Fatturazione elettronica obbligatoria per i forfettari da gennaio 2024?

Ciao, mi confermate che la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per tutti i forfettari da gennaio 2024? Come vi state organizzando?

Buonasera!
A quanto ho sentito, direi proprio di si. Ma non e’ necessariamente uno svantaggio.
Innanzitutto si puo’ fare tutto online, non occorrono SW commerciali dedicati
https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale/
L’interfaccia utente ha ampi spazi di miglioramento, ma e’ in ogni caso gestibile. C’e’ un grosso vantaggio nell’archiviazione/ conservazione delle fatture per cui, credo, non sia necessario ricorrere a servizi esterni. Ma la novita’ principale, se funziona ci sara’ da stappare lo spumante, e’ che i dati delle fatture emesse andranno direttamente in dichiarazione dei redditi E che accettando la dichiarazione precompilata si e’ automaticamente in pace con il fisco. Nessun controllo ulteriore, necessita’ di conservazione fatture ecc. Cioe’ faranno con le P IVA forfettarie quello che gia’ viene fatto con chi ha redditi solo da lavoro dipendente e detrazioni conosciute, ad es per spese mediche.
C’e’ sempre il rischio in agguato di qualche nuova normativa strampalata, ma la direzione di AgdE e’ quella giusta.

Riguardo a questo, qualcuno sa se finalmente scadrà anche il divieto del Garante Privacy per le fatt. elett. sanitarie a persone private ? (in vigore dal 2019 e prorogato ogni anno dal governo)

Avevo letto che AdE aveva risolto i “problemi” che aveva evidenziato il Garante…

AdM

Ma anche le fatture elettroniche fatte con programmi terzi finiscono direttamente in dichiarazione dei redditi?
Non ho visto com’è la procedura sul sito dell’AdE perché spesso quando si ha a che fare con questo sito bisogna “preparare” file, “controllarli”, firmarli con un certificato, creare XML in un dato formato, accreditarsi per essere autorizzati a fare tutto ciò… quindi non so se è una semplicissima interfaccia web in cui si mettono i dati senza firme, certificati, XML ecc…
Per il momento per un mio amico commerciante, ho usato, per le fatture elettroniche, un software gratuito chiamato Yuxme.

Rispondo da incompetente, ma che forse ha capito qualcosa (e se non e’ cosi’ prego chi mi legge di correggermi).
Pochi mesi fa sono stato costretto ad aprire una Partita IVA, per incassare 1 (una) fattura. Mettere semplicemente l’importo in dichiarazione dei redditi non era possibile, causa diversi limiti.
Quindi - commercialista.
Pero’ ho iniziato ad approfondire la questione ed e’ risultato quanto segue. Tutte cose che pochi mesi fa ignoravo.

  1. C’e’ una piattaforma di interscambio per le fatture elettroniche e dal 1/1/24 TUTTE le fatture dovranno essere elettroniche.
  2. Il formato di scambio e’ XML e ad analizzare i file non sono affatto difficili. Il problema non e’ IT, e’ una legislazione e normativa strampalata per cui non si puo’ scrivere “fattura forfetaria” e basta ma occorrono riferimenti tipo “D.L.123 del 1/1/1980 convertito in legge 456 del 31/1/1993 e del 28/2/2008” (ho messo dati a caso), ma che significa “fattura in regime forfetario”. Scriverlo cosi’ e basta va bene in tutto il resto del mondo, non in Italia.
  3. Programmi di terzi in effetti offrono un’interfaccia utente piu’ agevole, ma poi preparano un XML e lo trasmettono via Internet all’agenzia. In alternativa e’ possibile preparare il file XML in locale e caricarlo via interfaccia Web (vedi punto 4.).
  4. C’e’ un’interfaccia Web per la generazione delle fatture. All’inizio l’ho trovata ostica, ma con un po’ di esercizio si prende la mano e va. Preparazione del file e sigillo vengono fatti online. Interfaccia ragionevolmente intuitiva. Per come vedo la cosa non c’e’ bisogno di alcun software extra, solo se si preferisce un’interfaccia utente piu’ agevole.
  5. Secondo la legge tutti i documenti elettronici vanno conservati secondo particolari modalita’ per 8-10 anni. Agenzia delle Entrate lo fa gratis per 15 anni. A questo punto mi sfugge chi possa offrire servizi extra, forse per casi particolari. Ma per me ho scelto, se mai dovro’ emettere altre fatture, di lasciarle sul sito dell’Agenzia. Nel caso ci dovessero essere contenzioni hanno gia’ loro le fonti, mostro che le transazioni bancarie combaciano con quei dati, e la cosa si chiude li’.
  6. Altra novita’, che ho letto pochi giorni fa, e’ che dal 2024 per le Partite IVA forfetarie i dati vengono acquisiti direttamente dal sistema di interscambio e riportati in dichiarazione dei redditi. Lo Stato ha gia’ tutti i dati, se prepara anche la dichiarazione e’ un’ottima cosa. Un controllo che non ci siano errori materiali, conferma online e animo in pace per un anno.

Se qualcuno trova errori, vuole contraddire questi dati, o ritiene che io sia troppo ottimista, avrei piacere di ricevere un riscontro. Grazie in anticipo!

  1. c’è l’eccezione per le p.iva fino a 25.000 di ricavi/compensi. I forfettari che fatturavano verso la pubblica amministrazione già erano obbligati a usare la fatturazione elettronica da anni.
  2. il problema è che ci sono decine di fattispecie e deroghe per venire incontro alle p.iva, per cui ognuno deve dire in quale regime ricade. Idem per i bonus (una legge prevede l’ecobonus, un’altra il bonus facciate, un’altra quello WC, un’altra quello edilizio ecc.) Quindi in fattura devi dichiarare a quale ti agganci. Eliminiamo i bonus e le eccezioni? Magari, ma finchè ci sono serve l’indicazione della normativa. Vari sw prevedono la scelta con una tendina. Forse anche l’impostazione per sempre nei parametri del profilo di chi fattura (se sei forfettario, sempre quella dicitura usi)
  3. La fatturazione elettronica esiste da anni e anni quindi anche i programmi per emetterla. Ognuno deve cercare quello che fa al caso suo, certo che trovare “perfetto e gratis” è sempre difficile
  4. La precompilata esiste da parecchio tempo. Sicuramente il futuro è verso una integrazione sempre maggiore dei dati che lo Stato ha nei suoi mille siti verso le dichiarazioni fiscali. Certo i commercialisti non sono contenti di questa cosa e un pò credo che questo pesi…
2 Mi Piace