Fatturazione elettronica differita per acquisti digitali pagati in anticipo ( in regime Forfettario)

Ciao, il mese scorso ho iniziato la mia prima esperienza di fatturazione elettronica (sono in regime Forfettario) con un sistema che doveva emettermi le fatture in modo semiautomatico, ma poi si era inceppato e così mi sono trovato in estremo ritardo ad emettere le fatture.
In pratica ho ricevuto pagamenti anticipati fra il 14 e 28 febbraio e ho fatturato a tutti nella stessa data in cui ho offerto il servizio per il quale avevano pagato (un corso online in diretta): il 28 febbraio (inviando le fatture il 4 marzo 2024) con fattura immediata, senza nemmeno indicare quando avevano pagato, bel pastrocchio, perché pare che avrei dovuto mettere la data della fattura al giorno del pagamento ed emetterla entro 12 giorni e per varie di quelle non ero nemmeno in tempo e cosi sono riuscito a sbagliare 55 fatture da 60 euro.
Ora quindi rischio 55x250=13.750 Euro (secondo alcuni persino 500 euro a fattura e non 250 pare…) per aver incassato 3300 lordi dalle spese…
E siccome l’agenzia delle entrate (per legge) mi viene incontro posso pagare entro 90 giorni 1/9 della sanzione e quindi se mi va bene posso pagare 1527 e aver lavorato gratis o averci rimesso poco, se invece la sanzione è doppia ovviamente c’ho rimesso.
Ok, è colpa anche della mia ignoranza ed esperienza, e ok, la sanzione mi pare sproporzionata… questa sensazione di ingiustizia m i ha portato a fare molte ricerche e forse ho trovato una soluzione al mio pastrocchio.
Potrei annullare tutte le fatture già emesse e re-inviarle come fatture differite (quindi in regola inviandole entro il 15 di marzo) allegando la conferma d’ordine ai clienti ed eventualmente anche la ricevuta di pagamento?
In quel modo avrei tempo entro il 15 marzo di inviare le fatture e non sarei più in sanzione?
Ammesso e non concesso che io possa usare questo trucco per non cadere in una pioggia di sanzioni, sono ancora in tempo a emettere la nota di credito per quelle fatture?

L’idea mi è nata nel vedere che Aruba per tutti i suoi servizi offerti ai suoi circa 10 milioni di clienti, si fa pagare in anticipo e poi fa a tutti i suoi clienti fattura differita entro il 15 del mese seguente… e anche lei vende servizi digitali, non prodotti.

Buonasera
per quanto ho potuto leggere non ravviso motivazioni previste dalla norma per poter emettere nota di credito; nel caso fosse comunque possibile non sanerebbe l’invio tardivo delle 55 fatture.
La soluzione del ravvedimento operoso non è l’unica; consiglio di non fare nulla e di attendere l’eventuale atto di irrogazione delle sanzioni (remoto) nel quale sarà prevista la possibilità di beneficiare dell’istituto del cumulo giuridico ex art. 12 co. 2 del DLgs. 472/97 (“1.È punito con la sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave, aumentata da un quarto al doppio, chi, con una sola azione od omissione, viola diverse disposizioni anche relative a tributi diversi ovvero commette, anche con più azioni od omissioni, diverse violazioni formali della medesima disposizione. 2. Alla stessa sanzione soggiace chi, anche in tempi diversi, commette più violazioni che, nella loro progressione, pregiudicano o tendono a pregiudicare la determinazione dell’imponibile ovvero la liquidazione anche periodica del tributo.”)
Anche nella giurisprudenza si trova conferma di questa impostazione; ad esempio la sentenza della Cassazione n. 16450/2021 ha stabilito che la tardiva fatturazione, punita dall’art. 6 co. 1 del DLgs. 471/97, rientra tra le violazioni formali e per la stessa opera il cumulo giuridico nella misura in cui “la condotta, pur oggettivamente lesiva per l’esercizio delle azioni di controllo, non abbia arrecato alcun pregiudizio, con accertamento di fatto di competenza del giudice di merito, sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta o sul versamento del tributo”.
Ne parli comunque con il suo dottore commercialista di fiducia.

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