Fatture con righe negative

Sto cercando di determinare se è valido che una fattura abbia righe negative, anche se risulta che l’intera fattura abbia un totale negativo.

Il problema è una modifica dell’abbonamento a Stripe. Se un abbonamento annuale da 100 euro viene sostituito con un abbonamento da 10 euro al mese, l’oggetto fattura Stripe contiene una riga negativa per -100 e una riga positiva per 10.

Questo supera la convalida XML sul sito Web SDI. Il totale della fattura è negativo, i DatiPagamento sono negativi e anche il saldo IVA è negativo. Ho visto fatture simili di ENEL ed ENI. Utilizziamo il codice MP22 per indicare che il denaro viene restituito al saldo del cliente, da cui Stripe richiede di effettuare una serie di rimborsi per restituire il denaro al cliente.

L’alternativa sarebbe quella di suddividere la fattura in una fattura per la riga positiva e una nota di credito per le righe negative. In pratica, questo è difficile, perché diventa più difficile spiegare dove va il rimborso, perché non c’è una singola transazione per il rimborso.

La nostra logica è questa: non c’è niente di sbagliato negli elementi pubblicitari negativi quando si verificano contemporaneamente a elementi pubblicitari positivi. Alla fine, il saldo per il cliente è pulito. Le note di credito servono a modificare le fatture dopo che sono state generate, ed è qui che dobbiamo separare le azioni positive e negative, in modo che possano essere riconciliate con un movimento di pagamento corrispondente.

Qualcuno ha prove che una fattura negativa sia sbagliata? Non abbiamo mai inviato una fattura in tempo reale e siamo preoccupati che anche se superiamo la convalida XML di SDI, l’elaborazione finale potrebbe fallire.

Ma per i dati, è MOLTO più pulito avere una fattura che rappresenti semplicemente la fattura Stripe, senza hackerare i dati in pseudo-fatture separate da inviare a SDI.

Cosa ne pensi?

io non ci vedo nulla di strano…
ho visto fatture negative, da parte di gestori (enel, gas), per i conguagli

Grazie per aver risposto e confermato la tua esperienza. Questa è anche la risposta che ricevo da più persone.

Questa è una società straniera esistente che stiamo trasferendo in Italia e tra circa 3 settimane entreremo in vigore con le vendite nell’UE. Si procederà all’invio delle fatture idonee a contenere elementi negativi. Riporteremo qui come viene accettato da SDI, quindi c’è un record per gli altri da seguire.

1 Mi Piace

Non ci sono prove che una fattura negativa sia sbagliata ma se vogliamo essere precisi potrebbe essere considerata un’operazione formalmente errata dato che esistono le note di credito.

il campo 2.1.6 < datiFattureCollegate > serve per indicare nelle fatture di conguaglio e nelle note di credito a quale fatture la singola riga è collegata (è un campo che si può ripetere molteplici volte)

Questo significa che andrebbe emessa sempre una fattura con totale positivo e non una fattura con segno negativo da considerare come nota di credito. si chiama appunto “Fattura immediata”

Ma siamo in Italia e per convenzione si segue chi fa fatturato.

Dato che per le aziende di servizi (acqua, luce, gas, telefono) è improbabile cambiare i metodi automatizzati di fatturazione ( con la fattura parte anche l’addebito) , oppure cambiare i loro sistemi per emettere note di credito con importo positivo, il sistema di interscambio si è adeguato.

In questo link, viene specificato che una nota di credito con segno negativo viene letta in maniera assoluta( positiva) nonostante la normativa dichiari che è il tipo di documento che decide il segno.
Nota di credito con segno negativo, come fare - Agenda Digitale.
Per lo stesso principio, anche se non è stato fatto alcun annuncio, una fattura negativa viene accettata come nota di credito nonostante questa operazione violi la regola che le note di credito debbano essere accompagnate dai dati delle fatture precedenti (campo 2.1.6)

Quindi si, si può fare fin tanto che tutti i “grandi fatturatori” non si adegueranno. poi si vedrà

Grazie per la risposta.

Per ora utilizzeremo le fatture negative, perché fanno sì che un oggetto Stripe corrisponda a un oggetto XML.

