha cercato su google la nostra partita iva… e, sbagliando, ha fatto copia incolla della partita iva della ProLoco del nostro comune… che è un soggetto privato a se stante che nulla ha a che fare col comune!

A noi la fattura è stata recapitata e la troviamo anche sul portale SDI, quindi a tutti gli effetti è in carico a noi… ma anche alla proloco.

non so se è l’equivalente del cassetto fiscale, ma le PA hanno questo portale dove trovano tutte le fatture:

https://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/index.htm

e la fattura in questione c’è…

Le normali fatture verso i privati sono indirizzate al cassetto fiscale tramite la partita iva o il codice fiscale a seconda di cosa è segnato (sembra che il codice fiscale abbia la precedenza)

Una volta arrivato al cassetto fiscale, in base al codice destinatario in fattura o alle preferenze nel cassetto fiscale, la fatture viene inoltrata al gestionale/mail

Non sapendo come hanno strutturato la cosa per le PA, si può solo presupporre.
Se la presenza in quel portale significa che è valida ai fini iva, allora è possibile che sogei ritenga prioritario il codice destinatario ai fini della PA e ve la consegna/addebita

A quel punto è possibile che subentri il normale processo di controllo della codice fiscale/partita iva(privati) e che la fattura venga poi inserita nel cassetto fiscale del cliente privato con relativa comunicazione.