Ma abbiamo programmato affinché un oggetto Stripe fosse in grado di rappresentare più oggetti XML, in modo che una fattura Stripe negativa potesse essere suddivisa in una fattura XML positiva e una nota di credito per l’addebito negativo.

Ho trovato della documentazione per l’integrazione di Microsoft Dynamics con la fatturazione elettronica italiana e hanno suddiviso tali fatture. Penso che questo probabilmente lo stia facendo più da manuale.

Ma diventa più difficile compilare i campi che spiegano da dove proviene il pagamento sulla fattura positiva, perché il pagamento proviene effettivamente dallo storno che avviene sulla nota di credito, che viene dopo la fattura.

Quindi la nostra logica era che non è possibile presentare una richiesta SDI che sia completamente onesta se proviene da una fattura Stripe negativa.

Ma con il codice già realizzato per la suddivisione delle fatture, saremo in grado di adattarci rapidamente se SDI dovesse improvvisamente cambiare idea.

togliendo la parte “normativa” e ipotetici vincoli formali, penso che all’agenzia delle entrate interessino solo 2 cose

  • la data della fattura /invio
  • gli importi / bolli indicati

cosa vi sia dentro credo importi poco a loro o quantomeno penso che che fare una fattura perfetta, sia improbabile.

un esempio banale sono le fatture differita. conosciamo un imprenditore che compra dal fornitore molto materiale ricevendo anche 20 DDT al mese ed ognuno di questi contiene 50/100 righe di prodotti.
Per alcuni prodotti presenti nei DDT, ha poi necessità di avere fattura a metà mese, mentre il restante a fine mese.

Questo significa che il fornitore, quando emette fattura differita, dovrebbe inserire nell’area datiDDT quali righe del DDT sono state fatturate.

I gestionali su questo aiutano, ma se uno dovesse usare programmi di fatturazione elettronica slegati da un gestionale che generi automaticamente la fattura, la compilazione sarebbe impensabile. Infatti molte Fatture differita arrivano ancora oggi con scritto “vedi DDT num…” senza riportare il contenuto della fattura. (cosa che sarebbe fuori norma)

oppure a volte arrivano dai fornitori di servizi, fatture che non riportano la normativa sul campo iva. Altro errore
Eppure, per ora non ho sentito di sanzioni in merito.

Sarebbe invece interessante verificare e sviluppare l’xml sulla base della fattura elettronica europea anziché quella Italiana. Non mi stupirebbe se ad un certo punto dicessero che tutto il B2B dovesse usarle

Grazie ancora! Hai una buona fonte web per le modifiche alle normative?

Purtroppo no:

  • il sito dell’agenzia delle entrate
  • questo forum
  • fisco e italia
  • eventuali news pubbliche di assoSoftware
  • i commenti/richieste dei vari clienti che non riescono ad avere riposte dai propri commercialisti
  • internet in generale ( incrocrociando forte le dita che siano informazioni corrette)

Buongiorno,
da mia esperienza posso dire che le fatture negative possono creare problemi in fase di pagamento o meglio in fase di compensazione con altre fatture da pagare, sarebbe meglio scindere la fattura dalla nota di credito perchè si riescono a gestire meglio.
Per esempio le fatture negative relative alle utenze spesso hanno una sproporzione anche per ciò che concerne l’IVA, perchè generalmente il rimborso viene gestito come non imponibile/esente e nella fattura elettronica par la PA si crea il problema di avere l’importo dell’iva positivo che si deve versare all’Erario (come sostituto) invece come imponibile un valore negativo dovuto al rimborso (che queste grandi aziende rimettono con IVA esente o non imponibile).
Pietro.

Grazie Pietro,

Sì, dopo la nostra iniziale fiducia in noi stessi, pensiamo anche che dividere le fatture negative in fattura e nota di credito sia più pulito.

La nostra preoccupazione era che non potessimo spiegare dove fosse andato il pagamento. Ma questo non è mai stato un problema. La (piccola) fattura viene pagata dal saldo del cliente e la (più grande) nota di credito viene depositata nel saldo del cliente.

Disponiamo già dell’infrastruttura per la suddivisione delle fatture. È sciocco non abilitare nuovamente il codice.